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Capitolo 3

Pranziamo tutti insieme, con una semplice minestra calda, pane appena sfornato e del formaggio, tutto contornato da litri di birra. Mi sento leggermente brillo, come tutti gli altri miei amici. Peter e Trilly litigano fra di loro come al solito, a quanto ho capito la sorella vorrebbe andare a ballare alla grande festa finale a palazzo questa sera, ma lui continua a dire di no, categorico.

"Dai Peter, non fare il fratello morboso. Questa sera il Palazzo è aperto a tutti, ti prometto che terrò d'occhio io Trilly." si intromette Cinny, con i capelli scompigliati e il viso accalorato dalla birra.

Peter mi guarda e io alzo le spalle. Non ci trovo nulla di male, ci saremo davvero tutti questa sera. Tutto il popolo di Fableland riunito, per partecipare al Grande Ballo, una festa per commemorare la fine dell'estate e l'inizio dell'inverno, che coincide con il mercato del primo sabato del mese.

"Cinny, se succede qualcosa a mia sorella, giuro che ne pagherai le conseguenze." dice Peter, fulminandola con i suoi occhi blu. Trilly batte le mani felice, per poi abbracciare sia il fratello che Cinny, che rimane piacevolmente colpita da questo gesto.

"Ho sentito che verrà anche Ruby questa sera." mi dice Bianca, con gli occhi che brillano, mentre prende un altro sorso di birra.

"Davvero?" chiedo, mentre sento il vuoto nello stomaco, facendo finta di niente.

"Uh, amico! E' la tua grande occasione!" mi punzecchia Adam, dandomi una gomitata sul fianco.

Ruby verrà alla festa, e deglutisco pesantemente mentre la seguo con lo sguardo. Sta pulendo alcuni tavoli ormai vuoti. Le persone cominciano a diminuire e la musica si è fermata, le voci di chi è rimasto alla taverna sono un brusio basso, come se un enorme gatto stesse facendo le fusa. Bevo un lungo sorso di birra dal mio boccale, senza toglierle gli occhi di dosso.

"Se la fissi così però sei inquietante." mi dice Rory, con gli occhi azzurri che mi studiano.

"Lasciatelo stare, è l'unica cosa che può fare!" risponde Robin, per poi scoppiare a ridere, seguito a ruota da Peter e da tutti gli altri.

Sento le mie guance pizzicare dalla rabbia così mi alzo di scatto, barcollando leggermente sulle gambe. Mi riavvio nervoso i capelli e li guardo tutti con aria di sfida. Prendo un altro sorso di birra e mi muovo malfermo verso Ruby, che mi da le spalle.

"Uh, questa scena non me la voglio perdere." sento dire dietro di me, e non capisco se è stato Adam o Peter a parlare. Poco importa, sono concentrato sulla schiena di Ruby, avvolta nel suo mantello rosso. Sono dietro di lei, a pochi centimetri, credo di aver preso male le misure così quando si gira, i nostri volti sono a poca distanza, tant'è che riesco a sentire il suo respiro sulle mie labbra. Il mio cuore perde un battito, per poi ricominciare a scalpitare come un cavallo impazzito.

"Levati di torno Harry." mi dice secca, mentre mi sorpassa.

"Sai come mi chiamo?" dico io, con il fiato mozzato dall'emozione.

"Tutti sanno come ti chiami in questo posto." dice lei, mentre appoggia un pesante vassoio di legno sul bancone della taverna. Mi avvicino ancora a Ruby che sbuffa nervosa.

"Lasciami in pace, per favore." dice ancora, mentre mi perdo sui suoi lineamenti fini e perfetti. I suoi occhi verdi piantati nei miei, e le parole mi muoiono in gola.

Attende per qualche istante che io le dica qualcosa, poi alzando gli occhi al cielo, si allontana per fare il giro del bancone.

Io mi riprendo, scuoto la testa e la raggiungo, appoggiando malamente i gomiti sul legno scuro del bancone. Forse ho bevuto un po' troppa birra, faccio fatica a prendere bene le misure. Ruby sbuffa, mentre con uno straccio asciuga nervosa dei boccali, senza degnarmi di uno sguardo.

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