“Emily svegliati,tra poco partiamo!”
La voce di mia madre rimbomba dalla cucina sino a camera mia,apro leggermente gli occhi e la luce mi acceca. “Ancora 5 minuti” mi lamento.
Mi risveglio appena una voce femminile mi urla nell’orecchio “ Emily Hood sarà bene che tu ti alza prima che ti butti giù dal letto!” Apro gli occhi e mi ritrovo quel diavolo di mia madre nella stanza.Alzo le soffici coperte e abbandono il mio letto,la guardo e me ne vado in bagno.
“Tra mezzora dovrai essere pronta,le valige te le ho già preparate io”
“Grazie,sono quasi pronta”
Mi guardo allo specchio e rimango inorridita dai miei capelli che ricordano un cespuglio,li spazzolo velocemente e passo più volte la piastra fino a che non iniziano a tornare alla normalità.
Metto l’eyliner,troppo grosso,come sempre.Mamma mi urlerà dietro ma che importa,sto per andare al college! Indosso un paio di pantaloni neri strappati su un ginocchio e una canotta bianca,metto il mio iphone e le cuffie nella tasca ed esco di casa.
Mia madre è in auto che picchietta le unghie sul volante,spero abbia messo tutto nelle valige altrimenti non saprei come fare. “Era ora,dolcezza’-odio quando mi chiama cosi-‘sei pronta per la nuova avventura?Dovrai stare attenta,al college gira di tutto e stai attenta alle persone,non vorrei che finissi in un brutto giro lo sai”
“Tranqui”-mi interruppe-“Sta anche attenta ai ragazzi,non voglio ritrovarmi nipotini o chissà cosa,capito?”
“Si mamma tranquilla,non sono quel genere di persona lo sai.Ora mi riposo un po’,il viaggiò sarà lungo e quando arriverò là dovrò avere energie per girare tutto il campus”
“Si si tutte scuse per dormire.Vabbè a dopo”
Metto le cuffiette alle orecchie e inizio a girare le canzoni,metto ‘little things’ degli one direction ,è una canzone che mi rilassa molto ed è tra le mie preferite.Prendo immediatamente sonno e inizio a sognare la mia vita al campus,mi immagino chiusa in camera a studiare di giorno e di sera fuori a fare una camminata o chissà,a qualche festa.
Il suono irritante del clacson mi sveglia improvvisamente.
“Toglietevi dalla strada!!!” Mia madre che urla,un classico.
“Immagino che siamo arrivate” Brontolo ancora assonnata.
“Uh buongiorno,si.Siamo davanti al bar del campus,pensavo avessi fame dato che non hai fatto colazione”
“Si in effetti”
Usciamo dall’auto e il sole mi scalda subito,è una sensazione bellissima dato che negli ultimi giorni ha sempre piovuto.
Entro nel bar mentre mia mamma parcheggia meglio che può la sua auto ‘perfetta’,il posto è piccolo ma piacevole,prendo posto ad un tavolo e aspetto mia madre.
“Buongiorno signorina,vuole ordinare?”
Una giovane ragazza mi si avvicina,aveva i capelli biondi,con i boccoli che le ricadevano sulle spalle e degli occhi di un colore che ricordava il mare.
“Uh si grazie,vorrei un’insalata semplice con dell’acqua e per mia madre”-“Per me un’insalata con pomodori e tonno grazie” interrompe entrando nel piccolo locale.
“Ok,arrivano subito”
I piatti arrivano subito e mangio in fretta la mia insalata,bevo quasi tutta l’acqua e aspetto che mia madre finisca.
Vado a pagare alla cassa e esco.
“Grazie per avermi offerto il pranzo Emily”
“Di nulla,in fondo tu mi pagherai tutto il college quindi”
Le faccio un lieve sorriso e lei ricambia.
“Vado ad avvisare la segreteria del tuo arrivo,aspettami su una di quelle panchine”
Faccio un cenno con la testa e inizio a camminare.
“Oddio scusami!”
Dice il ragazzo di fronte a me indicandomi la maglietta piena di caffè,oh no!
“Io..non fa nulla veramente”
“Ti ho rovinato una maglia,come posso scusarmi?” Non riuscivo a smettere di fissare i suoi occhi,era un misto di mare e cielo,non so se mi spiego ma erano qualcosa di stupendo,era biondo con il ciuffo all’insù e nelle labbra un piercing di metallo che li dava un’aria p un po’ da duro.
“Ei,ci sei? Sul serio come posso scusarmi”
“Non c’è problema veramente,ne ho molte di simili”
“Uh ok,comunque piacere io sono Luke Hemmings ,devi essere nuova di qua”
“Già,piacere mio io sono Emily Hood”
“Allora a presto Emily” E se ne va verso il suo gruppo di amici,scusandosi per il ritardo
“Emily ma che è successo?”
Spiego a mia madre di quel che era appena successo mentre ci avviamo alla mia stanza,la mia valigia pesava molto,sembrava che avessi portato via l’intera casa!
“Allora,stanza 201,si è questa!”
Apro la serratura con la piccola chiave e mi ritrovo in una stanza disordinata,fin troppo.
“Che confusione in questa stanza!Andiamo in segreteria che ti faccio cambiare”
“No mamma a me piace,insomma a parte la grande confusione la stanza è grande e la finestra si affaccia sull’intero campus!”
“Contenta te.Allora queste sono tutte le tue cose,io ora è meglio che parta,lo sai che non guido di notte.”
“Si mamma”
Ci abbracciamo e la saluto più volte finchè non lascia la stanza.Mi stendo sul letto e provo ad aspettare la mia coinquilina,arrivera?Sarà simpatica?Andremo d’accordo?
Chiudo gli occhi e va a finire che mi addormento,come sempre.
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Little lies
Teen Fiction"Volevo dirtelo ma pensavo che mi saresti restato distante come tutti gli altri.." Avevo paura,oltre a questo avevo altre mille buigie nascoste,sapevo che sarebbe scappato da me,non si sarebbe più fidato.Tutti mi odiano e non hanno torto I suoi occh...