Lauren's pov
Era passata un ora, molto tranquilla, forse troppo, era uno di quei silenzi assordanti, che ti facevano venire l'ansia al posto di renderti calmo; io e Camila abbiamo ancora le mani intrecciate e non credo che intenda mollare la presa, ho visto che si è calmata quando mi ha preso la mano e questo mi fa un sacco piacere.
Dal primo momento in cui l'ho vista ho pensato fosse bellissima e pure ora che è spaventata lo è.
Prima di sentire quello strano rumore infatti stavo per chiederle se volesse uscire con me dopo aver staccato da lavoro, ma purtroppo o per fortuna quel botto ci ha interrotte.
Fui immersa nei miei pensieri finché la sua voce non mi interruppe.
C: "Lo..";
"Si camz ?"le chiesi guardandola
C: "sai prima che succedesse tutto questo, prima di quel rumore assordante, stavi per dirmi qualcosa o sbaglio ?"Mi chiese con aria innocente.
"Si, non sbagli ma non è nulla di importante davvero";
C: "io credo invece che fosse importante, non devi sentirti in imbarazzo";
"Beh ecco.. io..";
?: "state zitti tutti shh";
"Che succede?";
?: "credo si stia avvicinando qualcuno, non fate rumore";
Mi girai verso Camila, glielo si leggeva negli occhi che era spaventata.
Mi avvicinai al suo orecchio e le sussurrai:
"Camz sta tranquilla, ci sono io"
Le diedi un bacio sulla tempia e lei mi strinse se possibile ancora di più la mano.
C: "possibile che ci debba sempre essere qualcosa che ci interrompe" sussurrò imbronciata.
"Forse è destino che io non ti debba dire questa cosa" dissi con un ghigno.
C: "oh no, tu me la dirai costi quel che costi" disse sicura.
"Okay capo dopo te la dirò, ora shh";
Stemmo in silenzio per un po', poi sentimmo delle voci arrivare sempre più vicine.
?: "via libera!";
?: "perlustrare la zona, cercate dei possibili feriti! Fate attenzione potrebbero esserci delle bombe!";
"Sono venuti a soccorrerci?!" Sussurrai urlando (so che è un controsenso ma avete capito che intendo ahah)
C: "pare di sì, li ho chiamati io un ora fa"
?: "che facciamo ? Usciamo allo scoperto ?"
"Non ancora dobbiamo essere certi siano loro"
C: "Lauren ha ragione aspettiamo ancora per un po', finché non ci verranno a cercare loro stessi";
Aspettammo per una decina di minuti poi arrivarono.
?: "Ei c'è qualcuno qua dentro?!"
?: "potete uscire siamo venuti a soccorrervi!"
?: "vi potete fidare, ho parlato prima con una di voi! Chi è la proprietaria di questo negozio?!"
Camila si alzò e andò vicino all'entrata.
C: "sono io, sono Camila"
?: "bene Camila, siete al sicuro ora, potete uscire, abbiamo reso sicura l'intera area circostante e abbiamo catturato i malviventi"
C: "okay ora apro la serranda!"
Mi avvicinai a Camila.
"Ei camz sei sicura ?"
C: "si lau, riconosco la voce di quell'uomo, era lui al telefono"
"Okay allora"
Dopodiché aprì le serrande.
Davanti a noi c'era un intera squadra di polizia armata.
?: "siete al sicuro ora, non dovete più temere nulla"
C: "grazie agente.... Iglesias" disse leggendo il nome sulla targhetta.
A.I: "dovere signorina" disse ammiccandole.
Sentii una brutta sensazione nello stomaco, forse era gelosia, ma non ne avrei avuto motivo.
C: "ora possiamo ritornare a casa ?"
A.I: "certo però prima dovremmo interrogare ognuno di voi, sa è la prassi.."
Come fu detto in precedenza, interrogarono ognuno di noi, dopo una buona mezz'ora finirono e potemmo tornare a casa.
Io rimasi comunque, volevo parlare con Camila, ma lei era impegnata in un accesa conversazione con l'agente Iglesias.. quello sbruffone, si dava arie soltanto perché era un poliziotto.
A.I: "sa Camila lei è molto piacevole, mi piacerebbe uscire con lei, senza impegno ovviamente" le disse con un sorriso sornione stampato su quella sua faccia da schiaffi.
Prima di rispondere si guardò attorno e quando i suoi occhi incontrarono la mia figura si illuminarono quasi contenti di vedere che ero rimasta ad aspettarla.
C: "Agente lei è molto gentile, ma in questo momento non me la sento di uscire con nessuno.. ho bisogno di un po' di tempo da sola";
Sorrisi a quel l'affermazione, non sarei potuta uscire con lei ma quello che contava è che non sarebbe uscita con quello spaccone.
Dopo ciò lo salutò e venne verso di me.
C: "lau, sei rimasta ad aspettarmi !" Disse sorridendo.
"Già, ti ho promesso che ti avrei detto quella cosa";
C: "oh giustoo!, forza dimmi pure";
"Oddio ahah è imbarazzante.. so già la risposta ma te lo chiederò comunque" dissi rossa in viso
C: "non è detto che tu la sappia già";
"Prima volevo chiederti se ecco insomma, ti andasse di uscire con me dopo il lavoro, ma.. non fa niente non so manco con quale coraggio ti avrei proposto una roba simile, scusami, dimenticatelo" mi coprii il viso per l'imbarazzo.
Non ero mai stata una che si imbarazzava ma con lei era diverso, son sempre stata molto sicura di me stessa ma lei mi rendeva in qualche modo insicura, forse erano i suoi occhi troppo genuini e ancora con un velo d'innocenza che mi destabilizzavano.
Alzai lo sguardo su di lei, non mi aveva ancora risposto, forse l'avevo scandalizzata, magari non le accettava manco queste cose. Era ovvio la sua faccia diceva tutto.
"Scusami Camila, meglio che vada".
Presi la mia borsa e me ne andai.
Rimasi ferita dal suo gesto, non mi aveva nemmeno degnata di una risposta.
Andai a dormire con un terribile nodo alla gola.

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A day like others
RomanceLe vite di Lauren e Camila cambieranno drasticamente in un giorno che sembrava essere come gli altri