Capitolo 3

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"Cavolo!" sentii quando mi affacciai sull'uscio della porta della mia camera strofinandomi un occhio.

"E' tardi! E' tardi!" mia zia mi passò così velocemente d'avanti che dovetti mettere a fuoco la vista per non confonderla con Flash.

"Ciao" uscì senza chiudere la porta. Tutto questo accadde in 5 secondi, ne uno in meno, ne uno in più. Il mio primo pensiero non fu andare subito a fare una doccia scaccia incubi, ma l'ora. Guardai l'orologio appeso di fronte al divano. Segnava le 6:30 a.m. 

Ma se fosse stato così presto, perchè mia zia correva così tanto? Si era per caso fermato il tempo? E perchè Ben era già lavato, vestito e seduto al tavolo a fare colazione?

Sentii una musichetta provenire dalla mia stanza così mi precipitai a prendere il mio cellulare.

Da Gyn: Dove sei? La campanella sta per suonare e sai che il professore di matematica ti odia!                                                                                                                                                                                   

08:01

Erano le 8. Per la seconda volta nella mia vita ero in ritardo. Mi cadde il mondo sopra.

Corsi subito a fare una doccia, indossando poi degli abiti casuali. I Thompson non erano mai in ritardo, parola da cadetto!

FLASHBACK
Canada 12 November 2004

"Quindi bambini, chi domani mattina non si presenterà puntuale alle 05:30 del mattino vicino al portone, non mangerà l'anatra" guardavo mio padre con l'aquolina in bocca.

Le anatre canadesi erano forse le anatre più buone del mondo e io non avevo per nulla intenzione di perderla, quindi una volta terminata la raccomandazione e sistemato lo zaino per l'escursione, andai con velocità a infilarmi sotto le coperte.

"Becky, avanti alzati.." una luce cominciò piano,piano a illuminarmi il viso provocando una smorfia su di esso.

La mamma mi posò un bacio in fronte e cominciò a raccogliere i vestiti sporchi sparsi per la camera dell'hotel.

"Ma mamma.." chiamai stroppicciandomi gli occhi e attirando l'attenzione di mia madre. "Che ore sono?" Aprii finalmente un occhio.

"Sono le 05:25" spalancai gli occhi nonostante la forte luce del lampadario mi accecasse. Non è possibile la sveglia sarebbe dovuta suonare alle 04:30.

A meno che qualcuno non...

"JOSH" urlaii iniziando a correre per la camera prendendo i vestiti.

Passai dalla cucina in fretta e furia notando che lui era seduto al tavolo a fare colazione, sistemato e profumato. Mi fermai a guardarlo, fu un attimo di pazzia che mi salì a 7 anni.

"Stupido viscido verme" la mia mano destra colpì la sua gota, mentre uno schiocco rimbombò in tutta la stanza. I miei occhi erano ancora offuscati dalla vendetta.

"Tu sei pazza" mi gridò tenendosi la gota destra con l'impronta della mia mano ancora sopra.

Corsi in bagno a fare una coda veloce e usufruendo del wc per fare i miei bisogni.

"Non sospetta che sono stato io a rimandare la sveglia, vero?" Sentii ridere mio padre.

"Ha tirato uno schiaffo a Josh, ti sembra normale?" Rispose mia madre alterata mentre la risata di mio padre aumentò.

Uscii fuori dal bagno con tutta la goffaggine possibile e lo sguardo che domandava vendetta.
Mia madre si mise a ridere, mentre mio padre smise.

Questione Di DestinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora