È notte, Rea si sveglia a causa di un grido quasi inumano. Va nella camera del padre per vedere se si fosse svegliato anche lui ma l'uomo sta dormendo beatamente nel proprio letto, forse per colpa dei sonniferi che prendeva ogni sera.
Si dirige vicino alla finestra che dava sulla strada e vede una persona. Una ragazzina con una camicia da notte color lavanda con i capelli legati in due codine. Rea si sente mancare il fiato. Quella ragazzina è lei.
Comincia ad urlare per la paura, chiude gli occhi e quando li riapre si ritrova sudata fradicia nel proprio letto. Guarda l'orologio sul comodino che segna le quattro e trentotto di notte, poi guarda verso il ripiano dove tiene le sue bambole e subito dopo sente un tonfo. Si sporge dal letto e capisce che una delle bambole è caduta sul pavimento. Si tranquillizza, la rimette al suo posto e mentre è in procinto di chiudere gli occhi ha la sensazione che quella bambola non l'avesse mai avuta ma pensa che forse ha questa impressione perché ha veramente troppe bambole.
La mattina dopo già si è dimenticata dell'accaduto. Si prepara, esce di casa e va ad aspettare l'autobus con il desiderio di incontrare Kai che nel frattempo è ancora a casa perché stanno trasmettendo il telegiornale: c'è stato un altro omicidio.
Quello che tiene incollato il ragazzo allo schermo del televisore è il fatto che l'omicidio è successo nel posto dove ieri è andato a casa di quella nuova ragazza. L'inviato si rivolge ai poliziotti che rilasciano una dichiarazione la quale fa rabbrividire il ragazzo: alla vittima sono stati cavati gli occhi e sono stati strappati buona parte dei capelli.
Il servizio finisce, il ragazzo guarda il suo orologio da polso si accorge di essere in ritardo. Prende una fetta di pane tostato e comincia a correre verso la stazione dell'autobus che per fortuna è vicino casa. Arriva nel momento esatto in cui si aprono le porte, entra e intravede Rea, la quale è chinata ad accarezzare un cane.
Il ragazzo tossisce per attirare l'attenzione della ragazza riuscendoci. Si salutano e cominciano a parlare finché Kai non la informa dell'omicidio avvenuto accanto alla casa della ragazza. Rea si irrigidisce di colpo e con la mente torna alla notte precendente. L'urlo, il sogno, la bambina, la bambola. Rea comincia a pensare che forse non era tutto un sogno.
Kai si accorge del viso esterrefatto della ragazza e cerca di tranquillizzarla visto che ha notato che è sull'orlo delle lacrime.
Arrivano a scuola e la giornata procede normalmente. Quando è ora di tornare a casa i due, ormai, amici si aspettano a vicenda e Kai propone a Rea di andare insieme a mangiare qualcosa e in contemporaneo il ragazzo le dice che visiteranno un po' la città e la ragazza accetta e lo ringrazia.
Attraversano il centro della città ed arrivano ad un chiosco all' aperto pieno di gente, Dopo varie sgomitate i ragazzi riescono ad ordinare ed a ritirare il cibo. Tornando a casa alla ragazza viene sonno e il ragazzo si offre di accompagnarla a casa.
"Kai ma i tuoi genitori non ti sgrideranno se farai tardi?" gli chiede Rea.
"Non ti preoccupare. I miei lavorano tanto per cui non sono quasi mai a casa. Anche se tornassi adesso non ci sarebbe nessuno che a quest'ora i miei nonni stanno già dormendo" le risponde Kai.
<<Probabilmente anche mio padre starà dormendo>> pensa Rea.
Arrivano alla casa color azzurro cielo e si salutano. La ragazza entra in casa, le luci sono già spente, chiude la porta e va in camera sua. Vorrebbe mettersi la sua camicia da notte ma improvvisamente si ricorda del sogno di ieri e la lancia nel cesto dei vestiti sporchi per non avercela davanti agli occhi.
Si mette a letto, si addormenta e comincia a sognare di avvicinarsi a una casa in fiamme immersa nel bosco. Solo la casa è in fiamme. Entra dentro la casa e sente un bambino piangere allora si dirige verso il bambino. Poi il nulla. Si ritrova sull'uscio della casa ancora in fiamme. Non sente più il pianto ma si accorge di avere un liquido addosso non riesce a distinguere il colore del liquido. Improvvisamente si mette ad urlare e così si sveglia.
La ragazza corre in bagno per cercare qualcosa con cui pulirsi perché si sente quel liquido addosso poi ferma lo sguardo sul flacone dei sonniferi del padre e decide di prenderne uno. Forse ne prende più di uno.
Si rimette a letto dimendicandosi di pulire quel liquido che nel frattempo si sta seccando sulla pelle o forse è solo la sua immaginazione e in realtà non ha addosso niente. Non ci pensa e cade in un sonno profondissimo.
-L

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Dollhouse
Mystery / Thriller"Ciao io sono Rea e come avrai potuto notare sono nuova, mi accompagneresti a fare il giro della scuola? Sai mi sento un po' a disagio" È iniziato tutto con una semplice presentazione e lui con semplicità l'aveva fatta entrare nella sua vita. E se l...