twelve

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A: chickenlittle
TATEAA MI HA MWSSAGGIATP ha dettop che mi sta aspettando giU HO ANSIASDB
21.30

Da: chickenlittle
Cazzo è un orologio svizzero
21.30

A: chickenlittle
CAZZO LO SOPDBZ CHE FACCIO?!!
21.30

Da: chickenlittle
Che vuoi fare? Scendi!! Oppure potresti farlo aspettare qualche minuto💀💀
21.30

A: chickenlittle
Nah morire di ansia
21.30

Da: chickenlittle
Allora che me lo chiedi a fare strunz GO GET THAT BIG DICCC👅
22.30

A: chickenlittle
🅱️locked
22.30

✖️

Molti pensieri occupavano la mente di Jimin, cercava di rimanere calmo e composto mentre si sedeva al posto del passeggero allacciandosi la cintura, indeciso se salutare Yoongi o meno, giusto per educazione.

Così un leggero "Ciao" ricambiato altrettanto leggermente sovrastò la musica.
La radio nella vettura era accesa, ma ad un volume talmente basso da essere solo di sottofondo, oltre a quello regnava il silenzio.

Nessuno dei due osava fiatare, eppure Jimin voleva dirgli tante di quelle cose che iniziava a fargli male la testa. Era l'unico ad essere così nervoso?

Perché Yoongi non stava dicendo neanche una parola?

In fondo al suo cuore, il più giovane sapeva di non doversi affezionare così tanto, ma Yoongi stava diventando davvero una figura importante nel suo quitidiano. Gli erano bastati due giorni di silenzio per farlo dicentare più consapevole di quello che provava.

Peccato che non voleva provare niente del genere, non adesso che era ancora giovane e pieno di impegni. Dopo tutti i fiaschi avuti con i ragazzi, una relazione duratura era l'ultima cosa che stava cercando, ed era sicuro che anche Yoongi la pensava così.

"Come stai?" Yoongi decise di rompere il ghiaccio.

"Devo dirti la verità o posso anche mentire?"

"Jimin..." sospirò il più grande "dimmi la verità"

"Okay beh... sto bene! Alla grande" disse il biondino, facendo un piccolo sorriso.
In effetti stava dicendo una mezza verità perché stava bene, anche se lui era il primo a non accorgersi che forse qualcosa gli mancava.

"Perché non ti credo?" chiese preoccupato Yoongi, portando inconsapevolmente una mano sulla gamba di Jimin, l'altra mano ancora sul volante.

"Perché mi porti a cena fuori?"

Jimin si mosse un po' a disagio sul sedile del psseggero, aggiustandosi la cintura di sicurezza e lanciando qualche occhiata alla mano di Yoongi ancora sulla sua gamba.

"Perché voglio parlarti di una cosa" lo accarezzò piano, adesso più consapevole.

"Sentiamo allora... di cosa vorresti parlarmi? Perché ti comporti così? La mano sulla gamba, la voce preoccupata... cosa credi di ottenere?"

In your car ✖️ yoonmin Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora