Snowfall (Steven Universe Fanfiction)

Day One (Connie)

(POVs Connie)

<Oggi vai da Steven?> dice mia madre, entrando in camera.
<Sì, perché?> rispondo io, nascondendo il borsone dietro il mio letto.
<Beh, ti vedevo tutta indaffarata a cambiarti e a farti bella... c'è qualcosa che devi dirmi?> dice mia madre con un sorrisetto.

Arrossisco leggermente.
<Ho 14 anni, è ora che mi sistemi a dovere...> dico io, come scusa.
In verità, non so neanche io perché devo farmi bella.
<Tanto lo scoprirò il vero motivo... copriti bene, fa freddo.> dice mia madre, uscendo dalla stanza.

<Sì...> rispondo.
Vado all'ingresso, prendo il mio cappotto e tutto il resto è lo infilo. Una volta pronta prendo il borsone e lo metto fuori.

Voglio stare con Steven. Voglio capire cosa provo, cosa sento... sono così confusa... la scuola mia ha preso tanto tempo che avrei voluto dedicare a lui... e poi c'è Zack che continua a provarci con me... ma al diavolo, non riesce a capire che non mi interessa? Non che non sia un bravo ragazzo, ma non è il mio tipo...

Eppure non so se Steven ricambia ciò che sento... sto rifiutando una relazione più probabile... Zack è un buon amico.

<Vado mamma! Ci vediamo dopo!> dico, tirandomi giù il berretto, che mi si sta sfilando.
<Va bene... non tornare tardi.> dice dalla cucina mamma.
<Ok!> rispondo io. Dopodiché esco.
Nonostante tutto quello che ho addosso, il freddo di dicembre e il vento mi entrano fino a dentro le ossa...

Rabbrividisco, dopodiché prendo il borsone e mi avvio.

Vado con calma, senza fretta... tanto so che avrò tutto il tempo che voglio per stare con Steven.

Ma cos'è quello che provo? Amore? Forse... semplice attrazione? Molto più probabile. Sicuramente non ricambia ciò che provo... Ma non lo so per certo!

Come posso fare per saperlo?
Dai, sono furba abbastanza per trovare un modo... spero però di non ferirlo in qualche modo, non lo sopporterei.

Sì! Ho trovato.
Spero davvero che non se la prenda... Ma è l'unico modo per esserne certi... ma perché non chiederglielo? Ma potrebbe rifiutarmi e potrei sembrare stupida...

Cavolo, questo dialogo interiore mi dà sui nervi...

Dopo un po' di cammino vedo la spiaggia. Sorrido a me stessa e aumento il passo, sentendo che il vento sta aumentando di potenza.

Con un po' di fatica, riesco a salire le scale che portano a casa di Steven. Mi fermo un attimo per riprendere fiato, dopodiché busso alla porta.

Lo vedo aprirmi la porta preoccupato. Indossa una felpa rossa, i jeans e le sue amate infradito rosse. D'inverno.

Mi fa entrare dentro. Dopodiché va girando per tutta la casa, in preda al panico. Io mi trattengo dal ridere.
<Uhm... Steven? Che stai facendo?>
<C'È UNA TORMENTA IN ARRIVO!>
mi strilla in risposta. Poi mi osserva e vede il mio borsone.

<T-tu... lo sapevi> dice, serio. Io non posso far altro che annuire... e anche arrossire. Insomma... mi sono imbarcata in casa sua senza neanche chiederlo! Mi sento in colpa... forse era meglio restare a casa...

Come vorrei che fosse più semplice... come un paio di anni fa, quando giocavamo ridevano e scherzavamo. Della sorpresa di quando ho scoperto che aveva 14 anni e non magari 12 come me...

Ci sediamo davanti al caminetto, che Steven aveva acceso. Un silenzio straziante regna. Lo guardo con la coda dell'occhio.  È cresciuto e ora è più alto di me di un paio di centimetri... è dimagrito un po' e ha la voce più profonda... così bella, che ti entra dentro- ehm, mi sta fissando.