Camila's pov
Quella sera andai a dormire con un forte senso di rimorso, mi maledii mentalmente tante di quelle volte.
Non so perché non le risposi, avrei dovuto dirle subito di sì, sono stata una stupida.
Forse avevo paura, non avevo mai provato certe emozioni per una donna, almeno non così forti come con lei.
Sperai di rivederla il giorno dopo, ed avere la possibilità di rimediare.
Mi addormentai con i suoi occhi impressi nella mente.
Il giorno dopo mi svegliai con un peso sullo stomaco, non feci nemmeno colazione.
Mi avviai a lavoro come di routine, più presto del solito, così colsi l'occasione e andai da Dinah.
Il giorno prima non abbiamo avuto modo di parlare, durante l'attentato eravamo tutti molto silenziosi.
"Ei Dinah" le andai incontro e le diedi un caloroso abbraccio.
D: "ciao Milaa" mi strinse forte a sé che quasi non mi manco il respiro.
"Come stai ?";
D: "ma insomma sono ancora un po' scossa da ieri ma per il resto tutto apposto, te come stai ?";
"Beh più o meno, mi sento una stronza, ieri mi son comportata male con una persona e ora ho i sensi di colpa";
D: "fammi indovinare, c'entra qualcosa la bella corvina che al posto degli occhi ha due smeraldi mmh?" Disse con un sorriso malizioso
"Ma Dinah Jane per caso mi leggi nella mente? Ahah" dissi falsamente stupita.
"Comunque si.. sono stata una stupida, lei è stata dolcissima con me ieri, mi ha tenuto la mano tutto il tempo con l'intento di calmarmi e ci è pure riuscita alla grande e poi nel momento in cui mi ha chiesto di uscire non le ho risposto, sono stata zitta, non mi usciva niente dalla bocca.
Dinah sono una cogliona come faccio ora ?"
D: "Mila, ascolta, semplicemente invitala ad uscire e chiedile scusa, non devi fare chissà cosa, basta che tu sia sincera, vedrai che ti perdonerà" mi disse con un sorriso gentile poggiandomi una mano sulla spalla.
"Hai ragione Dj, il punto è che non so come rintracciarla... conosco solo il suo nome..." dissi rammaricata.
D: "stai dubitando delle mie capacità di investigatrice per caso ?!";
"Direi più stalker ahaha";
D: "ma senti questa, uno cerca di aiutarla e lei sa solo prendere in giro pfft" disse fingendosi offesa.
Dopodiché ci mettemmo a ridere.
"Comunque grazie Dj lo apprezzo, se la trovi giuro che ti porto a mangiare fuori per un intera settimana ahah";
D: "ci stoo, comunque non mi hai detto come si chiama.." disse ghignando
"Si chiama Lauren!";
D: "okay Mila che ti piace ma non serve che urli il suo nome, aspetta di essere nel suo letto ahah";
"Ma no Dinah!, guardala è laggiù"
Gliela indicai e Dinah si girò di scatto.
D: "ohh, ora capisco... LAUREN!" La chiamò da lontano.
Mi coprii il viso per l'imbarazzo.
"Dinah giuro che dopo ti ammazzo"
D: "puoi solo ringraziarmi, te l'ho trovata, ora non devi far altro che parlarle, io mi dileguo, ciao ciao milaa" si allontanò con un ghigno.
Lauren nel mentre si era avvicinata e stava osservando la scena con aria interrogativa.
"Emh scusala, a volte è un po' esagerata"
L: "non c'è problema, perché mi ha chiamata?" il suo sguardo era freddo, quasi assente, era evidente ce l'avesse con me, e non la biasimai, anch'io ce l'avevo con me stessa per quello che era successo ieri.
"In realtà le ho parlato di te e le ho detto che volevo parlarti, poi ti ha vista e ti ha chiamata per far sì che io riuscissi a farlo" dissi in imbarazzo, giocherellando con le dita
L: "beh ora sono qui, cosa devi dirmi ?";
"Vieni andiamo nel mio negozio.."
Dopodiché andammo al negozio.
"Eccoci";
L: "eccocii" disse guardandosi attorno.
"Senti.. scusami per ieri, so perfettamente di essere stata una stronza. Avrei dovuto risponderti, ma non... non sapevo cosa dire. Per me è tutto nuovo, io non sono mai uscita con una donna in quel senso e ammetto di essere stata un po' spaventata ieri, ma non dal tuo invito ad uscire, dalle mie emozioni, ieri... quando mi hai preso la mano, per calmarmi, io mi son sentita al sicuro e quando mi hai sussurrato quella cosa, sentivo come se ci fossimo solo io e te.
Son stata stupida a non seguire le mie emozioni, mi dispiace"; dopo aver finito di parlare la guardai negli occhi.
L: "no, scusami tu, sento che ti devo anch'io delle scuse, avrei dovuto reagire diversamente, è solo che, quando non ho visto nessuna reazione da parte tua ho pensato ti avesse fatto schifo quella proposta e mi son sentita ferita. Forse anche per il fatto che mi avessi rifiutata, non mi era mai successo e non riuscivo ad accettarlo, ma quello è un altro discorso. Comunque spiace anche a me" disse abbassando lo sguardo.
Mi avvicinai a lei e le presi le mani.
"Che ne dici se ricominciamo da capo?" Le domandai con un sorriso speranzoso.
Lei alzò lo sguardo e incrociò i suoi occhi con i miei.
L: "certo, mi piacerebbe molto" ricambiò il sorriso.
Feci un gridolino di gioia e la abbracciai.
L: "okay camzz ahaha non ti ho mica chiesto di sposarmi";
"No no, per quello c'è ancora tempo ahaha" le dissi scherzando
L: "ahaha, per ora rispondimi solo ad una cosa... allora ti va di uscire con me sta sera?"
"Certo che mi vaa!" Le sorrisi a 32 denti.
L: "perfetto, a che ora stacchi ?";
"Alle 19:00 oggi";
L: "okay allora passo a prenderti alle 20:30 a casa tua" mi sorrise.
Successivamente ci scambiammo i numeri e poi lei mi salutò per poter proseguire il suo giro tra i negozi.
Si stava avvicinando l'orario di chiusura e non potevo che essere più felice di così.
Quando scattarono le sette chiusi di corsa il negozio e andai a prepararmi per l'appuntamento.
Volevo essere impeccabile per Lauren.
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A day like others
RomanceLe vite di Lauren e Camila cambieranno drasticamente in un giorno che sembrava essere come gli altri