"Nessuno può farvi sentire inferiori
senza il vostro consenso"
Certe notti ti sale una certa angoscia quando pensi alla morte...Magari sei credente e quindi dici "Ma si dai c'è il paradiso" oppure "Magari mi reincarno in qualcosa di bellissimo", però in fin dei conti si arriva sempre alla conclusione che lo stomaco inizia a farti un po' male perchè non nascondiamoci...tutti abbiamo paura. Abbiamo paura sopratutto quando una cosa così bella possa finire da un momento all'altro.
Infatti a quella domanda "come stai?" che arriva magari di notte, io rispondo che sto come quando non riesci a dormire e continui a guardare un punto della tua stanza senza battere ciglia. Mentre sospiri guardando il vuoto, tutto comincia ad offuscarsi e diventa scuro, però continui a tenere gli occhi aperti.
Nel capitolo precedente...
Appena fuori dalla classe andai a sbattere contro un ragazzo. "Ma guarda dove vai!"
appena si girò però lo riconobbi...
Cristian.
Iniziò a guardarmi dalla testa ai piedi.
ma che vuole questo?
oh non saprei, non gli leggo mica il pensiero.
Quindi faccio l'unica cosa sana da fare in momenti come questi. Mi giro e inizio a camminare, ma sento subito dopo il mio polso in una stretta abbastanza forte ma leggera "Ma tu non sei per caso la ragazza di Miller?" mi chiede sorridendo. "Non stiamo insieme" gli rispondo incrociando le braccia al petto, "Buono -fa un ghigno- lascialo stare, sanno tutti che quel ragazzo è poco affidabile, già vedendo da dove arriva. Insomma il Bronx non è di certo la città degli arcobaleni"
lo guardo sospirando "di certo non ascolterò quello che mi dice uno sconosciuto, e poi so badare a me stessa" gli sorrido falsamente e mi rigiro per andarmene. "Aspetta " mi afferra di nuovo per il polso "Oh ma ti levi!" gli dico dandogli una ginocchiata alla coscia, "il nervo" geme appoggiandosi al muro. "A mai più" detto questo me ne torno subito in classe.
"Finalmente!" sento alla mia destra appena suona la campanella che segna l'ora della mensa. Mi alzo prendendo lo zaino "Jane ti siedi al tavolo con noi?" lo guardo "non credo" alzo gli occhi al cielo raggiungendo Desi che come al solito tiene il turbo in culo. Lisa mi guarda "vi va di venire a pranzo da me e prendiamo Take Away?" faccio spallucce mentre ci mettiamo in coda per la pizza "Si adoro!" risponde Desi sorridendo.
Prendiamo i vassoi e proseguiamo andando in cortile verso gli spalti del campo della Cross, ma sento sempre come se fossi spiata da qualcuno. Mi giro ma non vedo nessuno. "Jane hai intenzione di finirla?" dice Lisa indicando la metà pizza nel piatto "non mi va più, prendi" gli passo il piatto sorseggiando la coca light.
Finiamo di mangiare e mi accendo una sigaretta. Guardo in lontananza Tyler venire verso di noi con Alessandro dietro di lui, col capo chino sul telefono.
"Tyl ! " esclama Desi per farlo venire dove stiamo noi . Appena sono difronte a noi posso constatare che Alessandro è fin troppo preso dal telefono " Ragazze noi dopo scuola andiamo al Mc, a voi va?" lo guardo notando i suoi occhi azzurri fissi su Desi, quest'ultima gli sorride e annuisce. "Tanto noi ragazze volevamo qualcosa da portare via e andare da Lisa" "perfetto così vengono anche i ragazzi...ma Jane ti va bene? non hai fiatato" a quella domanda vedo Alessandro alzare il capo e puntare i suoi occhi verdi nei miei.
"A me va bene" dico fredda continuando a guardarlo negli occhi "Io proporrei un film horror" dice con aria di sfida "ci sto." Desi si schiarisce la gola "okay...quindi siamo tutti d'accordo" "ma Vito?" chiede Lisa con aria preoccupata, Ale e Tyler si guardano ghignando "ha da fare al momento"
"okay ma avvisatelo" dichiara alzandosi "rientriamo" rimango seduta guardandole "Jane?" guardo Tyler "rimango qui altri dieci minuti ,voi andate".
Iniziano ad entrare tutti eccetto Alessandro.
"Posso?" mi chiede indicandomi il posto accanto. "Se proprio devi". Lo vedo alzare gli occhi al cielo e sedersi, "acidella stamattina(?)" mi giro verso di lui "solo con te " rispondo guardandolo negli occhi, constatando che di giorno è ancora più bello di quanto pensassi, "bene" ridacchia appoggiando i gomiti sul gradino dietro noi "Oh ma non fartene una colpa perchè non c'è una ragione" assottiglio lo sguardo. Si volta verso me sorridendo con i suoi maledetti denti bianchi e perfetti.
"Pensavo di dover vivere con questo peso addosso fino alla morte" dice sarcastico. Incrocio le gambe e gli reggo il gioco "E già capita..." si avvicina accarezzandomi la guancia "sei carina quando sei arrabbiata" sorride notando il mio rossore in viso " non sono arrabbiata" ride "e io mi chiamo Giovanni" sorrido "va bene Giovanni ti do un consiglio: non dire mai una cosa del genere ad una ragazza, o lei potrebbe fartela pagare cara" ghigna " e sentiamo in che modo?".
Gli sorrido malefica e gli verso il liquido restante della mia coca sulla sua felpa grigia "In questo modo" ridacchio alzandomi e scappando verso la scuola. "JANE!" sento il suo urlo super incazzato. Entro e corro nell'ultima classe del corridoio a destra "Matematica".
Bene!
Che palle.
Sbuffo entrando in classe "Signorina è in ritardo" guardo il professore, "scusi mi hanno trattenuta in segreteria essendo nuova in questa scuola" invento, lo vedo annuire convinto della mia cazzata appena detta , mi vado a sedere vicino a Tyler che mi fa segno dalla terza fila da ore ormai.
"PSS" si girano tutti verso lui tranne me. "Jane" guardo fisso la lavagna "Cosa?" lo sento sorridere "che hai combinato ad Ale?" dice mostrandomi la sua chat con un messaggio appena inviato da lui: 'Appena la trovo mi vendicherò', ridacchio scuotendo la testa "nulla nulla" Tyler si avvicina con la sedia " senti Jane volevo chiederti un favore..." sospiro "cosa?". "Vorrei invitare Desi al cinema ma so che se ci sei tu mi dirrà subito si ,invece in caso contrario penso rifiuterà" ci penso su.
Alla fine è una tua amica, sai che le piace Tyler.
Lo so ma non mi va di fare la candela, mi immagino loro limonarsi durante il film ed io mangiare i pop corn indifferente.
"Tyler sappi che se davvero ti piace e lei ricambia, non c'è bisogno che io venga, sembra timida ma in realtà Desi se tiene a qualcosa lo fa e basta"
"Ma l'ho vista come ti sta affianco e non ti molla quando ci sono io" lo guardo distogliendo lo sguardo...Ha ragione in un certo senso ma non mi va di stare da sola con loro due.
"Non se ne parla."
"Jane solo un'uscita nulla di più, nulla di meno" lo riguardo e vedo del sincero nei suoi occhi.
"Tyler..." mi prende la mano "facciamo così...mi porto Alessandro"
mi va di traverso la saliva e inizio a tossire appena afferma con convinzione quello che ha detto, levo la mano dalla sua e ritorno a stare attenta alla lezione.
"Jane se ci stai ti offro il pranzo e il dessert oggi da Lisa" lo vedo ormai rassegnato ad un mio no, ma non so cosa mi spinge a dire ciò che sta per uscire dalla mia bocca, so solo che lo dico.
"Va bene, affare fatto".
Spero ti sia piaciuto il settimo capitolo, se hai domande o idee da darmi contattami su Instagram alla page "fra_tutti_me", metti una stellina se ti va e buona continuazione del libro!
YOU ARE READING
Fra tutti, Me.
Teen FictionAVVERTENZE Questa non è la solita storia da leggere, con i soliti personaggi perfetti o finti buoni. Ma è una storia che ti farà ridere ma anche piangere. Ti sembrerà di passare dalla realtà in cui ti trovi a quella del libro e della sua California...