1.8

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Jungkook aveva riconosciuto perfettamente all'espressione di dolore, così decise di fermarsi, prima di scoppiare in lacrime davanti a tutti quanti, ricordandosi di Jimin.

Yoongi era ancora sulla panchina, con un labbro sanguinante e vari lividi sul volto, senza la forza di parlare a occhi semichiusi.

Tutti ansimavano, stanchi di quella dolorosa situazione sconveniente per loro e per il gruppo in sé.

Hoseok si fiondò senza pensarci nemmeno su Yoongi, abbracciandolo, baciandolo e accarezzandolo, stringendolo a sé.

Nel frattempo Jin, sorpreso da tutto ciò, senza esitare chiamò Namjoon, disperato e con il moro sotto controllo.

Jungkook si sentì disperatamente solo, senza nessuno al proprio fianco, Jimin dolorante e il suo cuore in frantumi.

Quella solitudine che ti logora dentro, senza che nemmeno tu te ne accorga, per poi risentirne psicologicamente.

Quando hai necessario bisogno di qualcuno al tuo fianco, stretto a te e per sempre.

Qualcuno che ti riesca ad amare per quello che sei e non per i sbagli commessi. Tutti commettiamo sbagli, tutti chiediamo scusa, tutti piangiamo.

C'è secondo voi un motivo per il quale Yoongi non abbia reagito?

Il verde anche se non direttamente, è colpevole. E sapeva che Jungkook si sarebbe scatenato su di lui, anche se abbastanza in confusione.

Ha lasciato Jimin da solo, sapendo che Tae sarebbe arrivato.

Jungkook ingoiava saliva, guardando in basso, guardando l'erba verde che splendeva sotto i suoi occhi.

Il moro si stava per caso rimangiando le proprie azioni? Stava per caso pensando di chiedere scusa?

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scusate per il capitolo lungo e riflessivo, ma penso serva a tutti meditare un po' e ce chi può capirmi di più, chi meno.

Cosa si prova immerso nel dolore e nella disperazione, innescando una reazione a catena?

ѕυgαя ∂α∂∂у 2❣ • кσσкмιи •Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora