Nightingale

Capitolo.1

DEMI'S POV

*driiiiiiiin*

Afferro la sveglia, non trovo il tasto per disattivarla e mi cade per terra.

"Oh, fantastico, un'altra"

Prendo la prima felpa extralarge e il primo paio di pantaloni che vedo, li indosso e mi dirigo verso scuola. Di solito salto sempre la colazione.

Entro giusto in tempo e mi 'godo' la lezione.

Sono in corridoio e mi dirigo verso la mensa.

Melania:'Ehi Lovato, ieri poi hai mangiato pure i piedi del tavolo.' Mi dice passando mentre le altre galline ridevano.

"Non piangere, trattieniti, sii forte!'.

Mi ripeto come sempre, ma il nodo in gola é troppo duro e le lacrime scendono da sole, anche se cerco di non sbattere le palpebre. Corro in bagno e rimango lì saltando il pranzo. Decido di saltare le prossime ore di scuola e corro verso casa piangendo

*SBAM*

Cado e per nascondere le mie lacrime abbasso la testa e afferro la mano che quel ragazzo dal pinocchietto di jeans mi stava tendendo.

Lui:'Sorry..' Dice con uno strano accento inglese(?)

Prendo la manica della felpa e con quella mi asciugo le lacrime.

Alzo la testa, quel ragazzo ha una faccia conosciuta.

Io:' don't worry '. Non sforzo nemmeno il mio inglese, voglio solo andare a casa.

Mi guarda negli occhi e io incrocio i suoi occhi verdi per qualche secondo quando lo chiamano al telefono, non riesco a capire tanto ma a quanto pare qualcuno dall'altra parte del cellulare é arrabbiato perché lui era scomparso.

Farfuglia qualcosa del tipo 'ci si vede in giro' e se ne va, riesco a tradurre e annuisco ma era già scomparso, ma cosa importa(?), ormai, sono una fallita. Torno a casa e mia madre mi assilla.

Mamma:'Perché sei qui?. Perché hai gli occhi gonfi?. Hai pianto?"

La ignoro e mi dirigo verso camera mia.

Cosa ho fatto per meritarmi questo? Cos'ero nella mia vita passata? Cosa ho fatto? Ho ucciso? Perché mi chiamano grassa se la bilancia indica anche sotto peso? Mentre mi porgo tutte queste domande mi addormento e mi sveglio il giorno dopo.

Mamma:'Forza prepara la valigia.'

Io:'E la scuola?'

Mamma:"Per questa settimana niente scuola andiamo a trovare tua cugina a Londra"

Sbatto la testa nel mio cuscino per qualche secondo, mi alzo e preparo la valigia.

Salgo in aereo, prendo le mie cuffiette e addio mondo(!).

Hostess:" Signorina, signorina, si svegli"

Io:"ehm, si" dico con una goccia di bava che mi usciva dalla bocca.

Scendo molto goffamente, dopo tutto è da me, e vedo i miei zii con mia cugina Destiny, ma com'è vestita? Che maglia ha?.. Io conosco quel ragazzo sulla sua maglia, ma dove l'ho visto?

(...)

Aspetta, ma sii questo è il ragazzo sbadato della piazza di Milano.

Ma cosa ci fa sulla maglietta di mia cugina? È il suo ragazzo? E gli altri quattro?. Mia zia interrompe i miei pensieri.

Zia:'Cara ci sei mancata'. Dice con un italiano ormai perso.

Mi stringe le guance come da piccola e io sfoggiò un sorriso finto.

Per tutto il viaggio in macchina parlano in Inglese, non è che non lo capisca ma se parlano velocemente non capisco un gran che.

Mi piazzano nella camera di mia cugina. Salgo e vedo tutti i muri tappezzati di poster con sopra quel tipo.

Io:'Scusa ma questi chi sono?'

Destiny:" Chi sono? Chi sono? Mi chiedi chi sono? Tesoro, ma in che mondo vivi? Questi sono i 'UAN DAIRECSCION' e scrive "one direction", loro sono la mia vita, la mia ispirazione, il mio tutto, la mia ragione di vita..'

Io:'ok, ho capito il concetto'

Destiny:'Concetto?' Dice con aria confusa, non mastica bene l'italiano.

Io:'Sai che ho visto..'

Mi avvicino ad un poster, vedo scritto Niall e continuo

'"Niall" ci ho anche parlato, ed è scostumato, urta la gente quando è come vuole, sai?'

Destiny:'Uno, si dice "Naial", due so tutto su di loro e tre "AHAHHAHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHHAHHAHAHHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAH, aspetta, AHAHAHHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAH. Ma anche no. Ora vado da una mia amica, a più tardi."

Se ne è andata, ottimo.

Inizia bene questa "vacanza".