Tre

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Entro dentro il solito bar in cui vado a lavorare e saluto il mio capo Kira, una donna paffuta dai quarant'anni.

Vado alla cassa come al solito e aspetto che i clienti mi diano i propri ordini.

"Uhm.... un caffè macchiato per favore." Chiede una ragazza di circa la mia stessa età.

"Certo, arriva subito!" Le dico fingendo un sorriso smagliante mentre lei paga e va a sedersi in un tavolo.

Preparo il caffè per poi portarglielo e tornare al bancone. Entrano, poco dopo, dentro il bar un gruppo di ragazzi. Quanto li odio.... Non ci sono persone più stupide di loro.

Si avvicinano alla cassa e subito tentano di sedurmi.

"Cosa volete ordinare?" Chiedo con un finto sorriso.

"Prendiamo te."

"Mi dispiace, ma non sono disponibile." Rispondo a denti stretti. Hanno bevuto o cosa? Certi ragazzi sono così scemi. "Allora, cosa vi porto?"

"Un caffè per tutti." Dice uno allungando una banconota per pagare.

"Arrivano subito." Dico mettendo i soldi in cassa per poi andare a preparare i caffè. Kira per fortuna mi sostituisce alla cassa ogni volta, se non ci fosse lei non saprei come gestire il lavoro, anche perché i miei colleghi portano le ordinazioni in altri tavoli e non possono aiutarmi.

Prendo un vassoio, ci metto sopra le varie tazze di caffè e le porto nel tavolo in cui si sono seduti quei ragazzi.

"Ecco a voi." Dico per poi andarmene, ma uno dei ragazzi mi afferra il polso fermandomi.

"Non vuoi passare del tempo con noi?"
Ma perché i ragazzi sono così ottusi?

"Ho il turno di lavoro, mi spiace." Dico cercando di liberarmi, senza riuscirci, visibilmente infastidita.

"Andiamo, solo un po'." Dice lui con un sorriso malizioso. Mi ricorda quello che mi è accaduto ieri...

"Se avete intenzione di infastidire il personale potete anche andare da un'altra parte." Interviene Kira minacciosa.

Il ragazzo mi molla subito e tutti si zittiscono. Torno alla cassa assieme a Kira che ringrazio sinceramente per avermi aiutata.

"Nessuno può infastidire il mio personale." Mi dice con un dolce sorriso dandomi una pacca leggera sulla spalla.

Riprendo a lavorare e quando tutto mi sembra tranquillo entra proprio lui nel bar: Cameron. Sbuffo. Perché deve sempre starmi in mezzo ai piedi? Sembra quasi che lo faccia apposta.

Viene verso la cassa e non appena mi riconosce sorride.

"Oh ma guarda chi si vede."

"Sta zitto..."

"Non trattare male i clienti." Mi riprende Kira.

"Sì, mi scusi." Dico a denti stretti mentre vedo Cameron accennare ad una piccola risata beffarda. "Che cosa prendi?" Chiedo seccata.

"Un frullato."

"Gusto?"

"Scegli tu." Mi allunga una banconota e si va a sedere in un tavolo senza aspettare che io gli dia il resto. Sorrido.

Fai male a fidarti di me Cameron.

Vediamo, qual è il frullato che potrebbe fargli schifo?

Opterò per un frullato all'ananas. Lo preparo e glielo servo portando anche il resto.

"Tieni pure il resto." Dice lui cercando di essere gentile. Si vede che non sa nulla di me.

"Non mi serve la mancia." Dico lasciando i soldi sul tavolo per poi andarmene sotto la sua risata. Che ha da ridere quel babbeo?

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