Primo Capitolo.

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30 Luglio 2014.

"Che noia,che faccio in casa tutta sola?

Beh non so andiamo a prendere un gelato o un frappé dal mio gelataio preferito."

Avviso mia mamma,che sobbalza per non essersi accorta che mi ero alzata dal divano.

<<Mamma vado a prendere un frappé,a dopo.>>dico.

Lei mi fa un sorriso,e io prendendo una felpa celestina mi incorro verso quest'ultimo.

<<Un frappè alla nocciola,grazie.>>dico al ragazzo dagli occhi scuri che mi guarda e sorride con gentilezza.

<<Ok.>>dice.

Mi da il frappé io do ha lui i soldi e salutando cortesemente esco fuori.

"Tu vuoi proprio ingrassare allora?"la mia vicina interiore mi punzecchia dandomi altamente fastidio.

Cerco di ignorarla.

Mentre mi incammino per andare verso il parco centrale del mio piccolo paese,il vento dolce e lento della sera fa ondulare i miei capelli.

È così rilassante tutto questo.

Decido di guardare whatsapp.

CAVOLO!

87 messaggi.

Ovviamente tutti da un gruppo.

Che sceme che sono le mie amiche,però in qualche modo anche se sono triste e sento che un macigno potrebbe schiacciarmi,loro riescono a farmi ridere.

Le amo.

Rimetto il telefono dentro la tasca della mia felpa,ammesso che io non voglia andare a sbattere con qualcosa o qualcuno devo guardare avanti.

In un batter d'occhio arrivo finalmente al parco,dove cerco un posto abbastanza nascosto.

Alla fine opto per un punto buio,con un albero dove appoggio esausta la schiena.

Non sono mai stata una che pratica sport o che le piace praticarlo.

Intendiamoci subito.

Odio qualsiasi cosa c'entri con la fatica e l'impegno fisico.

Quindi potrete già intuire che odio fare educazione fisica.

È una cosa che non so spiegare,la odio con il profondo del mio cuore.

Mentre sono persa nei meandri di tutti i miei pensieri sento vibrare il telefono per l'ennesima volta.

Decido di guardare.

Mi avranno menzionato?Avranno ansia di sentirmi?

"Ma che dici?Chi ha ansia di sentirti o vederti?"dice la vocina.

Sembra così tangibile che potrei prenderla e strozzarla.

Però devo dirlo non ho mai sentito il silenzio così rumoroso.

MAI.

Mentre scorro e guardo i loro messaggi,un ombra quasi più scura del buoi si mette davanti a me.

Non capisco chi è,però guardando meglio vedo che è lui.

Un ragazzo di terza media,viene a scuola mia.

È molto bello,devo ammetterlo.

Ma...che ci fa qua?

Io abbasso lo sguardo appena vedo i suoi occhi che scrutando ogni parte del mio corpo,come sé attraversasse la pelle.

Come se potesse vedermi perfino le ossa.

Arrossisco.

Non ci so fare molto con i ragazzi.

Lui mi porge la mano come dire"vieni aggrappati ti aiuto ad alzarti".

Io metto il telefono in tasca e stringo la mia mano alla sua,ha le mani così lisce.

Adesso siamo vicinissimi.

Lui si allontana di scatto.

<<Ehm..tu devi essere la Collins?>>dice grattandosi confuso la testa.

<<Si,tu?Non ricordo come ti chiami scusa.>>dico lentamente e scandendo bene le parole.

<<Michael.>>dice arrossendo lievemente.

<<Si già,Michael della 3^E>>dico convinta.

<<Si proprio lui.>>risponde forse divertito dalla situazione.

Si morde il labbro,non sono proprio sicura che l'abbia fatto apposta o meno ma di una cosa sono sicura:mi sta facendo impazzire.

<<Che volevi da me,Mick?>>dico rompendo il ghiaccio,l'ho chiamato così perché quasi tutti lo chiamano così e mi sembrava carino allora.

<<Ti dico la verità...a scuola ti ho visto il braccio ti si è alzata la manica involontariamente..>>dice con un tono dispiaciuto,non so se per aver osato dicendomi la verità o perché gli dispiace che io mi faccia questo.

Io arrossisco in risposta,con uno sguardo dispiaciuto.

<<Ti va di uscirne insieme?>>dice tutto di un fiato.

Come se fosse un segreto che si va a svelare al genitore,avendo paura che esso possa punirti.

<<Beh...non so che dire..>>dico con un nodo in gola.

Improvvisamente mi vengono in mente coltelli,lamette,appuntini rotti e braccia segnate.

E mi casca una lacrima,non voglio più ricordare certe cose.

Lui mi alza il viso con l'indice.

<<Ei..tranquilla piccola.>>dice rassicurante.

Dopo mi abbraccia permettendomi di inalare il suo buon profumo.

"Si sarà appena fatto la doccia"la mia vocina insiste a darmi fastidio.

Scaccio qualsiasi tipo di pensiero perverso dentro di me è poi lui comincia ad accarezzarmi la schiena molto lentamente come se volesse calmarmi.

E beh..se era quello il suo scopo....

Ci è riuscito.

I miei muscoli diventano deboli sotto al suo tocco sublime.

<<Beh...mi farebbe molto piacere...>>dico inerme al suo tocco.

Dopo aver pronunciato questa frase mi mordo il labbro involontariamente.

<<Anche se non avresti accettato ti avrei aiutata comunque,non so come ma,lo avrei fatto.>>dice convinto di se stesso forse con qualche pizzico di prepotenza.

Come se lui riuscisse ad avere tutto,in qualche modo.

Ci stacchiamo dall'abbraccio.

Mi è piaciuto,aveva davvero un buon odore credo che sia Iris o un altra specie di profumo molto buono.

"Potresti non abbracciarlo più sai?"vocina stupida e insensata.

Lui si mette a sedere e...

//Continuo nel secondo capitolo,che ce ne pare? ❤️❤️//

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