Jimin si ne sta tutto arrotolato fra le sue coperte.
Non potendo allenarsi e danzare il giovane si è praticamente trasferito sul suo letto, rubando il suo laptop ed il suo Netflix mentre lui se ne sta seduto alla scrivania, a lavorare da casa.
«Hyung.» Il tono lamentoso.
«Che c'è piccolo?» Chiede togliendosi le cuffie.
«Mi annoio, e ho fame.»
«Jiminie devo finire questa cosa, dammi ancora un paio d'ore okay? Poi sono tutto tuo.»
L'arancio sbuffa.
«Devo rifarmi la tinta ed ho guardato ogni serie TV che il tuo Netflix mi suggeriva quindi vedi di sbrigarti.»
Yoongi lo trova irresistibile, con il broncio e solo le mutande addosso.
«Come siamo impazienti. Ci sarà ancora qualcosa che non hai guardato.» Ridacchia.
«Potrei sbirciare la tua cronologia, magari scopro cosa ti piace.» Gli dice grattandosi lo stomaco nudo.
Scoppia a ridere.
«Non troverai niente.»
Jimin inarca un sopracciglio.
«Mai sentito parlare della navigazione in incognito?»
Rientrano nell'appartamento di Jimin solo un paio d'ore dopo.
Il giovane ha le braccia attorno al suo collo e le gambe intrecciate al suo busto.
È istintivo per Yoongi spingerlo contro la porta chiusa e baciarlo.
Infila una mano tra i capelli, ora del loro colore naturale, di Jimin.
«Dio, sei bellissimo Jiminie.» Sussurra strofinando il naso sul suo collo.
La luce sopra le loro teste prende improvvisamente vita.
«Oddio no! La mia innocenza!» Jungkook tappa i propri occhi.
«Kook, ti sento fare cose ben peggiori con Tae praticamente tutte le sere.» Jimin si ricompone, rimanendo comunque abbracciato a lui.
Il castano abbassa piano le braccia, e, dopo interminabili secondi, apre finalmente gli occhi.
Il piccolo sussulto che ha fa venire a Yoongi il bisogno di stringere il ragazzo accanto a sé più forte.
Jimin, con ora i capelli neri come la pece, ha un aspetto regale.
Il cervello di Yoongi l'ha paragonato ad un principe delle fiabe nell'esatto momento in cui la parrucchiera ha annunciato d'aver terminato.
«Yoongi-Hyung, i tuoi capelli sono fichissimi. Immagina se anche Tae se li facesse così.»
Cosa? Quindi si stava ingelosendo di Jimin per nulla? Perché Jungkookie stava ammirando lui?
Arrossisce, toccandosi i capelli argentei.
«Lo so Kookie lo Hyung è bellissimo ed è mio. Torna da Tae!»
Jimin lo stringe guardando il povero Maknae abbandonare la stanza.
«E quindi sarei bellissimo uhm? E tuo?» Sussurra sul lobo dell'orecchio del minore, sentendo le labbra venir solleticate dagli orecchini.
Le guance di Jimin s'imporporano d'un bellissimo rosa.
«Hyung, mi fa male il braccio. Questo gesso pesa.»
Sorride al cambio d'argomento.
«Dai vieni, ti aiuto a cambiarti.»
STAI LEGGENDO
Trecentonove {Yoonmin}
RandomQuel complesso di piccoli appartamenti appena fuori il centro di Seoul sono l'ideale per le famiglie che vogliono distanziarsi un po' dal caos, per gli anziani ancora legati alle proprie umili origini e per giovani studenti o lavoratori come Min Yoo...