Esco di casa.
La porta aperta,
qualcuno l'ha scordata.
Non dovrei entrare.
Non ci sei tu
ad accogliermi.
Non si fa,
è sbagliato
ma lo faccio.
Entro.
Il salone.
Vedo me
che ti abbraccio,
sto andando via.
E tu,
tu mi tieni
stretto
e mi spingi a te.
Vado avanti.
La stanza dell'amico.
Vedo te,
che fumi
in quel balcone.
Ti giri
e ci sono io,
che vengo
verso di te,
sorridi.
Vado avanti,
non riesco a resistere.
La cucina.
Ancora te,
seduto accanto.
Io studio e tu,
tu niente.
Mi accompagni.
Vado avanti,
non riesco a resistere,
si deve andare avanti.
La tua stanza.
Ci sei tu,
su un libro.
Leggi
e ti giri,
mi guardi.
Sono sul letto e leggo
leggo e ti guardo,
Leggo la gioia in quei occhi.
Vado avanti,
non riesco a resistere,
si deve andare avanti,
oh sì che si deve.
Il bagno.
Ci sono io,
solo.
C'è un fon
e tu arrivi
e mi guardi,
come si guarda un cane
e sorridi.
Vado avanti,
non riesco a resistere,
si deve andare avanti,
oh sì che si deve,
la vita continua.
La stanza mai vista.
C'è una luce.
Apro la porta
e ci sei tu
sdraiato sul letto.
Stai ridendo di gusto.
Urlo il tuo nome.
Ridi più forte.
Allora mi avvicino.
Forse provo dolore.
Forse provo piacere.
Allora un pugno.
E non ti sopporto.
Levati e guardami.
E mi accascio a terra.
Che bello,
sei tornato,
sento la tua risata
che mi riempe il cuore.
Non so che fare,
piango,
gioia
dolore.
Il Vuoto.
Un rumore fastidioso.
Già è ora di alzarsi.
I sogni rimangono sogni.
Vado avanti,
non riesco a resistere,
si deve andare avanti,
oh sì che si deve,
la vita continua,
anche se tu non ci sei.
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Per te che sono un cane
PuisiDa quando te ne sei andato sono successe tante cose. Ed è ora che il tuo cane te le racconti.