☾capitolo 3☽

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Adesso che ho te è come avere un chiodo fisso in testa.

Lasciai come al solito il bigliettino sotto il suo banco e mi fiondai fuori dall'aula. Quel giorno Giovanna non c'era, quindi feci tutta la strada da sola, pensando.

L'indomani ci sarebbe stata una festa in un noto locale e io chiaramente ci sarei andata, ma solo per ballare un po' e per vedere Alessandro. 

Non ero una tipa molto festaiola, preferivo rimanere a casa a fare una maratona di Harry Potter o ascoltare un po' di buona musica, però qualche volta non mi dispiaceva fare serata.

Arrivata a casa mangiai poco, stranamente avevo poca fame, e poi andai in camera mia ad ascoltare un po' di musica e scrivere. 

Amavo scrivere, mi liberava dai pensieri negativi e mi piaceva narrare delle storie di persone che cambiavano nel corso del racconto, perché si sa, ognuno di noi dentro di sé ha luce e buio, sta a noi decidere quale dei due scegliere.

Ad un certo punto sentii mia madre chiamarmi, dicendo che la cena era pronta, non mi resi conto di aver passato quasi 4 ore in camera. Prima di scendere diedi un'occhiata al telefono, e vidi una notifica di Ask.

La domanda era anonima, e diceva: "non vedo l'ora di vederti domani sera".

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