L'arrivo

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Mi risveglio sdraiata sul terriccio, ricoperta da foglie bagnate degli alberi che mi circondano. Cerco di alzarmi ma non ho forza, come se non avessi il controllo del mio corpo. Riesco a alzare sù il busto e mi accorgo che ho un grosso taglio sulla caviglia, lo curo subito con la mia magia e mi rendo conto che di fianco a me c'è l'unica persona che avevo sperato di non vedere più: Biancaneve. Qualcosa nel sortilegio doveva essere andato storto io dovevo essere da sola.  Cerco di svegliarla e dopo tre o quattro tentativi sento un mugolio. Ce l'avevo fatta! La guardo disgustata alzando un sopracciglio: <Ma... Dove siamo?> chiede con voce stanca: <Non ne ho idea, magari ci sono anche gli altri in questo lurido posto. Visto che tu e l'Azzurro vi trovate sempre cercalo col GPS> le dico con fare ironico mantenendo lo sguardo disgustato. Finalmente trovo le forze per alzarmi, penso che prendere in giro la piccioncina mi faccia bene. Nonostante tutto le porgo la mano per aiutarla a rialzarsi, che afferra mantenendo un espressione pensierosa. Andiamo a perlustrare la zona e scopriamo di essere in un posto circondato dall'acqua. Sorbisco i discorsi sulla speranza di Biancaneve e tutt'un tratto sento delle urla provenire dalla foresta. Ci intrufoliamo nel bosco: io armata delle mie palle di fuoco e la principessa del suo arco che stranamente ha sempre con sé. Più ci avviciniamo a quelle voci, più l'odore della foresta aumenta: mi sembra di percepire la vita che scorre nelle degli alberi secolari che ci stanno intorno. Il suono si fa sempre più chiaro nelle nostre orecchie quindi decidiamo di procedere cautamente nascondendoci dietro degli enormi alberi. Ci accorgiamo che che le voci non erano urla ma canti. I nostri piedi ormai si sono abituati al fango e e alle radici sporgenti quindi c'è meno rischio di cadere. Da dietro a una grossa corteccia noto che nella stessa direzione dei canti ci sono dei ragazzi dell'età di Henry che ballano con delle torce in mano intorno a un enorme falò. Cerco con gli  occhi lo sguardo della Charming e, purtroppo, ci rendiamo conto che quelli sono i bambini sperduti e che noi, sfortunatamente, siamo sull'isola che non c'è. Peter Pan era stato sconfitto qualche anno fa ma ma molto probabilmente gli scagnozzi sono sopravvissuti e ce l'avranno a morte con noi. È da due giorni che siamo intrappolate in quest'isola senza incontrare nessuno dei nostri compagni d'avventure. <Snow, è meglio che andiamo via da..> non faccio in tempo a finire la frase che sento una voce dietro di me <E perché?! Siete appena arrivate> uno dei ragazzi ci aveva viste, siamo in seri guai. Accendo una palla di fuoco pronta a combattere ma, proprio mentre sto per scagliarla contro quell'insulso ragazzino, sento un dolore lancinante sul collo,  inizio a vedere tutto sfuocato e dopo pochi secondi nero totale.

SPAZIO AUTRICE ❤
Ciao, scusate se non ho pubblicato martedì ma ho avuto problemi pre-scuola. La lunghezza dei miei capitoli è più o meno questa (essendo la mia prima fan fiction sono un po' corti). Se non l'avevate capito quella che parla, nella storia, è Regina.
Buona lettura

Occhi di fuoco       Regina+Robin ❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora