entro dentro il bagno e comincio a piangere e a singhiozzare più forte di prima,quando ad un certo punto sento la porta aprirsiX: oh scusami non pensavo fosse occupato
Io: no s-scusami tu,io non avevo chiuso a chiave la porta
Dico tra un singhiozzo e l'altro.
X: ei,ma stai bene?
Io: chi io? Alla grande,cioè benone è solo che sono un po' raffreddata
Rispondo asciugando con il dorso della mano le ultime lacrime che scorrono amare sul mio volto
X: si vede che hai pianto,Ti serve qualcosa?
Lo guardo
Anche lui ha degli occhi che t'incantano, sono color ghiaccio e fanno la sua porca figura
Riprende a parlare
X: mi presento sono Riccardo e tu?
Dice porgendomi una mano con un sorriso contagioso
Sorrido involontariamente e rispondo ricambiando il gesto
Io: Leah della 1ªB tu?
R:una nuova arrivata quindi? Io 5ªA
Io: emh no sono stata bocciata, io ho 15 anni, e si lo so ce sembro più piccola,sembro una bambina...
Dico disperandomi con gli occhi ancora lucidi
R: hahahaahah ma no sei piccina e dolce poi è bello abbracciarti
R: immagino...
Aggiunge
Io: vuoi provare?
Gli chiedo aprendo le braccia verso di lui
Ho solo bisogno di un po' di affetto,non sono quel tipo di ragazza che se la fa con tutti,voglio solo qualcuno che entri nella mia vita e ci resti, non che prende il mio stesso treno si siede accanto a me e alla prossima scenda, voglio qualcuno che resti con me per tutto il viaggio, e non intendo per forza un fidanzato,anche un amico.Pian piano si avvicina a me e mi avvolge nelle sue grandi braccia io metto la faccia nel suo petto,poiché non riesco ad arrivare all'incavo del suo collo per via della mia "altezza"
Io:Grazie...
Gli sussurro
R: e di che?
Io: avevo bisogno di un abbraccio
Lo sento sorridere e subito dopo mi lascia un bacio tra i capelli
Il silenzio è padrone della stanza ma non so dire se è un silenzio imbarazzante o meno
R: senti, ti va se dopo la scuola ci vediamo per, non lo so un gelato, 4 chiacchiere, come vuoi
Io: certo perché no? Io ora vado che la professoressa sarà più che incazzata
Dico l'ultima frase stringendo i denti
R: certo! A dopo nanerottola
Io:ehi! Gli do un leggere pugno sul braccio e poi mi allontanoAppena esco dal bagno un leggero alito di vento sfiora il mio viso che colpisce le mie guance ancora umide per via delle lacrime
Il corridoio è praticamente vuoto,ci sono pochi ragazzi che passeggiano che non sono rientrati in aula e una coppietta che continua a limonarsi
Dio che schifo mi sta venendo il diabetePercorro gli ultimi metri che mi separano dalla mia aula e non appena mi ritrovo davanti la porta appoggio la mano sulla maniglia e faccio un bel respiro sapevo che là dentro avrei rivisto quello stronzo. Sto per abbassare la maniglia quando qualcun altro dall'interno mi precede
Parli del diavolo e spuntano le cornaLa porta si apre ritrovandomi il suo sguardo gelido,quasi minaccioso puntato addosso.
I miei occhi si incastrano,un'altra volta,nei suoi
Sono bellissimi non smetterò mai di dirlo
Ma lui rende tutto così complicato
Ma tutto cosa? Siamo compagni di classe punto. Niente di più,anzi neanche compagni,siamo semplici conoscenti.
Lui si scosta,aprendo completamente la porta,guarda la professoressa che si gira verso di noi,lui mi guarda per l'ultima volta ed esce dall'aula colpendomi con la spalla e andando chissà dove.
Io entro in stanza e mi siedo accanto a Giulia che come suo solito non stava seguendo la lezione.
Vengo subito chiamata alla cattedra dalla professoressa
Non è nella lista degli insegnanti che odio,ma neanche in quella che preferiscoP: Come mai questo ritardo Smith?
Io: prof mi sono sentita male e mi sono trattenuta in bagno
Dico tranquilla infondo c'è della verità in quello che ho detto
Ritorno al mio posto e spiego l'accaduto a Giulia che non sa che direLa giornata scolastica finisce.
Il rospo (si rospo) è ritornato in classe dopo metà lezione,e non l'ho degnato neanche di uno sguardo,o forse si...
Ho paura, è stato fuori troppo tempo,spero solo che Lorenzo sia ancora vivo
La campanella dell'ultima ora suona lasciandoci finalmente liberi,
Esco dall'aula e mi dirigo al cancello di ingresso della scuola dove ad aspettarmi c'era Riccardo.