Capitolo 21

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                                                                            Capitolo 21

Quella mattina Liam non ne voleva proprio sapere di alzarsi dal letto. Fuori faceva freddo, nevicava e il vento sembrava volesse estirpare tutti gli alberi presenti nel  suo giardino.

Ormai era gennaio inoltrato, erano passati due mesi dall’ultima volta in cui aveva parlato con Zayn. Aveva passato il natale con la sua famiglia, cercando di distrarsi in tutti i modi, ma la verità è che il moro gli mancava terribilmente. Gli mancavano i suoi occhi scuri e dal tono orientale, contornati da quelle ciglia troppo lunghe per appartenere ad un ragazzo. Gli mancavano le sue mani curate e forti, sempre pronte a regalargli una carezza senza mai pretendere nulla in cambio. Gli mancava il suo profumo forte, che lo inondava ogni volta che l’altro lo imprigionava in uno dei suoi abbracci. Ma soprattutto gli mancava il suo sorriso. Quel sorriso tanto particolare e tanto speciale, che era dedicato unicamente a lui. Era una cosa che aveva notato tempo prima e gli era rimasta impressa nella mente come una fotografia. Quando sorrideva per lui, il moro metteva la lingua tra i denti, creando una smorfia unica e spettacolare, tanto dolce quanto sexy. E Liam sapeva che quel sorriso era dedicato solo a lui. L’aveva visto sorridere tante volte insieme a Harry, ma per quanto Zayn e il riccio avessero un  rapporto complice e talvolta morboso, mai una volta gli aveva visto donargli quel fantastico sorriso. E Liam, ne era sempre rimasto segretamente compiaciuto, si sentiva carico di orgoglio, poiché possedeva una parte di Zayn che nemmeno Harry aveva la fortuna di conoscere.

Il pensiero di quel sorriso però mutò subito in quello di uno sguardo ricco di odio e delusione. Lo stesso sguardo che gli aveva dedicato prima di scappare da casa sua sbattendosi forte la porta alle spalle senza farvi più ritorno.

Chiuse gli occhi cercando di scacciare via quell’immagine che ormai gli dava il tormento da settimane, ma come sempre quel volto rimaneva fermo li nell’oscurità della sua mente, pronto a ricordargli l’enorme errore che aveva commesso.

“Non ne vale la pena”

Quelle parole tornavano sempre più forti a bombardargli il cervello, a prenderlo a pugni nei momenti in cui abbassava la guardia, lasciando alle emozioni la possibilità di entrare e colpire dove faceva più male. Il suo cuore.

Perché Liam ormai da due mesi sapeva che quello che faceva più male era il suo cuore. Lo stesso cuore che si era rotto il giorno in cui aveva spezzato il suo complementare, quello del ragazzo dal sorriso speciale e dalle ciglia troppo lunghe.

Anche i suoi genitori si erano resi conto che qualcosa non andava. Il suo essere assente e sempre di cattivo umore non era di certo passato inosservato a sua madre, che per tutte le vacanze di Natale, l’aveva visto aggirarsi per casa come un fantasma, con lo sguardo perso in chissà quali pensieri e il cuore appesantito da un macigno troppo grande da portare.

Qualche volta gli aveva anche chiesto che fine avesse fatto Zayn, ormai talmente abituata a vederselo girare per casa come un figlio acquisito. Ma prontamente Liam cambiava discorso, incapace di rispondere. Che avrebbe potuto dirle infondo ? che aveva distrutto l’unica cosa reale della sua vita ? l’unica persona che l’aveva sempre accettato per quello che era realmente, mettendo da parte se stesso e  mentendo a tutti pur di renderlo egoisticamente felice ?

Perché è questo che Liam sapeva di essere, un egoista.

Perché la sua paura in commisurata di affrontare il giudizio degli altri, l’aveva portato a perdere l’unica cosa, l’unica persona di cui gli importasse davvero. L’unica persona che avesse veramente mai amato.

Perché ormai non aveva senso nascondersi dietro a castelli di sabbia, dopo due mesi trascorsi in solitaria, non aveva senso nascondersi da se stesso. Lui amava Zayn, lo amava come la terra ama l’acqua dopo mesi di siccità, come le piante amano il sole. Lui non era niente senza di lui. Ma ormai era troppo tardi e lo sapeva bene. Aveva distrutto tante volte il cuore del moro, per colpa delle sue fobie, per colpa del suo codardo. Troppe volte l’aveva obbligato a nascondersi e a fingere, ma sapeva che nonostante tutto lui gli sarebbe rimasto accanto, perché credeva in quella relazione malsana. Ma dopo quella frase, dopo quella negazione, aveva distrutto tutte le fondamenta, tutto ciò che permetteva al moro di farsi forza. Se per Liam non ne valeva la pena, per lui che non aveva dovuto sacrificare nulla, allora perché avrebbe dovuto importare a Zayn ? colui che si era annullato per mandare avanti quella relazione ? no. Quella volta Liam aveva osato troppo, aveva dato il colpo di grazie a quel muro ormai precario da tempo, che all’ennesima botta ricevuta, non aveva più retto, sgretolandosi in mille pezzi, cosi come i cuori dei due amanti posti uno di fronte all’altro. E adesso piangeva Liam, come mai aveva fatto in tutta la sua vita, come mai credeva di poter fare per qualcuno, come sapeva che non sarebbe servito comunque, ma piangeva e un po’ lasciava andare il dolore che gli si era conficcato nel cuore come una corona di spine, piangeva, perché ormai non poteva fare altro, perché non sapeva fare altro.

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