Prologo

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A passo lento attraversò i corridoi di quella grande struttura contenente anni di storia e opere d'arte.
Statue antiche e quadri dotati di immensa bellezza sostavano in quel luogo, silenziosi raccontavano ciò che è stato, come vecchi e polverosi libri, aspettando qualcuno che si fermasse ad leggerli.
Nulla che naturalmente lo potesse sorprendere, conosceva perfettamente ogni minimo particolare di ogni singola opera dei musei Vaticani. Sapeva tutto di loro e molte volte aveva avuto modo persino di conoscere gli autori di essi nei vari secoli.
Quella era forse l'unica consolazione della sua condizione di totale immortalità.
L'unica.

Si avvicinò piano alla sua destinazione, mentre al suo fianco giovani universitari guardavano sbalorditi quello che a quanto pareva gustavano per la prima volta con i loro occhi.
Sorrise, parevano bambini in un negozio di leccornie e in fondo, in confronto ai suoi anni, tutti loro erano più che neonati.
Li osservò malinconico per qualche attimo, sicuramente avranno avuto l'età di lei la prima volta che si erano conosciuti, o forse qualcuno in più. Pensò che fosse davvero incredibile ma più passava il tempo e più ogni cosa sembrava andare a richiamare il suo ricordo e come le loro strade si erano intrecciate in un tempo ormai molto lontano.
Pressò le labbra mentre un forte senso di amarezza si fece spazio.
Abbassò lo sguardo continuando per la sua strada, non curandosi degli sguardi curiosi e affascinati delle ragazze che, passandogli accanto, non potevano fare a meno di notare la sua intramontabile bellezza, proprio come aveva fatto la sua amata quando i loro sguardi si erano incontrati la prima volta.
Nessuna sarebbe mai stata al suo pari, lo aveva capito nei lunghi secoli passati a cercare di ricrearsi una vita e a provare ad amare qualcun'altra, fallendo miseramente.

Sentendo il petto scoppiare al ricordo di quel che era stato, velocizzò il suo passo sempre di più, cercando di allontanarsi da quegli occhi che volevano passare inosservati, peccando con impaccio. Camminò frettolosamente fino a che non si ritrovò nella stanza prefissata come sua destinazione.
Appena fu al suo interno tirò un sospiro di sollievo, alzando poi piano lo sguardo verso il dipinto da lui creato molto tempo prima, ritraente lei.
Nonostante fossero passati secoli ricordava alla perfezione ogni suo particolare, gli bastava semplicemente serrare gli occhi per rimembrare la sua incantevole figura, e ciò gli aveva permesso di ricreare la sua immagine su una tela, con l'aiuto di un grande pittore, non appena il tempo glielo aveva permesso e gli strumenti necessari furono creati.
Si avvicinò piano al grande dipinto, fermandosi appena prima il nastro rosso che delimitava lo spazio oltre cui non si poteva andare.
I suoi occhi grigi andarono a scrutare i dolci lineamenti di lei coperti da un lungo e trasparente velo, il sorriso appena accennato ammorbidiva l'idea che fosse stata una forte guerriera, donandole un pizzico di magia, mentre gli occhi verdi e limpidi ammaliavano e attraevano lo sguardo di chiunque. Il nasino rosato e le guance della medesima tonalità simboleggiavano l'innocenza che le era stata strappata bruscamente in una società dove amore e tenerezza scarseggiavano, mentre i lunghi capelli biondi, un tempo corti quanto la lama di un rasoio, lasciati liberi e ribelli sulle sue spalle, incorniciavano perfettamente quel viso che sin dal primo sguardo l'aveva stregato. La cui pelle candida l'aveva attratto come una dolce poesia.
Le mancava, le mancava più di ogni altra cosa e al solo pensare a quanto avevano vissuto insieme, a quanto avevano sofferto e rimpianto insieme, lacrime amare inondavano il suo viso andando a contrastare quel lieve e tenero sorriso che nasceva sulle sue labbra con pura spontaneità, allo stesso tempo.
Sebbene gli procurassero dolore, sebbene il tempo non fosse stato abbastanza, quei ricordi tanto lontani racchiudevano un tale amore e una tale allegria che non poteva fare a meno di piangere e sorridere allo stesso tempo come un pazzo.

Taehyung si era ritrovato così dopo 2500 anni.
Con lacrime sulle guance e cenere sotto le unghie.
Un sorriso sulle labbra e il cuore ricco di malinconia e sospiri.

La osservò, la osservò pensando che non ne avrebbe mai avuto abbastanza e che mai sarebbe stato abbastanza.
E mentre la contemplava come mai aveva smesso di fare, un piccolo gruppo di giovani ragazzi si avvicinò a lui insieme ad una guida che iniziò ad esporre loro il quadro parlando della bellissima regina spartana ritratta, appartenente ad una epoca ormai molto lontana, e dell'autore sconosciuto, denominato V, che, aiutato da Raffaello Sanzio, era riuscito a portare a termine quel quadro o, per meglio dire, "capolavoro", come la stessa guida aveva voluto precisare.
Nulla che già il millenario non sapesse.
Non diede molto peso a quelle fragili vite se non che una di loro attirò particolarmente la sua attenzione.
Quando il gruppo si spostò verso un altro dipinto una ragazza rimase immobile nel suo continuare a fissare l'incantevole figura femminile ritratta.
I lunghi e mossi capelli biondi erano raccolti in un'alta coda di cavallo, il nasino all'insù era rosato quasi quanto le goti, gli occhietti marroni scrutavano attenti la donna dipinta quasi con venerazione non rendendosi nemmeno conto della palese somiglianza che aveva con quest'ultima, particolare che certamente non sfuggì all'uomo che appena la notò rimase pietrificato sul posto.
Il respirò si mozzò, il cuore quasi smise di battere mentre incredulità prese largo sul suo volto.
Uno scherzo del destino si disse fra sé e non poté che rimanerne sempre più spaventato non appena questa di voltò verso di lui, facendogli ricordare il passato, che si mostrò a lui lucido come se si fosse trattato di pochi anni prima e non di ben due mila.

Ricordò quel tempo lontano, quando il sole splendeva ancora luminoso sulla grande landa della Laconia, i campi di grano ne dipingevano le distese, pizzicando i polpastrelli con le lunghe spighe, e il cielo si distendeva forte e imponente su tutti quei valorosi soldati dalle lucenti armature il cui solo nome faceva tremare tutta la Grecia.

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Ciao a tutti!🌺
Eccomi qui con una nuova storia che spero vi possa piacere, emozionare, commuovere e divertire. Una storia che riesca a trasportarvi in un'epoca completamente diversa dalla nostra, facendovela amare quanto me.
Ho voluto sperimentare qualcosa di nuovo, che ho in mente da tantissimo tempo, e spero non venga fuori un pasticcio! Spero davvero di non deludere le vostre aspettative!🙈
Vi avviso già che gli aggiornamenti di questa storia non saranno molto veloci per il momento, vorrei dare la priorità a Spring Day che ormai è a metà percorso ma nonostante tutto volevo dare il via a questa nuova mia pazzia perché ci tenevo a farla uscire il prima possibile e anche perché se no, conoscendomi, l'avrei trascurata più del dovuto!
Detto questo... diamo il via a questa nuova avventura!🎉❤️
Alla prossima
nanaa02

The goddess dice//K.Th. [sospesa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora