Capitolo 8

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Uscii da quella casa correndo.

Il vento mi colpii in viso, dandomi una sensazione di gelo, come se la mia anima stesse diventando ghiaccio.

Ma non m'importava, continuai a correre nella direzione opposta al vento.
La pelle del mio viso bruciava ormai, ed ero sicura che fosse rossa, ma, un'altra volta, non m'importava.

Sarei cambiata, sarebbe stato del tutto differente, sarei stata un'altra persona, nessuno non mi avrebbe mai più fatto soffrire, nessuno al mondo!

Andavo avanti senza una precisa meta. L'aria gelata mi entrava in ogni poro della pelle invadendomi, con una sensazione di piacere, un sollievo che da tanto non avevo provato, era come se mi stesse lavando per bene l'anima.
Non capivo più niente, la mia testa era piena di domande senza risposte.
Non ci credevo che fosse vivo, era un fottuto sogno? O meglio dire, incubo?

Ero stanca, stanca di vivere in questo modo. Era come se la vita mi avesse sbattuto in faccia la verità: non esiste un'eterna felicitá, é tutto falso.

I miei pensieri si cessarono solo dopo che mi ritrovai per terra.

"Ehi.." sussurrò Thobias Dallas, allungandomi la mano.

Fanculo.
Proprio in lui mi dovevo scontrare.

Il figlio di quello che mi ha rovinato la vita era davanti a me, con la mano allungata ad aiutarmi.
Sentí un dolore al ginocchio, e mi maledì per aver messo i jeans strappati.

Guardai il figlio del diavolo in faccia.
Volevo provarci, volevo sentire se quella sensazione che provavo con Cody poteva veramente sparire.
Gli presi la mano fredda per poi agrapparmi a lui e baciarlo a sorpresa. Non l'avessi mai fatto...

Sgranò gli occhi ma poi mi strinse a sè avvolgendomi nelle sue braccia, ricambiando un bacio senza un preciso significato, un bacio senza un dannato valore.

Probabilmente la mia mente era impazzita a fare tutto questo ma, in mia difesa, capii quello che volevo capire.

Si staccò all'improvviso cadendo per terra.
Sgranai gli occhi e mi abbassai toccandogli la guancia con il filo di barba.

"Brutto stronzo ma come cazzo ti permetti!" Mi scagliai contro Cody.

Cominciai a dargli pugni sul petto, quello che avevo accarezzato sempre, quello nel quale mi rifugiavo, mi addormentavo mentre mi accarezzava i capelli lunghi castani.
Mi sentì egoista, non stavo pensando a Thobias steso per terra, stavo pensando a me stessa. Lo facevo per difendere me.

Avevo paura della persona che poù amavo.

"Tu devi starle lontano! Capito? Se osi avvicinarti di nuovo a lei giuro che non mi fermerò ad un pugno!" si avvicinò in modo feroce verso il ragazzo.

"Hai visto? E corsa via da te, è entrata nelle mie braccia! Io le ho appena asciugato le lacrime! Io l'ho baci.."non finì che cadde a terra con Cody sopra che lo picchiava.

Mi feci avanti "Cody! Ti prego smettila!..." continuai a urlare facendolo girare verso di me, con gli occhi sgranati, il respiro affanato, gli zigomi rossi dal freddo, la bocca semi chiusa e i capelli castani davanti a quegli occhi neri profondi...
La mia voce tremava.
Avevo appena urlato Amore.

Gli presi la mano facendolo alzare e lo abbraciai.
"Smettila, mi stai spaventando..." sentii il suo cuore battere e i suoi muscoli rilassarsi e abbracciarmi.
Sentii il calore delle sue braccia, e in quel momento capii cosa dovevo fare.

Qualche gemito mi fece distrarre dalle sue braccia e non feci a meno di ricordarmi che erano state toccate anche da altre ragazze.

Maledetta gelosia.

"Brutto stronzo! Dirò a mio padre che sei ritornato! Ti rovinerà la vita! E per quanto riguarda lei..." mi indicò"...la farò gemere così tanto che non si ricorderà il tuo nome!" Cody si irrigidì e quasi si scagliò di nuovo contro al ragazzo, se non fosse per me che lo fermai in tempo.

Sentii la rabbia crescere dentro di lui, e se non li avessi fermati, sarebbe accaduto il peggio.

Mi avvicinai a Cody e gli sussurrai: "Ti prego andiamo, lascialo perdere!"

N/A

E rieccomi qua con un capitolo "corretto".
Detto sinceramente sono un po' confusa, non so proprio se sto scrivendo bene o meno.
Quindi datemi consigli appena potete❤

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