Piccoli gesti

72 3 0
                                    

Sto con la mia ragazza da ormai due anni, è davvero dolcissima e sempre disponibile, ogni volta riesce a farmi felice con poco, infondo, lei ci tiene ai piccoli gesti.

Il mese scorso le feci gli auguri per il nostro mesiversario 4 ore dopo la mezzanotte, lei ci rimase un po' male, ma non volle farmi pesare questa cosa, in cambio mi fece solo un succhiotto e mi disse: "Che ti serva da promemoria, io ci tengo ai piccoli gesti".

Qualche giorno fa, mentre camminavamo mano nella mano per il viale, incontrai un'amica di vecchia data. Lasciai la mano della mia ragazza e corsi a salutare la mia ex compagna di scuola... Inizialmente sembrava che tutto andasse per il verso giusto, ma quando tornai dalla mia ragazza vidi che non era così.

Aveva gli occhi lucidi di delusione, e un lungo broncio, ma si limitò ad avvicinarsi a me, mordermi leggermente il collo e sussurrarmi: "vorrei che la prossima volta mi portassi con te, sai... Ci tengo ai piccoli gesti".

Settimana dopo settimana avevo il collo sempre più bordeaux a causa dei suoi segni d'amore, ma mi piaceva.
Amavo vedere che teneva a me talmente tanto da lasciarmi la sua "firma" sul collo per ricordarmi dei piccoli gesti che lei faceva per me e che io, come suo ragazzo ero in dovere di fare per lei. Ma gli sguardi furtivi al mio collo da parte della gente mi imbarazzavano.

Due sere fa eravamo insieme quando mi arrivò una chiamata, era la mia migliore amica.
La mia ragazza mi guardò, lanciò un'occhiata al mio collo e poi mi sorrise facendo segno di rispondere.
Risposi.
Dopo dieci minuti tornai dalla mia fidanzata che mi aspettava sul divano intenta a guardare un film, le dissi che mi ero appena organizzato per uscire con i miei amici il giorno dopo e le chiesi se le dispiacesse...
Lei, col suo sorriso caldo, mi disse: "Ricorda, però, che domani è la vigilia del nostro anniversario, io tengo ai piccoli gesti".

Sicuramente si riferiva agli auguri di mezzanotte. Aveva ragione, avevo già sbagliato una volta, non potevo di nuovo farle gli auguri in ritardo. "Tranquilla amore" le dissi "mi hai già messo il promemoria, ma non ho mai amato i succhiotti così visibili, lo sai, mi imbarazzano..." mi indicai il collo e lei sorrise... Malgrado ciò non avevo intenzione di deluderla di nuovo.

Il giorno dopo uscii con i miei amici. Guardai l'orario svariate volte, ma erano soltanto le nove. Potevo stare tranquillo, mancavano ancora tre ore. Preparai il lungo messaggio da mandarle e lo salvai nelle bozze, poi bloccai il telefono e lo misi in tasca. "Questa volta sarò puntuale" pensai.

Il tempo passava tra un mojito e un altro, balli e karaoke, la serata stava andando veramente per il verso giusto, mi divertivo un sacco.
D'un tratto, dalla spiaggia, vidi le prime luci dell'alba... Sgranai gli occhi.

Stavo per prendere il telefono e guardare l'orario quando vidi la mia ragazza di fronte a me. Raggelai.
I suoi occhioni erano iniettati di sangue e il suo caldo sorriso si era tramutato in un ghigno malefico, i denti sembravano più appuntiti del solito... Mi si avvicinò lentamente, deglutii. Non sapevo come giustificarmi, avevo sbagliato un'altra volta.

Mi si avvicinò lentamente, sentivo il suo fiato sempre più vicino, i piedi strisciare sulla sabbia come serpenti... Si fermò a due centimetri dal mio volto. "Amore..." le dissi, ma fui interrotto dalla sua flebile voce: "Tu lo sai che ci tengo ai piccoli gesti..."

D'un tratto mi saltò addosso... Sentii i suoi denti che premevano sulla mia carne, la mordevano e strappavano.
Vidi il suo volto davanti al mio, la vista annebbiata...

Ricordo solo il suo sguardo crudele e il mio sangue che gocciolava sulla mia bocca mentre diceva con voce gutturale...























"Ti imbarazzano ancora i miei succhiotti?"

Creepypasta CreepystoriesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora