Capitolo 2

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John stava camminando per il corridoio incutendo paura ai primini di quella scuola.
Che giorno di merda.. Pensò come al solito camminando per quella scuola che tanto odiava.

Un ragazzo del suo gruppo, Tyler, lo raggiunse e tirò fuori una banconota da cinque dollari affermando con orgoglio di averli strappati a un ragazzo di seconda.

"davvero un buon lavoro.." disse John con tono sarcastico come a suo solito e strappandogli di mano i soldi.

"hey!" protestò l'amico cercando di riprendersi i soldi.
Ma John gli bloccò il braccio prima che Tyler potesse prenderli.

"fai un passo in più e te lo stacco" disse John fissando l'amico negli occhi freddo.
Tyler fece subito un passo indietro intimorito dal più grande.

L'aspetto di John lo aiutava a sembrare più minaccioso e cattivo: era un ragazzo alto e grosso per via dei muscoli, infatti da quello che si diceva frequentava spesso la palestra e molte voci false dicevano che poteva sollevare una macchina. Le solite bugie fatte per intimorire i più piccoli. In pratica era un ragazzo a cui potevano attribuire il soprannome di "armadio", cosa che però tutti avevano troppa paura di fare.

Aveva degli occhi di colore marrone, tendente al giallo, profondi e freddi, che se fissati troppo ti facevano raggelare il sangue.

I capelli avevano un taglio strano, corto sotto e più lungo sopra, ma non tanto lungo da creargli un ciuffo, ed erano di un marrone scuro tendente al nero.

Poi John si vestiva sempre di nero, visto che trovava gli altri colori troppo accesi, il nero era neutro e lo trovava perfetto.

Oltre all'aspetto John aveva anche una cattiva fama a scuola, perché oltre a essere il "bullo della scuola" era anche il terzo anno che ripeteva la terza.

Tyler propose a Jonh di uscire al pomeriggio con altri tre ragazzi della squadra di football, ma ovviamente Jonh rifiutò.

Dopo aver finalmente allontanato Tyler, Jonh si diresse verso il bagno e si appoggiò al muro aspettando che la campanella suonasse, non voleva assolutamente entrare in classe.

John quel giorno era più incazzato del solito. Era il suo "primo giorno" di scuola, il suo perché aveva saltato i primi quattro giorni, e l'avevano spostato nella terza E.
La terza E era la classe più brava fra le terze e i professori probabilmente speravano che John si calmasse, ma ovviamente nessuno credeva che funzionasse.

Così rimase nel bagno finché non passò più o meno mezz'ora, poi si diresse verso la sua nuova classe.

Arrivato in classe tutti i ragazzi si girarono verso di lui.
Vide qualche ragazzo mormorare cose al compagno di banco o alla compagna.

Jonh passò davanti a una ragazza seduta in prima che aveva un banco libero di fianco a lei.
Questa lo guardò per un attimo, poi girò la testa verso il banco fingendo di ignorarlo.

Il ragazzo vide poi un posto libero in fondo di fianco a un ragazzino biondo.
Il biondo non lo stava guardando, probabilmente non si era neanche accorto della sua entrata. Aveva la testa china sul banco, sembrava leggere qualcosa.

Jonh si avvicinò e si sedette di fianco al biondo, che alzò lo sguardo e arrossì tornando con lo sguardo chino sul libro.
Ora l'aveva notato.

La lezione passo in fretta e il biondo continuò a leggere il suo libro.
La cosa che colpì il più grande fu la velocità con cui leggeva ogni pagina, se lo stava letteralmente mangiando.
Al suono della campanella il biondo chiuse il libro e sorrise soddisfatto, per poi girarsi verso Jonh.
Appena incrociò lo sguardo con lui arrossì e distolse lo sguardo, sembrava imbarazzato.

Jonh decise di non farci caso e si appoggio alla sedia tirando fuori dalla tasca una sigaretta.

"hai da accendere?" chiese al biondo con la sigaretta fra le labbra.
Il biondo lo guardò un po', poi scosse la testa.
"non si può fumare in classe.." mormorò piano il più piccolo indicando io cartello attaccato alla porta.
Jonh alzò un sopraccio guardando il biondo, che distolse lo sguardo intimorito.
"scusami, se lo dici tu allora smetto" disse in tono ironico per poi girarsi verso un ragazzo e chiedergli un accendino.

Trovato l'accendino accese la sigaretta e guardò il biondo.
"tu sei l'amico di quell'idiota vero? Michael.."
"Mich" lo corresse subito il biondo guardando a terra.
"non mi chiamo Michael.." mormorò poi piano.
Jonh alzò un sopracciglio, non gli piaceva essere interrotto, soprattutto se a farlo erano bambini come Mich.
"Mich." disse marcando quel nome per dirgli di stare zitto. Cosa che Mich capì subito.

Il più grande guardò il biondo, che stava guardando il banco giocherellando con le mani.
"hai mai fumato?" chiese aspettandosi una risposta negativa dal più piccolo che scosse piano la testa.
Jonh sorride e gli giro la testa e gli sbuffò del fumo in faccia, provocando una smorfia al più piccolo, seguito da vari colpi di tosse.
Il più grande rise alla reazione del più piccolo e scuotendo la testa disse fra se e se: "moccioso.." per poi alzarsi e uscire dalla classe.

***

La mattinata passò tranquilla fino all'uscita.
Mich si stava dirigendo verso la fermata del pulman quando qualcuno lo fermò mettendogli una mano sulla spalla.
Il biondo pensò subito a Daniel e sorridendo si girò verso la persona che l'aveva fermato, per poi arrossire.

"professore" mormorò piano stupido dal trovarsi di fronte l'insegnate di letteratura e storia.
Il professore gli sorrise per poi iniziare a parlare.
"mi dispiace di averti disturbato ma, posso rubarti due minuti?"
Mich annuì immediatamente senza distogliere lo sguardo.
"abbiamo bisogno del tuo aiuto, visto che hai tutti voti alti in storia, potresti fare ripetizione a qualche ragazzo?"

Mich fece una piccola smorfia.
Per lui era abbastanza complicato interagire con le persone, poi aveva
quasi tutti i pomeriggi.

"mi dispiace professore ma.. non posso seguire più ragazzi.." mormorò piano il biondo vedendo poi il prof annuire.
"però.." aggiunse dopo "però posso.. magari seguirne solo uno.."
All'insegnante si illuminò il volto e annuì sorridendo.
"grazie mille Mich, terremo conto di questo aiuto, presto ti verrà comunicato la persona che seguirà"
Mich annuì e sorrise, salutò il professore e si avviò verso casa.

***

Angolo autrice

Ho deciso che farò i capitoli corti, salvo eccezioni, più o meno saranno tutti di questa lunghezza, ma ovviamente non saranno pochi. Spero.
Grazie per avermi seguito.
~Luce

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