Il Reverendo

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«John Matthews» esordii «massimo esponente della Corporatthews, azienda che si occupa di vendite online, per che cosa pensa sia stato interpellato dalla polizia? Risponda sinceramente.»

Girò la testa di lato, rimase muto per qualche secondo; poi parlò.

«Non ne ho idea. Me lo dica lei.»

«No, me lo dica lei.» Gli puntai il dito addosso e alzai il tono. «Se quando la sua segretaria fidata le ha riferito dell'arrivo della polizia lei ha cercato di scappare ci sarà stato un motivo, no?» continuai «Quindi mi dica, Matthews.» Diedi un pugno al tavolo e mi alzai dalla sedia. Mi chinai verso di lui. «Perché ha cercato di scappare?»

Restò fermo, più calmo che poteva per non lasciar trasparire nessun segno di debolezza. Tuttavia, si vedeva chiaramente che aveva la fronte imperlata di sudore e la gola secca, perché continuava a deglutire. Si porto una mano sotto la mandibola e si appoggiò al tavolo per sembrare più tranquillo.

Non ci siamo proprio.

Mi misi la mano in tasca e tirai fuori le chiavi di casa mia. Bluffai.

«Parli ora» feci scrollare le chiavi «oppure taccia per sempre». Lo guardai fisso negli occhi. Per un attimo temetti che non avesse funzionato. Restò un attimo interdetto, poi parlò.

«Vedete... Stavo scappando perché mia moglie è una clandestina. Ha origini marocchine, ed è venuta in America illegalmente, e grazie al nostro patrimonio siamo riusciti a far tacere le autorità.» Si scrocchiò le dita «Per questo stavo scappando. Non volevo altri guai, abbiamo già sofferto abbastanza, per questo.»

«Ascolti, Matthews, noi lasceremo il caso di sua moglie, ma ci deve giurare che collaborerà con noi al cento per cento. Siamo in tesi?»

«Ma certo» rispose lui con un sorriso tremante.

Intrecciai le mani. «Ora le diciamo noi il motivo per cui avrebbe dovuto scappare.»

«Che cosa? Mia moglie?!» esclamò il presidente «D-Da... Da quanto tempo?»

«Questo non lo sappiamo,» continuò Nesbitt «ma sappiamo che ieri sua moglie si è recata dalla vittima e sappiamo anche che qualche ora dopo il rendez-vous un testimone oculare ha visto una persona in smoking e occhiali da sole entrare nel laboratorio di Haston e litigare violentemente con lui. Ora» aggiunsi «mi dovrebbe spiegare perché non dobbiamo pensare che sia stato lei ad uccidere la vittima visto il movente del tradimento e anche la possibilità che possieda nel suo armadio almeno uno smoking, non dimentichiamoci che non è da tutti possedere uno smoking.»

«Non sono stato io» batté la mano sul tavolo, visibilmente scosso e cominciò a essere grondante di sudore «Voglio il mio avvocato. Subito.» Prese a mangiarsi le unghie.

«Matthews!» lo chiamai «Non ha speranze! Si costituisca subito prima che sia troppo tardi. Si ricordi del patto.»

Parlava con voce roca. «Vi ho già detto» si asciugò il sudore sulla fronte «che non sono stato io. Scusatemi» Si alzò ed oltrepassò la porta aperta da Charlie.

«Forse è meglio così...» sussurrai.

Nesbitt incrociò le braccia. «Non hai esagerato un tantino quando gli hai detto "Parli ora, oppure taccia per sempre" e hai tirato fuori le chiavi?»

«Mah, a me sembra che abbia funzionato.»

«Sì, ma forse sarebbe meglio ...»

La interruppi. «Ad ogni modo per me questo interrogatorio non è andato male, appena arriverà il suo avvocato chiariremo meglio la situazione.»

«Per te è colpevole?»

«No» risposi «e così è anche per te presumo, ma dobbiamo cercare di incalzarlo per carpire più informazioni possibili sull'omicidio.»

«D'accordo.»

«Eccolo, il suo avvocato. Andiamo.»

Rientrammo nell'interrogatorio.

«Noi non stiamo cercando di arrestare Matthews, avvocato.» Ma come lei sa bene è tra i potenziali sospettati, e, ripeto, come lei sa bene, sua moglie potrebbe finire in guai seri. Quindi consiglio a lei e al suo cliente un accordo. Voi collaborerete con noi e sarete liberi da ogni problema.

L'avvocato restò zitto.

«Adesso ci dica, Matthews. Dov'era il giorno in cui la vittima è stata uccisa?»

Rispose l'avvocato. «Il mio client...»

«Mi scusi.» lo interruppe Audrey «Ho chiesto a Matthews.»

«Come vuole.» Espirò dal naso e con un gesto del braccio disse: «Forza Matthews: glielo dica.»

«A che ora è stata uccisa la vittima?» chiese Matthews.

«Verso le quattro di ieri pomeriggio.»

«Beh a quell'ora mi trovavo ad una conferenza stampa riguardante un grosso finanziamento effettuato da un privato per l'azienda.»

«Potete chiedere a chiunque,» continuò l'avvocato «è stata una conferenza molto importante.»

«Quanto è durata la conferenza?»

«Circa un paio d'ore, esattamente tra le due e le quattro del pomeriggio!» esclamò con un sorriso in volto.

«Non esulti troppo, dopo la conferenza lei...»

«Sono restato con alcuni colleghi a festeggiare per il finanziamento. Anche questo potete controllare.»

«Perfetto.» Tossii. «Ora ci dica dove possiamo trovare sua moglie.»

«Mia moglie? Ma che...?»

«Matthews?» insistetti.

«Ma per quale...?»

«Matthews si ricordi il patto.»

Sbuffò.«E va bene, ve lo dirò.»    

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 09, 2018 ⏰

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