Un urlo. Di una donna. Lo sentiva lontano, provò a seguirlo.
Era in cella, non poteva. Rimase lì.
-hey! HEY! Urlò a una guardia.
-HEY! Chi è quella ragazza che urla?!
-di cosa stai parlando?
-ho sentito un urlo! Andate a controllare!
-tu sei pazzo? Qui nessuno ha urlato.
-Si!!! Ti dico di si vai a controllare!
-NON HA URLATO NESSUNO. Chiaro?
-no... QUALCUNO HA URLATO!
-basta. Aprite la cella!
Aprirono la sua cella.
La guardia guardò dritto negli occhi Jim.
-senti. Quando dico basta, e basta. Quindi NON RISPONDERMI.
Portate in isolamento.
-noo di nuovo no! Ti dico che qualcuno ha URLATO.
Lo portarono in isolamento.
L'isolamento è un ottimo posto per pensare. Così Jim si mise a pensare.
Forse sono veramente pazzo. Forse la guardia ha ragione.
Durante l'isolamento sentì un altro urlò.
Più forte.
Lui lo ignorò.
Provo a dormire.
Non ci riuscì. Un altro urlo.
Più forte. Altri urli. Uno dopo l'altro, sempre un urlo. Sempre più forti.
Così forti, che impazzì e sbatté la testa al muro.
Svenì. Finalmente dormo, avrebbe pensato se fosse ancora cosciente.
E dopo tutto quello che gli è successo, lo capisco.
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Controllati
Science Fiction-dove mi trovo? Sentiva caldo. Ma non sapeva neanche lui chi fosse. Sembrava appena nato. Arrivò qualcuno. -ciao. Sai dirmi chi sono? -sei in arresto. -oh no... Sapeva che quello era qualcosa di strano, lo sentiva, non era del tutto normale, sapeva...