(nella foto Tyler)
"Aveva gli occhi sperduti,
gli occhi di chi sa già tutto.
Gli occhi di chi se lo aspetta,
ma non vuole crederci."
Jane
La cosa a cui tengo di più?
Un ciondolo con il simbolo di un lupo, che mi regalarono i miei genitori a 3 anni; Da quel giorno malgrado tutto il caos che si venne a creare, io non l'ho tolsi nemmeno per un secondo. Forse è l'unico oggetto che mi fa ricordare ogni giorno il mio passato.
A volte mi sedevo sul terrazzo delle mie case famiglie e riflettevo sulla mia vita, sul perchè fosse accaduto a me, ma sopratutto perchè io ne sono uscita illesa. Col tempo però ho capito che a certe domande non si può sempre dare una risposta.
"Jane...giusto?" mi riscossi dai miei pensieri e guardai la ragazza con noi in macchina "mh mh" risposi ingranando la marcia e accelerando sull'autostrada. "cos'è quel tatuaggio dietro al collo?" continuò, me lo toccai non volendo "a Jane non piace parlare dei suoi 3 tatuaggi" intervenne subito Desi e subito mi rilassai.
"Ma dove sono gli altri due De?" la guardai dallo specchietto retrovisore " Uno è sotto al tallone, e l'altro sul petto" risposi con tono agghiacciante, ritornando subito dopo a guardare la strada. "ah...e che tatuaggi sareb-" frenai bruscamente puntandole il dito contro " Senti forse Desi non ti ha ben reso il concetto quindi te lo ripeterò" guardai col coda dell'occhio Desi scossa dalla frenata di qualche secondo fa;
"Io NON parlo dei miei TATUAGGI" dissi enfatizzando quelle due parole. "ok-o-ok s-si scusami n-non volevo, è che sin da bambina sono stata una bimba curios-" "shhh!" Desi la zittì vedendomi in preda alla rabbia. Il viaggio proseguì silenzioso e con canzoni estive delle stazioni di radio in radio che ci capitavano.
Dopo poco arrivammo al centro commerciale più grande di San Francisco. Parcheggiai nella fila "D". Mi giro verso Desi e la vedo addormentata sul sedile con la testa appoggiata al finestrino, guardando dietro invece c'è Lisa sdraiata a pancia in giù. Esco dalla macchina sbattendo leggermente la sportella per farle svegliare , infatti due secondi dopo sono già fuori dalla macchina che chiudo.
"Ma sono modi?" mi urla Desi contro, "su entriamo per un bel caffè" le rispondo camminando con nonchalance verso l'interno, "ma fa sempre così?" le sussurra Lisa "vedrai questo è niente" fa una piccola risata Desi e sbadiglia entrando dentro.
Sedendoci al bar sento uno sguardo addosso, ma non vedo nessuno "Jane giusto? cosa prendi?" mi chiede gentilmente Lisa, la guardo negli occhi creando un contrasto tra i miei verdi/grigi e i suoi verdi/marroni, "un espressino freddo" le rispondo appena abbassa lo sguardo non reggendo il mio "io invece un frappè" dice felice Desi.
Appena ordinato iniziamo a parlare del più e del meno, ma sento costantemente uno sguardo che mi brucia addosso, mi giro verso dietro e vedo degli occhi verdi smeraldo fissarmi con intensità, arrossisco leggermente e mi giro verso le ragazze ignorandolo "Je ti senti bene?" chiede allarmata Desi "sisi che domande!" sorrido bevendo l'espressino.
Dopo un po' mi rigiro ma di lui nemmeno l'ombra "andiamo da Moon!" dice Lisa euforica, la seguiamo a passo svelto , mi guardo attorno constatando che qui è davvero grande come centro commerciale " che piano?" le chiedo "il terzo, venite prendiamo le scale mobili" le seguo pensando ancora a quegli occhi, come fa un ragazzo a farmi questo effetto solo guardandomi, non lo so ma devo darci un taglio.
YOU ARE READING
Fra tutti, Me.
Ficção AdolescenteAVVERTENZE Questa non è la solita storia da leggere, con i soliti personaggi perfetti o finti buoni. Ma è una storia che ti farà ridere ma anche piangere. Ti sembrerà di passare dalla realtà in cui ti trovi a quella del libro e della sua California...