Capitolo 4

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Erano le 4 di mattina e mi ritrovavo sul letto a leggere “Cercando Alaska” con Ed Sheraan che mi rimbombava nelle orecchie e che con la sua dolce musica mi rilassava più di qualsiasi altra cosa.

Sarah non era ancora tornata cosi mi arresi al fatto che non l’avrei vista fino al mattino seguente,cioè tra poche ore,appoggiai il libro a sul comodino affianco al piccolo letto e presi sonno sulle note di ‘I see fire’.

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Il rumore di una bottiglia schiantatasi a terra mi svegliò,aprii gli occhi svogliatamente e guardando a terra mi resi conto dei mille pezzi di vetro sparsi per l’intera stanza.

“Mi dispiace di averti svegliato,torna pure a dormire pulisco tutto io”

Riconobbi la voce di Sarah e alzai lo sguardo.Era ubriaca,ma non troppo e il trucco sbavato sul viso la faceva assomigliare ad un panda.

“Panda..” dissi inconsciamente ad alta voce.

“Che?”

“Oh no nulla,solo assomigli ad un panda” accennai un sorriso stanco sul mio volto e lo rivolsi alla ragazza intenta a pulire.

“Immagino ahah è cosi praticamente ogni sera!”

“Com’è andato il resto della serata?” Dopo quella strana discussione con il ragazzo dal ciuffo biondo mi sentivo strana,insomma non  capivo a che si riferissero.

“Oh bene,ho conosciuto un tipo,un tale Josh,è carino sai?Stareste bene assieme”

“Ei rallenta l’entusiasmo,per ora non ho bisogno di nessuno”

“Certo cara!” mi fece un sorriso smagliante che poi però spari per tornare ad un espressione seria “Solo stai lontana da Hemmings”

“Perché?Perchè gli hai detto di non rovinarmi,almeno non anche me e quelle altre cose?”

“Non è quel che sembra,Emily più li stai distante meglio sarà per te” disse in modo duro.

“Senza spiegazioni plausibili non potrai controllarmi cosi facilmente” risposi più a tono possibile,non so perché mi importa tanto di quel Luke,so solo che voglio spiegazioni.

La ragazza mi fissò per un tempo che sembrò infinito poi abbassò lo sguardo e si sedette affianco a me,potevo dire che sembrava quasi dispiaciuta e il suo tono di voce si addolci’.

“Voglio solo proteggerti,Hemmings è famoso in tutta la scuola per quel che fa con la sua ‘banda’,possono essere anche pericolosi e soprattutto li piace prendersi gioco delle ragazze,non voglio che ti accada nulla Emily ne hanno già fatte di cazzate che non voglio si ripetano”

“Ad esempio?” Iniziavo ad aver paura ma allo stesso tempo ero curiosa perché quel ragazzo mi stava provocando emozioni che non avevo mai provato e che mi facevano stare bene.

“Vuoi proprio saperlo?”

“Si.” Non so quanto fossi convinta di quella risposta ma volevo saperlo.

“La coinquilina che avevo prima di te,Jessica,era una bellissima ragazza senza un minimo difetto,era simpatica poi conobbe Robin,un amico di Luke,di cui si innamorò perdutamente.Sapevo che la banda di Hemmings non era molto affidabile ma non pensavo arrivassero a tanto” fece un lungo sospiro per poi continuare. “Lei entrò nella banda,andava a tutte le feste possibili e tornava sempre troppo unbriaca.Una sera successe un casino ad una delle tante feste in cui dei tizi di un’altra banda si intrufolarono  e sfidarono Hemmings ad una sfida.Dovevano sparare a qualcuno altrimenti sarebbero stati solo dei falliti.Non so cosa spinse il biondo a prendere quella dannata decisione ma attirò Jessica nel bagno e dopo averla sedotta le sparò.Tutti fingono di non aver ne visto ne sentito nulla e dicono si sia suicidata ma io so la verità,è stato lui.”

Avevo un nodo alla gola che mi obbligava a trattenere le lacrime,sapevo che le bande non erano mai nulla di buono ma non mi aspettavo arrivassero a quei livelli.

Luke era cosi dolce con me.E se alla festa voleva portarmi fuori solo per farmi del male?Che sarebbe successo se non ci fosse stata Sarah?

“Mi dispiace” dissi quasi in silenzio ma lei mi senti comunque e asciugandosi le lacrime che le rigavano il viso mi disse “Ora ti prego Emily,fa attenzione.”

Non risposi,semplicemente la abbracciai più forte che potevo e le sussurrai un “Lo farò”

La conoscevo da nemmeno un giorno eppure aveva già fatto cosi tanto avvisandomi di quell’emminente  pericolo.

“Ora mi lavo e esco con Harry a fare colazione,te se vuoi qua sotto c’è un piccolo bar dove ci viene offerta la colazione a noi studenti…”

“Grazie” Le sorrisi dolcemente e la salutai mentre si avviava alle docce.

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“Buongiorno signorina,cosa vuole?”

“Un succo alla pesca e una brioche per favore”

Il cameriere si avviò al bancone e poco dopo mi portò quello che avevo ordinato.

“Grazie”

“Si figuri” Il cameriere aveva un bel sorriso,di quelli che rallegrerebbero chiunque anche nelle giornate più buie e non riuscii a non ricambiare.

Bevvi l’intero succo ma non riuscii a mangiare tutta la brioche,dopo quello che Sarah mi aveva raccontato mi era passata la fame.

Il giardino era pieno di studenti che non sembravano rendersi conto che tra meno di 24 ore sarebbero stati sui banchi di scuola a studiare.

Sentii una voce in lontananza urlare “Ehi Hood”,no non stavano chiamando me,nessuno mi conosceva.

“Emily Hood!”

Quella voce mi fece fermare il cuore per qualche istante e appena tornai alla realtà era troppo tardi dato che era giusto a meno di  un metro da me.

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