다섯

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Avere Jimin in torno procura a Yoongi un misto di sensazioni.

«Ti va di fare colazione Jiminie?»

L'arancio annuisce ed a Yoongi ricorda tremendamente un bambino.

Non appena mette piede nel corridoio per dirigersi in cucina la sua mano viene afferrata saldamente da quella piccola e paffuta del minore.

È tremendamente tenero.

Guarda ciò che Hoseok gli ha lasciato per colazione e capisce subito che no basterà per entrambi.

«Ti piacciono i pancake? Che ne dici di una colazione all'occidentale?»

Il piccolo annuisce un paio di volte, sedendosi sul piano da lavoro accanto al fornello.

Yoongi inizia ad aprire i vari sportelli per prendere tutti gli ingredienti necessari.

«Jiminie se stai seduto lì mi è difficile cucinare.» Glielo dice poggiando la farina accanto le gambe muscolose del ragazzo.

È strano dover alzare la testa per osservare pienamente il volto dell'arancio.

«Se vuoi che scenda, devi darmi qualcosa in cambio Hyung.»

«Cos-»

Non riesce a finire la frase perché Jimin lo sta già baciando.

Le gambe strette attorno la sua vita, le manine intrecciate ai suoi capelli.

Per Yoongi è naturale lasciare le proprie mani scorrere sulle gambe del minore, carezza le cosce a palmo aperto dirigendosi, istintivamente, verso il sedere del ragazzo.

Nel suo percorso la sua mano urta la farina, sporcando ovunque ed avvolgendoli in una nube bianca.

Se ne frega altamente, Yoongi, tirando più a se l'arancio.

«Cosa stiamo per fare Jimin?»

«Tutto quello che vuoi Hyung.»



«Cosa cazzo è successo qui? Oddio, Joonie! Corri! Yoongi-Hyung e Jiminie hanno scopato!»

La voce di Hobi lo sveglia. È ancora steso sul divano, Jimin aggrappato al suo corpo dorme ancora. Entrambi nudi e coperti di farina.

Cerca di raccattare almeno i boxer di entrambi senza svegliare il minore.

Ci riesce, incontrando un po' troppe difficoltà; a quanto pare a Jimin piace lanciare i vestiti un po' ovunque.

Infila le mutande al ragazzo ed arrossisce a guardarlo così come mamma l'ha fatto. Lo prende in braccio, portandolo in camera sua, lo mette a letto lasciandogli un dolce bacio sulla fronte prima di chiudere la porta e tornare in cucina.

Inizia con il raccogliere il resto degli indumenti sparsi sul pavimento.

Come ci è finita la sua maglia sul lampadario?

«Suga, Suga, Suga, Sugaaa!» I due coinquilini entrano nella stanza canticchiando il suo nome da produttore.

«V-volete smetterla?» È sicuro di essere rosso come il tappeto sotto i suoi piedi.

«Allora?»

«Allora cosa?» Si rende conto di avere davvero un sacco di farina tra i capelli.

«Com'è stato?»

«No-non abbiamo fatto s-sesso.» Abbassa la testa sporgendo il labbro inferiore, chiedendosi cos'abbia fatto di male per meritarsi due coinquilini del genere.

«Ah no? Quindi eravate nudi sul divano perché, nonostante sia inverno, fa veramente caldo giusto? Dai Hyung, non puoi nascondercelo.»

«Davvero, non l'abbiamo fatto.»

Trecentonove {Yoonmin}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora