Capitolo 5 (un brutto sogno)

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<<ti prego no! Non puoi usarmi così dio santo!>> dissi tra le lacrime, non so come sono arrivata a questo punto,tutto sembra così familiare, ricordo solo la persona che è dietro di me,che in questo momento non aspetta altro che prendersi la mia verginità.
Mi tiene i polsi,sono praticamente schiacciata da lui contro un muro,e sento lui che mi respira nel collo, mi fidavo di lui, lo amavo.

Stringe i polsi talmente forti da far uscire da me un verso di dolore, mi stava facendo male.
<<ti lamenti troppo cara, ho aspettato con te un anno,noi maschi abbiamo i nostri bisogno>> da lì ero piena di collera.
<<come se tu in quest'anno non ti sia divertito alle mie spalle coglione!>>dissi alzando per ogni parola il tono di voce.
<<vorrei divertirmi anche con te però >> lo sentì ridere...avevo tanta voglia darli un calcio nelle palle, così provai, ma lui schivò il mio tentativo e mi fece girare,dopodiche io cercai di scappare ma lui mi diede uno schiaffo, caddi a terra e rimasi per qualche secondo seduta,per massaggiarmi la guancia indolorita.
Lui si abbassò alla mia altezza e prese le mie mani dopodiché con forza mi fece sdraiare, avevo paura,tanta paura,le mie mani tremavano,lo stesso le gambe. Urlavo e mi svincolavo, ma lui essendo il triplo di me riusciva a bloccarmi anche con una sola mano.
Si sdraiò su di me e inizio a impadronirsi delle mie labbra. La sua lingua cercava la mia ma io cercavo in tutti i modi di girare la testa per non continuare a baciarlo.

Lui con tutta fretta si tolse i pantaloni. E insieme ad essi anche i boxer, infilò la mano sotto il mio vestitino e mi tolse l'intimo.
<<NO NO, TI PREGO LASCIAMI IN PACE>> urlai per farmi sentire, avrei voluto darmi un ceffone visto che li vicino non c'era proprio nessuno, eravamo in spiaggia,dove c'era un solo ristorante che in inverno era chiuso, infatti noi eravamo là,nella terrazza di quel ristorante, era sera, e nessuno passava di là alle 3 del mattino.

Lui non aspettò nemmeno un secondo, entrò dentro di me senza preoccuparsi di farmi male.
Sentì tutto il dolore prevalere sul mio corpo,non sentivo nessun tipo di piacere,solo dolore insopportabile.
Le lacrime facevano spazio sul mio viso, i gemiti causati dal dolore erano incontrollabili, guardai i suoi occhi, freddi, orgogliosi e senza nessun pentimento di ciò che stesse facendo.
<<cara tu sei mia>> mi disse.
Chiusi gli occhi dal dolore.
Li aprì, davanti a me vidi il commodino, iniziai a piangere, era solo un brutto sogno.
Mi misi a sedere nel letto, i singhiozzi e le lacrime non cessavano, ero sola,non c'era nessuno con me,sarei dovuta andare da sola a scuola, ero sempre sola....
Era solo un brutto sogno pensai... il problema è che era un sogno che ricordava il passato. Questo era la cosa più dolorosa.

Mi alzai dal letto e andai al piano di sotto, oggi non sarei andata a scuola, me la sarei saliata, non volevo, avevo voglia solo di fare una passeggiata da sola in giro per seoul.

Andai verso il frigorifero dove di solito i miei genitori mettevano i post-it.
Ma stamattina non c'era nulla.
Strano...
Andai dinuovo al piano di sopra e mi lavai, mi vestì e presi la borsa con le cuffie,portafogli e agenda, la portavo con me per prendere appunti delle cose che vedevo,era come uno sfogo,per passare tempo, ci scrivevo insomma le frasi che mi venivano in mente guardando ciò che mi circondava.

Il telefono lo misi in tasca e uscì.
Iniziai a camminare e nel mentre presi le cuffie e le collegai con il telefono, misi la mia playlist preferita e posai il telefono in tasca.
Misi le mani nelle tasche e mi guardai attorno mentre camminavo, vidi alcuni bambini con i propri genitori intenti ad andate a  scuola,un autista che imprecava un altro perche troppo lento a guidare, una ragazza che correva per non arrivare in ritardo etc.
La vibrazione del mio telefono mi sveglio da questi pensieri, lo presi e vidi chi mi aveva scritto.
Amico jimin:
Sbuffai.

Amico jimin:<<jimin ha degli ottimi gusti,sei molto bella,ma non dovresti saltare la scuola eh>>

Io:<<cazzo vuoi,non hai una vita che rompi le palle a me?>>

Amico jimin:<<certo, ma è più divertente osservarti>>

D'improvviso sentì una scarica di brividi, mi sentivo seguita, quindi mi guardai attorno,ma non vedevo nessuno che mi stesse osservando.
La vibrazione richiamò la mia attenzione.
Jimin:<<ei>>
Il messaggio di jimin mi fece sorridere,stavo ancora guardando lo schermo, e sorrisi.

Io:<<ei jimin!>>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 06, 2018 ⏰

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