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Madalena's pov

Dopo aver preso le mie due valigie di Louis Vuitton mi dirigo fuori dall'aeroporto insieme a Rafaela.

Mi sistemo meglio gli occhiali da sole di Marc Jacobs e poi mi porto dietro alle spalle i lunghi capelli biondi.

I miei tacchi dodici color canarino, abbinati alla camicetta che indosso ora, iniziano a farmi male infatti spero di trovare qualcuno che ci porti a casa al più presto.

Prima di salire in aereo avevo inviato un messaggio a Gerard con l'orario dell'atterraggio, infatti mi aspettavo che fosse qua.

“oh guarda c'è Leo” mi dice la mia amica.

“COSA?!” dico quasi urlando.

“Lionel” mi spiega lei.

“sisi, questo l'avevo capito, solo lui cosa ci fa qui?”

“questo io non lo so” dice mentre vediamo Leo scendere dalla macchina e venire verso di noi.

“no io non lo voglio vedere” le sussuro.

“stai tranquilla, ci sono io”

“ciao belle signorine” dice Leo appena arriva davanti a noi.

“ciao” lo saluta Rafaela sorridente e quindi lui si mette a guardarmi, forse in attesa di un mio saluto.

Rafaela mi guarda e così io dico “ciao Leo”

“vi porto a casa, immagino sarete stanche” dice prendendo alcune delle nostre valigie per aiutarci.

“si grazie” dice la mia amica.

Io salgo al posto del passeggero mentre Rafaela sta dietro, ha fatto tutta da sola, non volevo rimanere con Leo e lei lo sa benissimo.

“accompagna a casa prima me” dice Rafaela.

La maledico mentalmente perchè so che l'ha fatto apposta per farmi rimanere da sola con lui.

“va bene”

Appena scende ed entra in casa Leo mi dice “dobbiamo parlare”

“e di cosa?” gli chiedo “io non ho niente da dirti” aggiungo.

“allora lasciami parlare” dice guardandomi un attimo e riportando subito gli occhi sulla strada.

Non dico niente e continuo a guardare la strada in attesa che lui dica qualcosa.

“stai sbagliando strada” gli faccio notare, visto che è andato dritto invece che girare “per andare a casa mia dovevi girare a destra”

“invece per andare in pasticceria bisogna andare dritti” dice.

“Leo” lo richiamo.

“parliamo e poi ti riporto a casa subito lo prometto” dico.

“ma cosa devi dirmi?” dico scendendo dall'auto “poi Leo mi fanno malissimo i piedi non li sopporto più questi tacchi”

“tanto adesso ti siedi” dice lui.

Entriamo nella pasticceria e dopo aver ordinato due caffè e alcuni pasticcini ci sediamo ad un tavolo in attesa che la cameriera ci porti ciò che abbiamo ordinato.

“allora cosa mi devi dire?” gli chiedo.

“io ho lasciato Antonella”

“Leo, questo lo avevi già fatto ci eramo avvicinati e ti mi hai solamente illusa” gli ricordo.

“dammi un'altra possibilità e giuro che non ti deluderò di nuovo”

“Leo io non voglio stare ancora male” dico prima che la cameriera ci porti i caffè e i pasticcini.

“io non ti farò soffrire ancora, è l'ultima cosa che voglio”

“ma tu l'hai già fatto”

“sono stato uno stupido, okay?! Io stavo così bene con te poi è ritornata Antonella che mi ha chiesto di tornare con lei e non ho capito più niente”

“si ma capisci che io durante questo mese ho sofferto tantissimo”

“dammi un'altra possibilità Madi”

“io-io ci devo pensare” dico.

“ti prego non dirmi di no” dice.

“Leo io non ti ho detto di no” gli spiego “ho solo detto che ci devo pensare”