Sono stato io ad uccidere Halek Mongurai.
Dio, dovrei prendere un libro di storia per spiegare meglio. Sono avvenute troppe cose ed io non sono, sfortunatamente per voi, un insegnante di storia.
Mongurai era un dittatore. Un folle. L'esempio più calzante potrebbe essere quello di Hitler. Uno schizofrenico xenofobo pronto ad ammazzare qualsiasi ibrido senza il minimo problema.
Quando lui era salito al potere ormai i contatti interplanetari erano una cosa abituale. Halek aveva fatto uccidere tutti gli ibridi, coloro che erano nati da delle unioni tra diverse razze, affermando che fossero degli abomini. Gli alieni 'puri' che si erano stabiliti sul nostro pianeta se ne andarono tanto velocemente quanto erano venuti. La Terra stava per esser bombardata da una decina di pianeti differenti.
Ma anche Halek aveva sviluppato delle alleanze. Accordi commerciali, politiche favorevoli e esplicitamente corrotte... ben dodici pianeti si erano schierati con la Terra affermando che gli ibridi meritassero di essere uccisi.
Una follia passata alla storia come 'I Dodici contro I Dieci'. Che grandissima puttanata.
Gli umani protestavano, gli abitanti degli altri pianeti protestavano.
30 maggio 5083: i mulani (coloro che si opponevano all'uccisione degli ibridi) manomisero cinquanta basi militari di ciascun pianeta. Una delle più grandi ribellioni mai avvenute nella storia.
Partecipai anch'io. Ero appena diventato soldato, lavoravo in una base russa insieme ad altri migliaia di esseri viventi. C'era anche qualcuno che non fosse propriamente terrestre ma l'ambiente non era esattamente favorevole per loro.
Un tizio in particolare, Joey Kahikoff, torturava volentieri chiunque non fosse umano. Ci saremmo picchiati qualcosa tipo un'infinità di volte.
Un armadio biondo dagli occhi azzurri.
Morì mentre la base veniva abbandonata. Pestato a morte. Il cadavere era messo molto male: collo, schiena e ginocchia completamente spezzate.
Non siamo mai andati d'accordo. Trovava sempre modi per sabotarmi e ha reso la permanenza a Mosca un inferno, sia a me che ad altri. Tuttavia il pensiero della sua morte lunga e dolorosa non mi faceva gioire proprio per niente.
Io non avevo fatto nulla di particolare, solo un po' di rumore qui e lì. Erano stati gettati dei fumogeni, quello era il mio segnale. Avevo aperto o sbarrato alcune porte, giusto per creare qualche casino ed avere più tempo di agire. Naturalmente i ribelli sapevano dove andare, era stato tutto ideato alla perfezione.
Sarebbero dovuti uscire tutti, correre a destra e a sinistra, sia innocenti e colpevoli – chi è chi, mi domando -. Il mio personaggio entrava in scena nel caos.
Scoprimmo che in realtà quel giorno la base era molto meno animata del solito. C'eravamo solo noi mulani e poche altre centinaia di soldati. Halek ci aveva presi tutti per il culo, sapeva che i terrestri non avrebbero accettato un simile leader. Non di nuovo, in una storia lunga e schifosamente deprimente.
Avevano capito ci fosse qualcosa, qualcuno aveva fatto la spia. Invece di farsi trovare armati preferirono semplicemente spostare le missioni altrove per non creare morti inutili e far cominciare una rivolta civile. Se ci avessero uccisi, saremmo diventati martiri, simboli, e molte più persone si sarebbero smosse per la causa. Eliminare un numero così grande di persone avrebbe sicuramente attirato l'attenzione, nonostante tutti i tentativi possibili ed immaginabili di coprire la notizia.
La Stampa era diventata brava in questo, smascheravano tanta merda ogni giorno. Una delle poche cose buone dell'epoca. Certo, alcuni giornali erano palesemente corrotti, ma questo non impediva ad altri giornali di scrivere un articolo o due sui pezzi di merda che si erano venduti.
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Il Diario di Shane Sheppard
FantascienzaMi chiamo Shane Sheppard. Sono le 19:53, 29 ottobre dell'anno 5083 e io sto lasciando questa nota perché la fine si sta avvicinando. Nella più rosea delle visioni, l'unico a morire sarò io. In quella non così brutta, la Terra verrà fottuta. In una d...