"No" dico. "Non andrò mai ad una stupida festa, tanto meno se è a casa sua" finisco col buttare giù la chiamata.
Non andrò, ne ora ne mai. Perché poi dovrei? Io odio lei, lei odia me, ci odiamo a vicenda! Non ha senso tutto ciò. Mentre ripensavo alla chiamata di Zoey mi ero messa a sistemare la stanza. Era ridotta ad una merda.
"Emma!" urla mia mamma liberandomi dai miei pensieri sulla festa.
"Si?" urlo dalla mia stanza nella speranza che mi senta.
Non ho per niente voglia di andare di sotto e parlare con lei. Non sono dell'umore giusto, ma mi sa che mi tocca scendere lo stesso, dal momento in cui la risento urlare il mio nome.
Io e mia mamma andiamo abbastanza d'accordo, ma poi ovviamente come tutte le relazioni 'madre e figlia' abbiamo i nostri momenti di rabbia.
'Emma!' la sento urlare ancora più forte, si sta incazzando ed è meglio se vado a vedere che vuole.
"Quante volte ancora pensi di nascondermi i tuoi voti a scuola?" Borbotta e abbassa lo sguardo sul foglio bianco che ha in mano.
Merda.
"Ma mam-" mi interrompe prima che possa finire la frase.
" Sei in chimica, cinque in matematica, due in latino. Devo continuare?" Dice e riporta lo sguardo su di me.
Se solo mi lasciasse spiegare, è sempre la stessa storia. Lei si incazza, mi urla contro e io cerco di spiegarle le cose ma lei me lo impedisce. Ma stavolta no, stavolta mi deve ascoltare.
"Se solo mi lasciassi spiegare t-" come apro bocca vengo zittita di nuovo dalle sue urla.
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