Capitolo 3

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SELENA'S POV

Mi girai nel letto avevo un gran mal di testa, la sera prima avevo davvero esagerata, mi accorsi che Sophi non c'era.

- Sophi?! Sophi!? - Dissi pensavo fosse andata in bagno, allora decisi di andare in salotto.

Rimasi immobile non sapevo che fare era stesa a terra mi precitai da lei - Sophi cazzo rispondimi per favore!!- le tirai dei buffetti sulla faccia per farla svegliare ma niente era come.. svenuta

Corsi in cucina e presi una bottiglia a caso dal frigo, gli versai il liquido che conteneva sul volto e lei finalmente aprì gli occhi.. -Santo Cielo Sophi! Volevi farmi morire- respirai lentamente

-Perché ci sei quasi riuscita!!!-

SOPHIA'S POV

-Dove sono?- dissi confusa.

- Sei da a casa mia tranquilla!! Ma che fai qui ti credevo in camera mia- disse Sel

- Scusa ma ieri sera non riuscivo a dormire ho bevuto troppo- mentì ma non riuscivo a dirle ciò che stavo passando almeno non tutto, non potevo

- Okay- disse lei

Mi portai una mano al viso ero bagnata ma non era acqua ma cioè cosa Bho

- Sel che mi hai rovesciato in faccia?!-

Solo allora Selena si accorse che aveva una bottiglia di vodka in mano -Scusa ma ero spaventato e ho preso la prima cosa che ho trovato nel frigo-

Okay non è normale svegliarsi sul pavimento e in più con della vodka in faccia e sulla maglietta..

Tre ore dopo

-Sophi sei sicura di star bene? Se vuoi ti accompagno io a casa?-

-Si Sel tranquilla. ti scrivo appena arrivo va tutto bene- Sapevo di non stare bene ma avevo bisogno di stare sola e di pensare a quello che è successo ieri.

La abbraccio per rassicurarla e a

vado a prendere il motorino per tornare a casa.

Appena varcato l'uscio mio fratello mi salta addosso. Lo abbracciai ne avevo proprio bisogno è come se percepisse che c'è qualcosa che non va. Mi liberai da lui ha solo 6 anni ma ha una forza da leone il mio piccolo, salgo di sopra in camera mia.

Decisi di fare una doccia puzzavo ancora di alcool -Giuro che questa me la paga- dissi e mi resi conto che parlavo da sola, la doccia fu piacevole l'acqua mi aiutava a schiarire le idee. Andai all'armadio e presi una maglia larga di mio fratello e la indossai mi faceva da vestito

Presi a sedia e mi misi nel mio posto preferito vicino alla finestra.. Accesi la musica e il mio cervello cominciò a vorticare

Passò in rassegna tutti gli avvenimenti dell'ultimo anno:

1. Le puttane che non avevano niente da fare che prendersela con me solo perché prendo voti discreti e secondo loro ho la famigli "perfetta"

2. Lilith basta un nome quella stronza, non so neanche perché ce la ha con me

3. Mio fratello che mi crede la sua serva, cazzo ho solo due anni in meno di lui

4. Quel ragazzo continuo a vederlo..

I miei pensieri furono interrotti un messaggio..

SIAMO CENERE E OMBRADove le storie prendono vita. Scoprilo ora