Quinto Capitolo

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«Se non vi dispiace, io andrei a
sistemare i miei bagagli»

Mi alzai.

«Con permesso»

Lasciai il soggiorno.

La mia stanza era sempre la stessa: l'ultima, in fondo a destra. Aprì la porta;

-Flashback-

«sei pronta piccola Dede?»

La mia eccitazione era palpabile.

«Dai, su papà. Sbrigati!»

Mi lamentai.

«Avanti Dede, apri quella porta».

Stetti per farlo, ma mi bloccò.

«Aspetta. Al mio tre»

Annuì

«Uno, due e....TRE!!»

Girai il pomello il più velocemente possibile e quando la porta si spalancò, non vidi altro che buio.

«È uno scherzo, papà?»

Mi venne il nodo alla gola,

«No,piccola Dede. Non fare quella faccina triste; Vuoi far star male il tuo papà?»

Si abbassò al mio livello

«NO!»

Scossi la testa e sorrisi.

«Ecco la mia bambina! Ora, accendi la luce»

Quando lo feci un botto mi fece sussultare,«Auguri!!»Mille coriandoli si posarono sui i miei capelli scarlatti e un sorriso si fece largo fra le mie labbra.

«Allora principessa, come ti senti?»

Mio padre mi prese fra le braccia

«È tutto bellissimo»

«Esprimi un desiderio, amore»

Mamma mi parò davanti un dolcetto con cinque candeline rosa

«Mi raccomando: il desiderio devi solo pensarlo o non si avverrà»

Esordì la donna

«Va bene».

Non esitai e soffiai.

Desidero rimanere per sempre con la mia famiglia.

-Fine Flashback-

Cacciai via quel ricordo dalla mia testa, ed entrai.

Il rosa, nastri e brillantini erano ovunque. Sembra averci vomitato una principessa.

<< che gusti di merda che avevo>>

«Domani devo andare assolutamente all'ingrosso o penso che potrei morire intossicata»

Diedi un'occhiata generale, quando i miei occhi si posarono sul' unicorno gigante poggiato su quello che era il mio letto;

-Flashback-

«Papà, quando arrivano?»

battei i piedi a terra

«Non imbronciarti principessa, così ferisci il tuo papà»

Puntai lo sguardo a terra

«Scusami, papà»

«Abbi un po' di pazienza piccola».

Dopo cinque minuti, che a me sembrano un'eternità, udimmo quello che era il rumore dell'autobus. Il mezzo prese parcheggio e gli alunni della primaria e secondaria, muniti di pacchetti regalo, si affrettavano a raggiungere le loro famiglie.

Uno,due,tre,sei,otto,dodici.

«Papà, dove sono?»

Lo guardai, tirandogli il cappotto

«Adelaide!»

Mi girai di scatto e ciò che vidi mi scosse e non poco.

«Papà! Quel' unicorno ha parlato! Ha detto il mio nome!»

Lo indicai e lui rise

«Guarda più attentamente, piccola»

«Ade»

L'unicorno parlò di nuovo

« Eh? Ma è la voce di Drake! Papà quel'unicorno ha mangiato Drake!»

Lo guardai sconvolta

«Guarda meglio Dede»

Guardai ancora l'animale

«Non ci vieni a salutare?»

Mi girai verso mio padre

«Papà! Ha mangiato anche Cody!»

Scoppiò in una fragorosa risata

«Cosa ce da ridere?! Devi salvarli!»

Non smise.

« Se non li salverai tu, lo farò io.»

Lo guardai decisa, lasciandogli la mano

«Hey, tu! Libera subito i miei fratelli o te la vedrai con me!»

Gli puntai il dito contro

«Ha, Ha ,Ha! Una bambina riuscirebbe a battermi?! Povera illusa»

« Ti faccio vedere io chi è la bambina!»

Gli diedi calci e pugni e finalmente l'unicorno cadde al suolo, rivelando i miei fratelli.

«Cody! Drake! State bene?»

Li abbracciai.

«Grazie per averci salvato sorellina»

Disse Cody.

«Già, sei stata coraggiosa Ade»

Aggiunse Drake.
Io gli sorrisi semplicemente.

«Papà»

Mi girai verso di lui

«Cosa ce?»

Si avvicinò

«Dato che non hai fatto nulla, ora porterai l'unicorno a casa, così gli insegnerò ad essere un bravo animaletto e diventeremo amici»,

«Ma ha rapito i tuoi fratelli»

«Tutti possono cambiare, papà, se si concede una seconda possibilità e io voglio darcela, anche se ci vorrà del tempo, anche se dovessi farmi male, io voglio darcela. Perché quel'unicorno è sempre stato solo, lo vedo dal suo sguardo, si vede che non ha mai avuto amici. Non possiamo fargliene una colpa se non sa come comportarsi. Ed è per questo che diventerò sua amica, così non sarà più solo e non farà più del male»

Ribattei.

«Ora torniamo a casa, sono stanca»

Sbadigliai, mentre Drake mi prese in braccio.

«Riposati piccola guerriera dal cuore puro».

Queste furono le ultime parole che udì prima di sprofondare fra le braccia di Morfeo.

-Fine Flashback-

~~
Ma buongiorno lettori🙃
Volevo avvisarvi che nel capitolo precedente ho aggiunto un piccolo pezzettino, quindi correte a leggerlo se non l'avete fatto u.u
E nulla, buona domenica fanciulli🙂

LA BESTIADove le storie prendono vita. Scoprilo ora