Another vampire - The Angel

Capitolo 7 | revisionato

Amber's pov

Ho appena salutato Krystal ed Ian ha detto che rimarrà con lei per un po'
Salgo in macchina nonostante il dolore alla caviglia.

Mi sento confusa,come se il mio cervello fosse annebbiato e non capisse niente. È successo tutto così in fretta: l'incidente in auto e la mia caviglia rotta, il bacio con Ian, l'aggressione di krystal e la corsa in ospedale. Ho bisogno di prendere un bel respiro.

Proseguo il viaggio verso l'università con una delle mie canzoni preferite "Suffering for love " di Eden.

Appena apro la porta della mia camera mi getto nel letto senza nemmeno togliermi il trucco . Per fortuna che domani non ho lezione.

In poco tempo cado in un sonno profondo.

Beep. Beep.

"Uff, la sveglia, ma è possibile che un oggetto così piccolo ti possa rovinare le orecchie?!"esclamo stufata dal quel rumore insopportabile.

Sono le sette di mattina, ho dormito a malapena quattro ore.

"Cara sveglia oggi per me non esisti, oggi dormo!" spengo la sveglia e provo ad addormentarmi.Distesa sul letto con il piumone caldo e accogliente non riesco a non pensare a tutto ciò che è successo poche ore fa.

"Penso che non mi riprenderò mai."

Ogni piccola parte del mio corpo mi fa male.Sono davvero distrutta.

Mi giro dall'altra parte e provo a riaddormentarmi.

"Uff!"Provo a girare il cuscino.

"Ah non funziona ! Basta ci rinuncio!"Mi alzo , mi strucco, prendo i primi vestiti che mi capitano in mano ed esco dalla stanza trascinandomi fuori con i piedi.

Scendo lentamente le scale e mi dirigo verso il bar.

"Un espresso, decisamente concentrato per favore" chiedo al ragazzo dietro al bancone.

"Ecco a te! Sembri distrutta ! Tutto a posto?" chiede il barista.

" Non parliamone, sono distrutta, penso che non mi riprenderò mai" faccio un profondo sospiro.

"Comunque piacere sono Daniel" sorride e allunga la mano.

I suoi occhi sono chiarissimi tanto quanto il suo viso, i capelli sono il contrario, neri.

"Piacere, Amber" e gli sorrido.

"Ti va di sederti con me a bere una tazza di caffè?" propongo sorridente.

"Certo! Tanto ora non ci sono clienti"

Ci sediamo su un tavolino a canto ad una vetrata che dava sul campus. Fuori si vedono poche persone, la maggior parte con le cuffiette alle orecchie. Sembrano tutti così tranquilli.

Eee te lo credo, sono mezzi addormentati, altro che tranquilli io li definirei una sottospecie di zombie.

Divertente coscienza, divertente...

"Allora cosa studi qui al campus?" chiede Daniel con un sorriso smagliante.

"Sto studiando psicologia, spero di diventare una psicologa e di pubblicare un libro sull'argomento. Tu invece, che mi dici di bello?" chiedo.

"Per ora provo a sopravvivere a questi studi, vorrei diventare un informatico e nel tempo libero vengo qui e faccio qualche lavoretto"

"Sei coraggioso a venire a lavorare di tua spontanea volontà dopo gli studi. _Io non vedo l'ora di buttarmi a letto invece" ci mettiamo entrambi a ridere.