Giorno 6.

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17:23
Even guardava il suo riflesso nello specchio del camerino del negozio in cui lui ed il corrispondente stavano comprando degli smoking per il ballo scolastico che si sarebbe tenuto quella sera. Ormai la scuola stava finendo ed era anche l'ultima serata ad Oslo per gli svedesi, perciò bisognava festeggiare.
Si stava sistemando il papillon, quando, sicuro che Isak si trovasse dall'altra parte della tenda ad aspettarlo, si decise a fargli la domanda che gli ronzava in testa già da un po'.

"Senti Isak, presente il ballo di stasera, no? Ecco...io non conosco nessun altro oltre a te, non saprei con chi andarci, non sono bravo con queste cose e, insomma, volevo chiederti se ti andava di venirci insieme a me."

Pronunció il discorso in maniera un po' impacciata e chiudendo gli occhi, sperando in una risposta positiva.
Isak, che lo stava attendendo fuori dal camerino con le mani in tasca, rimase piacevolmente colpito da quella richiesta inaspettata e non ci mise molto a pensare a cosa dire.

"Certo Even. Mi farebbe molto piacere" rispose sorridendo, anche se sapeva che l'altro ragazzo non lo poteva vedere.

21:21
La grande palestra era piena di giovani felici, vestiti bene, innamorati, che ballavano a ritmo di musica pop e bevevano alcool di nascosto dai professori.
Even e Isak stavano in disparte rispetto a tutto ció, seduti ad un tavolo che si trovava in un angolo non troppo illuminato, osservando l'ambiente e le persone che li circondavano.

"Che ore sono?" chiese ad un certo punto lo svedese.

"Le 21:21" disse Isak, dopo aver dato un'occhiata veloce alla schermata del suo cellulare.

"Sì?" alzó le sopracciglia. "Sarà una lunga serata se continuiamo così."

L'altro ragazzo annuì, non sapendo cosa dire o fare per ravvivare la situazione. Era ovvio che avrebbe voluto ballare con Even come stavano facendo tutti gli altri studenti, ma forse la cosa sarebbe risultata strana o magari a lui non andava. Poteva essere la sua occasione, ma non riusciva a capire come sfruttarla. Mentre era immerso nei suoi pensieri, improvvisamente il ragazzo seduto al suo fianco si alzó e gli fece cenno di seguirlo.

"Dove stiamo andando?" chiese Isak una volta usciti dalla palestra.

Even non gli rispose, ma continuó a camminare fino ad una porta che si trovava poco distante. Tentó di aprirla, ma era chiusa a chiave.

"Sai che questo è l'ingresso per la piscina scolastica, vero?" chiese l'amico osservandolo.

L'altro annuì, mentre continuava a cercare di forzare la maniglia. Isak sospiró e lo bloccó, per poi tirare fuori la chiave di quella stessa porta dal suo "nascondiglio segreto" ed aprirla.
A quel punto i due entrarono nell'enorme sala, al centro della quale si trovava la piscina dove solitamente si allenava la squadra di nuoto della scuola. Even vi si avvicinò e si tolse le scarpe, preparandosi per tuffarsi.

"Immagino che il tuo obbiettivo sia fare un bagno" Isak lo guardava con le mani sui fianchi.

Aspettó la conferma del ragazzo ed annuì.

"E tu verrai con me" gli disse Even, che iniziava a slacciarsi la camicia.

Isak non fece in tempo a scuotere la testa, che lui l'aveva già spinto nell'acqua interamente vestito. Salì in superficie e guardó il ragazzo sul bordo della piscina, che rideva, e spalancó la bocca.

"Ora tu verrai giù con me" ridacchió e lo prese per un piede, facendo finire anche lui in piscina.

Iniziarono a nuotarsi attorno e schizzarsi ridendo e scherzando, finché non si ritrovarono a pochissimi centimetri l'uno dall'altro. Le risate cessarono, lasciando spazio al silenzio, e gli sguardi dei due si incrociarono.
Rimasero così per un lasso di tempo che sembró simile all'eternità, ma che probabilmente era solo di qualche minuto, fin quando Even non mormoró un "fanculo" tra i denti e bació con decisione Isak.
Quest'ultimo non capì subito cosa stesse succedendo, ma quando ci riuscì appoggió le mani sul volto dell'altro ragazzo e continuó a baciarlo. Erano baci pieni di passione, che i due avevano sempre aspettato segretamente e forse anche senza saperlo.

"Sonja?" riuscì a pronunciare Isak, tra un bacio e l'altro.

"L'ho lasciata pochi giorni prima di venire qua" disse Even, senza distogliere gli occhi dai suoi.

"Sapevo che l'avrei fatto" aggiunse anche, poco dopo.

"Cosa? Lasciarla?" chiese Isak confuso.

"No, baciarti."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 07, 2018 ⏰

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