Cielo della Luna

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È strano trovarsi in Paradiso sapendo che ti hanno cancellato la maggior parte dei ricordi, si è vero, sono rimasti quelli buoni, ma sono pochissimi... forse è perché sono morto a soli 20 anni.
Qui la gente va a zonzo, sorridendo a tutti.
"In paradiso si è felici perché si raggiunge la beatitudine completa" mh, a me non sembra. Manca qualcosa.
Forse vedere Dio.
Forse ho dimenticato qualcosa di importante.
Forse la mia vita da umano.
Forse è perché sono qui da solo una settimana e mi fa male la testa da quel giorno.
Non mi dispiace sorridere alla gente estranea, ma non capisco perché lo faccio, sento un vuoto dentro... mi manca qualcosa o qualcuno.
Penso che riuscirò a raggiungere la beatitudine completa quando arriverò verso gli ultimi cieli. Quando avrò finalmente i capelli bianchi e gli occhi azzurro cristallino.
Beh i vestiti bianchi ce li ho, e sono in Paradiso, quindi sono a buon punto, no?
Il paradiso non è tanto diverso dal mondo reale, la struttura è quella... case, strade, alberi...
Solo che è tutto più pulito, più pacifico, le persone non camminano... volano raso terra. Passo la maggior parte del tempo nella mia casa, da solo.
Le pareti sono fatte di pagine di Bibbia, ovunque ti giri si trovano delle pagine, e dopo poco tempo non ti accorgi nemmeno, ma sai la bibbia a memoria. Lo trovo utile, alla fine tutto quello che voglio fare è arrivare al IX cielo e poter vedere finalmente Dio che sceglierà il mio destino: reincarnazione o angelo.
Non so se la reincarnazione sia una punizione o una seconda chance... ma non mi dispiacerebbe avere la possibilità di servire Dio come angelo.

Ultimamente sto andando più spesso alla Rosa dei Beati per conoscere qualcuno o semplicemente per avere ancora qualche contatto sociale.
È un anfiteatro contenente una piazza con una grande fontana, la gente parla si conosce, si scambiano informazioni e raccontano delle loro vite.
Il motivo per cui vado penso sia più che altro perché le anime degli ultimi cieli hanno una bellezza divina, da far paura, ad esempio Jieun è... semplicemente bellissima, sembra Elsa di Frozen con la treccia bianca che le cade su una spalla e le guance ancora leggermente rosate.
Camminando per la Rosa dei Beati, sento le conversazioni e una in particolare mi fa fermare: "ohh Jimin hai quasi finito tutto il tuo viaggio, spero tu diventa un angelo, hai dato il tuo meglio."
Mi girai per vedere il prossimo fortunato che avrebbe fatto tremare i cieli per arrivare finalmente a Dio... ma il tempo si fermò.
Un ragazzo dalla pelle completamente bianca e pura con un viso... non familiare, ma mi sembrava di conoscerlo.
I suoi occhi scomparirono dal sorriso esagerato che stava mostrando.
Lo seguii per qualche metro, mentre salutava tutte le anime a lui intorno con una delicatezza incredibile.
Sento la testa rimbombare, uno stato di confusione assurdo, questo era quello che sentivo guardando il suo viso.
Mi paro davanti a lui.
Il ragazzo si spaventò... e i suoi occhi si allargarono, aveva le iridi così azzurre da sembrare trasparenti.
"Scusa... È che non so...ci conosciamo?" gli chiedo cercando di non sembrare un pazzo.
"non ti ho mai visto, ma... qualcosa mi dice che ti conosco" risponde lui.
comincio ad andare in ansia.
"Oh stai tranquillo, magari ci siamo incontrati nella vita, ho incontrato un sacco di persone." ride per farmi calmare.
"Ma dovresti ricordarti di me se si tratta di una cosa positiva, no?"
Jimin cominciò a guardarsi intorno cercando risposte...
"Davvero non so, come ti chiami?"
"Jungkook"
Il ragazzo rimane fermo a guardarmi.
"Che abbiamo fatto? Io ti conosco ma non so.. chi tu sia... e che ruolo hai avuto"
Mi giro e mi allontano dal ragazzo, stava cominciando a farmi male il petto e non capivo il motivo.
Una cosa sapevo: che sarei tornato a casa.

il Paradiso di Dante {Jikook}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora