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Midori finì il caffè mentre Yoshiro la raggiungeva, il ragazzo era impaziente
<andiamo?>
Chiese, la ragazza si alzò e iniziò a camminare verso i laboratori della C.C.G, quando si avvicinò al tavolo non potè fare a meno di restate colpita dalla quinque, l'arma era formata dal manico nero comune a tutte le quinque più lunghe, in cima a quel manico c'era un cilindro largo circa quanto due pugni, da esso partivano delle lame, in cima invece c'era una punta, in pratica una delle quinque migliori della circoscrizione.
<wow... - commentò Yoschiro - è davvero mia?>
Chiese, Midori si sforzò di sorridere
<esatto>
Uno degli scienziati inserì la quinque nella valigia grigia e la consegnò al ragazzo
<sta sera potrai provarla - disse Midori con scarso entusiasmo - abbiamo un turno>
Miodiri stava cominciando ad odiare il turno di notte, Yoschiro e Akemi non rendevano le cose più facili, sopattutto il ragazzo continuava a voler fare di testa sua, precedeva le due ragazze di alcuni metri, Midori continuava a cercare tenerlo sotto controllo ma era difficile, il ragazzo girò l'angolo, Midori lo vide iniziare a correre e scattò nella stessa direzione del ragazzo, appena vide verso cosa stava correndo premette il bottone per far diventare la valigia bianca la sua fidata quinque, Yoschiro aveva già attaccato il ghoul, l'essere aveva smesso di concentrarsi sui suoi obbiettivi e la sua attenzione era passata al ragazzo, il primo colpo doveva essere andato e segno perchè il ghoul sanguinava da un fianco, alle sue spalle due bambini erano schiacciati contro un muro
<Akemi, i bambini>
Dissi, la ragazza con uno scatto raggiunse il muro e si piazzò davanti ai bambini ed utilizzò il bikaku come scudo, Yoschiro invece aveva ripreso ad attaccare il ghoul
<perchè?! - gridò - perchè devi fare tutti questo?! Sono solo dei bambini!>
Il ghoul iniziò a ridere
<credi che mi importi qualcosa? Sei davvero>
Prima che potesse completare la frase Midori lo colpì alle spalle e il ghoul si accasciò a terra, la kagune di Akemi sparì e i due bambini indietreggiarono spaventai
<tranquilli, siete salvi>
Li rassicurò Yoschiro
<dove abitate?>
Chiese Midori, uno dei due, probabilmente il più grande, indicò un punto alle spalle di Midori
<i-in quella via, eravamo usciti di casa e poi lui ci ha inseguiti fino a qui>
<venite vi accompagno a casa>
Si offrì Yoschiro, prese per mano i bambini e li accompagnò fino alla porta, le luci della casa erano accese, Yoschiro suonò al campanello e una donna aprì la porta, appena vide i bambini scoppiò in lacrime
<mamma!>
Esclamativo i due
<tesori miei! Quanto mi sono preoccupata! Dove eravate finiti?>
Poi guardò Yoschiro
<grazie infinite!>
Disse stringendogli la mano
<si figuri, è il mio lavoro>
<posso offrirvi qualcosa?>
Chiese
<mi spiace, dobbiamo continuare il turno>
la donna annuì
<grazie ancora a tutti e tre>
Disse per poi tornare a concentrarsi sui figli
Mentre i tre camminavano per le vie della ventesima circoscrizione il ragazzo si avvicinò a Midori
<hanno ucciso mio fratello - disse - volevi sapere perché odio i ghoul no? Hanno ucciso mio fratello maggiore, aveva dieci anni, io solo sei, sono stato salvato da due investigatori speciali, Amon e Mado, poi ho scoperto che erano morti entrambi, io odio i ghoul perchè hanno distrutto la mia vita, dopo la morte di mio fratello i miei genitori hanno iniziato ad ignorarmi, appena ho potuto me ne sono andato, Amon mi ha aiutato ad entrare nella C.C.G, lo cercavo il primo giorno, tutto quel che ho trovato però è stato una donna, la figlia di Mado, Akira>
Spiegò
<anche io odio i ghoul, quando avevo sei anni il mio miglior amico è stato rapito da alcuni ghoul che lavoravano per Big Madam, e non ho scelto io di diventare un mezzo ghoul, invece i quinx non sono così diversi dagli umani, è come avere una quinque incorporata>
Il ragazzo rimase a fissare a lungo il buoi davanti a lui
<se qualcun altro mi avesse detto una cosa simile non mi sarei fidato, la rabbia mi impediva di farlo, lavorando con te ho capito che non sei un ghoul, che posso fidarmi e.... volevo anche... scusarmi... per... il mio comportamento>
Balbettò
<nessun problema, nemmeno io sono mai stata brava ad ascoltare i miei spueriori>
Lo rassicurò Midori.
La luce della sede della C.C.G. li accecò
<a domani>
Salutò la ragazza per poi incamminarsi verso casa sua.

Tokyo Ghoul || C.C.G Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora