Il Gioco della Notte

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A 12 anni pensavo esistessero solo due tipi di persone,

quelli che volevano curarmi, e quelli che si preoccupavano per la mia anima.

Avrei imparato con il passare degli anni che in quelle due categorie vi erano racchiuse altre categorie di persone, e che al di fuori di esse vi erano, seppur rare, quelle persone che riuscivano a capirmi davvero.

Mi chiamo Kat, kathrine in realtà, ma Kat mi è sempre sembrato un nome più adeguato, è corto abbastanza ed è poco complesso da ricordare.

Quella che andrete a leggere è la mia storia, o meglio è la storia mia e di Sam, chi è Sam? quello che tutte le persone che vi ho elencato prima definivano "il problema".

Sono nata in una famiglia che di problemi ne aveva svariati, il primo tra tutti era l'alcolismo di mio padre, mia madre d'altro canto non possiamo definirla un problema da meno, il suo atteggiamento distaccato e competitivo mi metteva non poco a disagio da bambina.

Vivevamo in un brutto quartiere, di quelli dove devi crescere in fretta, quindi mi era vietato uscire a giocare con gli altri,questo perchè mia madre lo reputava troppo pericoloso, e forse questo rappresentava una delle principali cause del mio scarso adattamento sociale.

Per fortuna in tutto questo caos c'era Sam, Sam è sempre stato con me da quando ne ho memoria, era l'amico perfetto, quello che non ti tradisce, che non sparla di te in giro, quello che c'è sempre, nonchè il mio unico amico.

Immagino Vi stiate chiedendo perchè Sam rappresentasse un problema per tutte quelle persone dato che era cosi perfetto, beh Sam aveva un difetto... Nessuno poteva vederlo, solo io, Nessuno poteva sentire la sua voce, era concesso solo a me.

Fino ai 9 anni Sam non rappresentava una grossa problematica per nessuno, penso definissero la cosa come "normale", un amico immaginario come quello di tanti altri bambini, uno di quelli che riempie la solitudine di un infanzia senza coetanei.

Passavo serena con Sam le mie giornate, avevamo le stesse passioni: i libri, le storie, i fumetti con i supereroi. Era Sam a dirmi di andare a letto, di lavarmi i denti dopo aver mangiato, e di fare i compiti prima di metterci a giocare.

I nostri giochi preferiti erano "L'immagina che" e "il cosa farebbe...".

Giocavamo soprattutto di notte, quando entrambi venivamo svegliati dalle urla nell'altra stanza, il rumore dei passi e dei piatti rotti, le porte che sbattevano, era sempre Sam ad iniziare il gioco "Ok, Ora immagina che un drago enorme sia appena entrato in casa, senti il rumore? ha appena fatto cadere i piatti" " Sam io sento delle grida..." "non sono Grida umane Kat, ascolta bene, è la voce del drago, un grosso enorme drago che è appena entrato dalla porta di casa" "Ho paura Sam..." "oh non devi, nascondiamoci sotto le coperte, sicuramente adesso arriverà uno dei supereroi e lo manderà via, ora dimmi Kat secondo te chi verrà a salvarci?" "mmh, è difficile a dirsi Sam, è un drago, quindi direi che serve qualcuno che può legarlo come un salame e sia abbastanza forte da portarselo via" "Spiderman" urlavamo in coro.

Ogni notte un supereroe diverso veniva a salvarci da qualche mostro cattivo che urlava e sbraitava tirando giu tutto quello che gli capitava a tiro, ogni notte io e Sam facevamo lo stesso gioco, finchè l'eroe non metteva fine al caos che creava il mostro di turno, finchè non tornava tutto silenzioso, cosi che potessimo tornare a letto sereni, reduci da un altra avventura.

( Continua..)

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⏰ Last updated: Oct 01, 2018 ⏰

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