Harry Potter e la camera dei segreti dialoghi

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Dobby: Dobby ha sentito della sua grandezza, signore, ma mai un mago gli ha chiesto di accomodarsi, come fosse un suo pari...                                                                                                            Harry Potter: Be'! non avrai conosciuto molti maghi educati allora.

 Molly Weasley: I tuoi figlioli hanno guidato la tua macchina incantata fino al Surrey e ritorno stanotte.           Arthur Weasley: Davvero?! E com'è andata? Voglio dire, avete fatto molto male, ragazzi... Molto, molto male...

McGranitt: Sì, signorina Granger?
Hermione: Professoressa, mi chiedevo se poteva parlarci della Camera dei Segreti.
McGranitt:Molto bene. Tutti sapete, naturalmente, che Hogwarts è stata fondata più di mille anni fa dai due maghi e le due streghe più famose dell'epoca: Godric Grifondoro, Tosca Tassorosso, Cosetta Corvonero e Salazar Serpeverde. Ora, tre dei fondatori vivevano in grande armonia tra loro. Uno, invece no.
Ron:Indovina quale.
McGranitt: Salazar Serpeverde voleva essere più selettivo sugli studenti da ammettere a Hogwarts. Era convinto che il sapere magico andasse custodito nelle famiglie di soli maghi. In altre parole, i Purosangue. Decise di lasciare la scuola. Ora, secondo la leggenda, Serpeverde aveva costruito in questo castello una camera nascosta, nota come la "Camera dei Segreti". Bene, poco prima della sua partenza, egli la sigillò, in attesa del giorno in cui fosse arrivato nella scuola il suo vero erede. Solo l'Erede sarebbe stato capace di aprire la Camera... e farne scaturire gli orrori contenuti, e, così facendo, epurare la scuola da tutti coloro che, secondo Serpeverde, erano indegni di studiare la magia.
Hermione: I figli di Babbani...
McGranitt: Bene, naturalmente la scuola è stata controllata molte volte. Nessuna camera del genere è stata mai trovata.
Hermione: Professoressa, secondo la leggenda, che cosa racchiude la Camera?
McGranitt: Ecco... si dice che la Camera sia la dimora di qualcosa che solo l'Erede di Serpeverde sa controllare. Si dice che sia la dimora di un mostro.

Harry: Ginny! Ginny. Ginny, ti prego dimmi che non sei morta! Svegliati! Ti prego svegliati!
Tom Riddle: Non si sveglierà.
Harry: ...Tom? Tom Riddle? Che vuol dire non si sveglierà? Non sarà mica...?
Tom Riddle: È ancora viva... ma per poco.
Harry: Sei un fantasma?
Tom Riddle: Un ricordo. Conservato in un diario per cinquant'anni.
Harry: È fredda come il ghiaccio. Ginny, ti prego dimmi che non sei morta. Svegliati. Tom, mi devi aiutare, c'è un ...
Tom Riddle: Verrà solo se chiamato.
Harry: Dammi la mia bacchetta, Tom.
Tom Riddle: Non ne avrai bisogno.
Harry: Ascolta, dobbiamo andare, dobbiamo salvarla!
Tom Riddle: Temo di non poterlo fare, Harry. Vedi, più Ginny si indebolisce... più io mi fortifico. Sì, Harry. È stata Ginny Weasley ad aprire la Camera dei Segreti.
Harry: No. Non avrebbe potuto. Non avrebbe voluto.
Tom Riddle: È stata Ginny ad aizzare il Basilisco contro i Mezzosangue e la gatta di Gazza. Ginny ha scritto i messaggi minacciosi sui muri.
Harry: Ma perché?
Tom Riddle: Perché gliel'ho detto io. Scoprirai che sono molto persuasivo. Non che lei sapesse quello che faceva, era, diciamo in una specie di trance. Tuttavia il potere del diario cominciò a spaventarla e tentò di disfarsene nel bagno delle ragazze. E allora, chi lo trovava... se non tu? Proprio la persona che ero così ansioso di incontrare.
Harry: E perché volevi incontrare me?
Tom Riddle: Sapevo che dovevo parlarti, conoscerti se ci riuscivo. Così ti ho mostrato come avevo catturato quel sempliciotto di Hagrid per avere la tua fiducia.
Harry [con rabbia]: Hagrid è amico mio!! E tu l'hai incastrato, non è vero?
Tom Riddle: Era la mia parola contro quella di Hagrid. Solo Silente sembrava credere alla sua innocenza.
Harry: Perché Silente ti ha inquadrato subito, eh?
Tom Riddle: Certo, mi ha tenuto fastidiosamente d'occhio dopo quella storia. Sapevo che non sarebbe stato sicuro per me aprire di nuovo la Camera mentre ero ancora a scuola, allora ho deciso di tramandare un diario, preservando il mio ricordo di 16 anni in quelle pagine, in modo che un giorno avrei potuto aiutare un altro a onorare Salazar Serpeverde e la sua nobile opera.
Harry Potter: Be', non ce l'hai fatta questa volta. Tra poche ore la pozione di Mandragola sarà pronta e tutti i pietrificati ritorneranno normali.
Tom Riddle: ...Non te l'ho detto. Uccidere i Mezzosangue non m'importa più ormai. Da molti mesi, il mio nuovo bersaglio... sei proprio tu. Come mai un neonato senza straordinari poteri magici ha potuto sconfiggere il più grande mago di tutti i tempi? Come hai fatto a cavartela con solo una cicatrice mentre i poteri di Voldemort sono andati distrutti?!
Harry: Che ti importa di come ho fatto? Voldemort è vissuto dopo di te.
Tom Riddle: Voldemort è... il mio passato... presente... e futuro.
Harry: Tu. Tu sei l'erede di Serpeverde. Tu sei Voldemort.
Tom Riddle: ...Di sicuro non avrai pensato che avrei mantenuto quello sporco nome da babbano di mio padre, non è vero? No. Mi sono creato un nuovo nome. Un nome che un giorno i maghi avrebbero temuto di pronunciare una volta diventato il più grande mago del mondo!
Harry: Albus Silente è il più grande mago del mondo!
Tom Riddle: Silente è stato cacciato da questa scuola, è bastato il ricordo di me!
Harry: Non se ne andrà mai! Non finché quelli che rimangono lì saranno leali! Fanny?
Tom Riddle: E così è questo che Silente manda al suo grande difensore: un uccello canterino e un vecchio cappello. Confrontiamo il potere di Lord Voldemort, erede di Salazar Serpeverde, con quello del famoso Harry Potter.

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