#1#

351 17 8
                                    

You don't have to do this alone.

Lì era tutto nuovo per me, le case, i palazzi, le strade, le persone... Volevo solo trovare un lavoro per potermi permettere di non dipendere più dalla mia famiglia.
Camminavo con la testa alta, come solo poche volte facevo, cercavo qualcosa che potesse darmi un indizio, qualsiasi cosa, sarebbe andato bene fare anche il postino, ma in tutti i posti in cui ero entrato mi rispondevano negativamente alla mia richiesta di lavoro.
---Cinema---
Entrai subito, mi sembrò che il Sole invece di essere fuori in cielo, fosse dietro ad un bancone a vendere popcorn. Il respiro mi mancò, sorrideva, quel sole...
Camminai insicuro fino al bancone, e insieme al Sole si unirono tutte le altre miriadi di stelle del cielo, che gli illuminarono gli occhi.
Ma lui faceva questo effetto a tutti quelli con cui parlava?
Le labbra perfette che si aprivano in un luminoso sorriso, da far invidia alle divinità dell'antica Grecia,il naso dritto e due occhi a taglio leggermente asiatico color del miele. I capelli erano la cosa che mi affascinavano di più, non era di sicuro il loro colore naturale, ma il grigio viola che si fondeva con la crescita scura, si intonava perfettamente con la carnagione chiara, simile alla porcellana. Sembrava così delicato, come se al minimo tocco si sarebbe potuto rompere.
Quando mi chiese cosa desiderassi, tornai dal paradiso, giù sulla terra.
Balbettando gli chiesi se avessero la possibilità di assumere qualcuno per un lavoro, sorrise ancora...
Uscì da dietro il bancone e mi portò alla biglietteria dove mi fece parlare con una vecchia signora, che da lontano sarebbe potuta sembrare gentile, ma quando iniziò a compilare moduli vari e chiedermi i documenti, si rivelò una donna simpatica come la sabbia nei pantaloni...
Un'ora abbondante passò, e fui ufficialmente assunto, il lavoro mi avrebbe garantito abbastanza soldi da potermi vivere la vita senza dipendere da nessuno, inoltre avrei passato ogni giorno, sei ore insieme al sole, di cui non sapevo ancora il nome...
La vecchia signora mi lasciò al mio nuovo incarico di vendere biglietti, con la scusa di aver finito il turno di lavoro.

------

Alcuni giorni passarono e avevo scoperto solo quattro cose del sole di cui mi ero innamorato:
Si chiamava Felix
Aveva ventitré anni
Aveva una sorella maggiore
Gli piaceva il viola

------

Un giorno venne al lavoro senza la sua solita felpa a maniche lunghe, infatti era rimpiazzata da una larga camicia bianca che lasciava intravedere le clavicole. I polsi erano coperti da due fasce scure con il simbolo di qualche gruppo degli anni novanta.
Quel giorno fui felice.
Lui mi invitò ad un'uscita con il suo gruppo di amici..mi aveva chiesto di uscire...lui,a me...

------

Please reed!⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⬇️⤵️⤵️⤵️⤵️⚠️⚠️⚠️⚠️

Ciao!
Cercherò di essere breve, ci saranno anche continuazioni... L'angolo autore lo farò sempre e siete pregati di leggerlo poiché è importante, dovete solo sapere che questa storia è MOLTO IMPORTANTE per me e spero vi piaccia!

You don't have to do this aloneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora