Capitolo 5

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Appena mi riscuoto mi giro a guardare la folla.

- Nephilim, Nascosti, Jonathan Mongestern è tornato ma non lo dobbiamo più temere perché il fuoco del Paradiso ha cancellato il male che c'era dentro di lui! Ora non abbiamo più nessun motivo di ucciderlo siccome si dimostra pentito di quello che ha fatto quando il sangue di demone scorreva nelle sue vene! - Proferisco a gran voce così che tutti mi sentano.

Tra le persone si scatenano vari mormorii increduli e qualcuno scettico. Mi rigiro verso il mio gruppo di amici, vedo Clary che sta stritolando suo fratello, Jace con un sorriso luminoso sul volto, Simon che cinge le spalle di Izzy mentre questa lo guarda con amore, Diana e Magnus mi si avvicinano la prima con un sorriso imbarazzo che le volge all'insù gli angoli della bocca l'altro con sguardo orgoglioso e tenero che noto essere indirizzato a me e lo ricambio.

- Sei stata bravissima piccola pazza!
- Senza la tua energia non ce l'avrei mai fatta, Alec!
- Sono orgoglioso di entrambi i miei cuccioli! - Dice Magnus con un sorriso divertito.

Diana corre da Jace ed io continuo a guardare Magnus. Ci perdiamo negli occhi l'uno dall'altro poi ci abbracciamo e incuranti delle centinaia di occhi che ci guardano annulliamo la distanza tra le nostre labbra. Dalla folla si leva un coro di esclamazioni che ignoriamo e quando ci stacchiamo abbiamo entrambi le guance arrossate ma i nostri occhi sono luminosi.

È stata indetta una riunione speciale per prendere le dovute decisioni dopo questo fatto unico.

-... Non possiamo permettergli di ingannarci di nuovo, non può vivere vicino a noi! - Dice uno Shadowhunters.
- È cambiato! Se fosse come prima non pensate che avrebbe già provato a scappare!? - Lo difende Clary.
- Sebastian, non hai aperto bocca per rispondere alle accuse. Puoi dirci qualcosa? - Chiede il Console.
- Jonathan. Mi chiamo Jonathan; il vecchio Sebastian non c'è più. Diana mi ha salvato.
- E noi ti dovremmo credere? - Chiede qualcun altro con tono duro.
- Imprigionato dentro quella spada c'era del Fuoco Celeste e sappiamo tutti che quello uccide una persona se non è abbastanza buona e con lui non è successo. - Dico.

Gli Shadowhunters mi lanciano sguardi indignati e so cosa vorrebbero dire: <guarda quello Shadowhunters gay!> <parla il peccatore> <mi fai schifo!>... Li sento ma ignoro i commenti sarcastici e gli sguardi carichi di odio.

Le polemiche vanno avanti ancora un bel po' ma alla fine viene deciso che a Jonathan verrà data una seconda possibilità. La Caccia Selvaggia ci concede di riprenderci Mark che torna ad abbracciare la sua famiglia. Quando usciamo dalla Guardia per dirigerci a casa i miei genitori mi sbarrano la strada.

- Alec, dobbiamo parlare. - Esordisce mia madre.
- Non è il momento, davvero...
- È importante. - Dice mio padre.
- Okay. Sentiamo cosa c'è di così importante! - Sospiro esasperato sapendo già di cosa vogliono parlarmi.
- La tua relazione con quel Nascosto... - Comincia Robert.
- Magnus.
- Con Magnus... Volevamo chiederti inanzi tutto da quanto va avanti.
- Da prima che Sebastian prendesse piede ma poi abbiamo litigato e ci siamo lasciati così quando sono tornato a New York abbiamo chiarito.
- Alec... Insomma... Sai che è difficile vero? In ogni caso lo accetteremo con il tempo...
- Scusatemi, non volevo darvi altri problemi ma mi sembrava giusto lo sapeste.
- Non preoccuparti è bello che tu sia felice e qualsiasi cosa succeda rimarrai sempre nostro figlio.
- Grazie mamma!

Ci salutiamo e loro tornano a casa mentre io vado da Magnus. Lo trovo a casa sua mentre stava leggendo uno dei libri che gli avevo regalato io.

- Magnus, ho parlato con i miei genitori della nostra relazione.
- E loro cosa hanno detto?
- Hanno detto che lo accetteranno e che comunque mi vogliono bene.
- Mi fa piacere, Alec.
- Vedo che stai leggendo Percy Jackson.
- Sì, mi sta piacendo un sacco. Devo leggere tutta la saga. Mi raccomando tu non spoilerare.
- Sarei una persona orribile se lo facessi!
- Che ne dici di festeggiare? - Dice con un sorriso malizioso.
- In che modo?
- Potremmo... che so... mangiare una pizza?
- Dai Magnus ho capito cosa intendi, non sono così stupido!
- E... Vorresti farlo?
- Mmm... Forse...
- Dai, è sì o no? Capirò se non sei pronto... - Dice abbassando la testa e guardando il pavimento.

Senza pensare lo spingo con le spalle al muro e lo bacio con passione. Gli mordo leggermente il labbro e lui geme nella mia bocca. Ci stacchiamo un attimo per riprendere fiato.

- Lo prendo come un sì! - Sussurra raggiante sulle mie labbra.

Riprendiamo a baciarci mentre ci dirigiamo barcollando verso la camera da letto. Quando siamo lì Magnus mi spinge sopra il letto e io scalcio via le mie scarpe prima che lui mi si sdrai sopra sostenendosi con i gomiti per non schiacciarmi. Comincia a baciarmi il collo facendomi ansimare mentre porto le mani sotto la sua maglietta accarezzandogli la schiena. Lo allontano un attimo per togliergli la maglietta che successivamente lancio in giro per la camera. Anche lui mi toglie la maglia poi passa le mani sul mio corpo facendomi rabbrividire.

- Alexander... Sei sicuro di quello che fai?
- Assolutamente. Mai stato più sicuro.
- Allora facciamolo!

Senza farmelo ripetere gli slaccio i pantaloni e glieli sfilo lasciandolo in boxer. Lo faccio sdraiare delicatamente sul letto e mi lascio andare all'euforia del momento per farmi guidare.

Alla fine ci stendiamo sul letto sfiniti, con i respiri pesanti, ma felici come non mai. Ci guardiamo negli occhi e cominciamo a ridere come due bambini poi ci mettiamo sotto le coperte e ci addormentiamo abbracciati mentre le nostre gambe sono intrecciate senza un senso logico.

***
- Max! Smettila di volare in giro! - Urlo al piccolo stregone che sta per schiantarsi contro il lampadario.

Ma il piccolo non mi sente e ci va a sbattere contro scatenando le risate di Magnus. Max mi atterra in braccio con un broncio dolcissimo che gli increspa le labbra.

- Io ti avevo avvertito. - Gli rammento.
- Uffa!

Gli scompiglio i capelli neri e lui torna a sorridere.

- Forza, dobbiamo prepararci fra un paio di ore c'è il matrimonio di Jace e Clary!

Arriviamo alla cerimonia e io mi avvicino a Jace siccome sono il suo testimone mentre Max corre in contro a Diana e si salutano.

Diana ormai ha cinque anni mentre Max ne ha tre ma sono uniti più di fratello e di una sorella.

- Come sono carini! Mi ricordano tanto noi due da piccoli. - Commento.
- Sì, tu e Diana siete uguali: vi preoccupate sempre per gli altri e siete molto responsabili per la vostra età.
- Mentre tu e Max siete iperattivi a livelli inimmaginabili!
- Ehi, lo so che sono fantastico!
- Modesto dicevano...

Arriva Jonathan a interrompere la nostra conversazione. Sembra leggermente in imbarazzo in mezzo a così tanta gente.

Negli ultimi tempi siamo diventati amici, grazie a Diana che insisteva per farci passare del tempo assieme.

La cerimonia sta per iniziare così prendiamo posto. Quando arriviamo al lancio del bouquet questo cade in mano a Izzy, senza che lei muova un muscolo, penso sia merito di Magnus ma non importa: finché lei è felice non voglio rovinarle le aspettative.

Gli sposi aprono le danze così invito il mio ragazzo a ballare. Ci muoviamo sulle note di Butterfly felici che finalmente la nostra vita possa essere normale.

Malec: We Can Change The WorldDove le storie prendono vita. Scoprilo ora