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Il Sole era già alto nel cielo; si poteva udire il vento battere sulle finestre e alzare dal suolo le prime foglie autunnali. La mattina di quella noiosa domenica era già passata da un pezzo ormai.

Un ragazzo castano, dai capelli arruffati, stava ancora disteso nel suo letto, coperto fino al naso e abbracciato stretto al suo cuscino. Aveva deciso di riposare quel giorno, senza impostare alcuna sveglia e quello fu il risultato: dormire fino a pomeriggio. D'un tratto si scosse bruscamente: era sveglio. La prima cosa che pensò fu: "che ora è?". Diede un'occhiata, dopo aver aperto e strofinato i suoi delicati occhi marroni, all'edificio che si poteva scorgere fuori dalla finestra della sua piccola stanza, interamente coperto dalla luce solare, e si grattò la fronte come per dire "non è possibile, ho dormito così tanto".  Trovò il coraggio di alzarsi e si infilò le pantofole più grandi di una taglia, decorate con delle stampe bizzarre di Snoopy. Giunse in cucina e guardò l'ora: erano le 15:36. "Pazienza" pensò, scrollando le spalle. Si cambiò velocemente in bagno per uscire e si lavò la faccia con premura; la sua pelle dopotutto era soffice e delicata, doveva prendersene cura. Prima di aprire la porta di casa indossò una felpa calda di color rosso acceso, per evitare di prendere freddo.

Ogni volta che di mattina apriva la porta di casa gli si rallegrava l'intera giornata. Questo perché qualcuno, oltre a consegnarli il giornale, del quale non se ne faceva nulla e lo gettava direttamente nell'immondizia, gli allegava un piccolo post-it  con qualche frase di incoraggiamento; talvolta dei complimenti e in altre occasioni solo un tenero e buffo disegnino. Ad esempio il primo giorno di ritorno a scuola, finite le vacanze estive, ricevette un "fighting haeyadwae ~", pronunciato da una sottospecie di Snoopy  sorridente. Aveva conservato ogni singolo post-it  in un cassetto della sua scrivania e ogni qualvolta si sentisse giù di morale, ne estraeva uno a caso e gli tornavano immediatamente il sorriso e la forza di continuare la giornata.

Uscì anche quella domenica; la sua curiosità per il post-it  era sicuramente più grande della bramosia di restare chiuso in camera sua per il resto del dì.

"Anche oggi non dimenticarti di vivere appieno! ~", il castano rise non appena prese in mano il foglietto tinto di giallo sbiadito, portandosi una mano tra i capelli. Leggendo le parole riportate su di esso si disse: "E va bene!". Rientrò per posarlo sulla scrivania, ancora sorridendo tra sè e sè, prese il cellulare e se lo mise nella tasca della giacca jeans, che aveva deciso di aggiungere all'outfit. Aveva fame; pensò di andare a comperare un ramyeon istantaneo al convenience store.

La sua domenica autunnale stava trascorrendo lentamente e pacificamente; aveva mangiato il ramyeon nel parco vicino a casa, osservando i bambini che scorrazzavano qua e là vivaci, e aveva fatto una piccola passeggiata, dando uno sguardo ai colori autunnali che con calma iniziarono a tingere non solo quel parco, ma tutti i dintorni. Si era fermato a lungo su una panchina per ascoltare musica dal cellulare, fino a quando quest'ultimo non prese a squillare fastidiosamente.

"Uffa"  pensò, mentre stava quasi per addormentarsi con la musica nelle orecchie. Volse lo sguardo seccato sul nome che ricopriva tutto lo schermo: "Doyoung hyung"; era uno hyung, nonché il suo migliore amico, del circolo di letteratura.

"Pronto?" rispose il ragazzo con voce delicata e leggermente stanca, dopo aver estratto le cuffiette dal dispositivo.

"E' tutta la mattina che ti tempesto di messaggi, Kim Jungwoo! Perché non mi hai risposto o richiamato?" domandò in tono brusco e leggermente arrabbiato l'altro ragazzo. Jungwoo prese un attimo il telefono in mano: era invaso da messaggi e notifiche. Si fece scappare un "ops".

"Ah...", sospirò l'altro continuando: "Non c'è molto da fare con te. Comunque, avrei un favore da chiederti per domani."

"Dimmi tutto."

✧ hello mr.post-it ║ luwoo ✵彡Where stories live. Discover now