Capitolo 26 - Protezione

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Martina

Ogni giorno, su ogni giornale, c'è una mia foto, un articolo che parla di me. Non mi ero mai sentita così impotente come ora. La gente mi guarda male, la gente mi odia. Dopo l'annuncio in tv della regina sul matrimonio, che si svolgerà fra un mese a palazzo, il mondo mi è letteralmente crollato addosso. Guardavo Jorge attraverso lo schermo, non aveva emozioni in viso, era come se fosse assente, come se non avesse vita e la cosa mi ha fatto male al cuore. So benissimo in che situazione si trova lui, so benissimo che gli è stato impedito di difendermi e so anche che sta cercando in tutti i modi di trovare un modo, una soluzione a tutto questo. Non so quanto durerà questo caos, ma finché le acque non si saranno calmate non posso uscire da questa stanza, la gente mi giudica, mi umilia, mi insulta. Mio padre è arrabbiato, ha minacciato di raggiungermi in Inghilterra e io gli ho pregato di non farlo, ho cercato di convincerlo che sono in grado di gestire la cosa da sola, anche se non è così, quanto vorrei che fosse qui ad abbracciarmi, a sorridermi a guardarmi con quei occhi pieni d'amore, per darmi sicurezza. Per mia fortuna ho Lodo, Alba e Fran che mi stanno sempre intorno, che cercano di non lasciarmi mai sola per un secondo. Persino a Mechi è stato vietato di vederci, è riuscita in qualche modo a comunicare con Fran, prima che la regina decidesse di farla stare alla larga da noi. In tv passa di nuovo l'annuncio della data del matrimonio e come ogni volta lo guardo, non ascolto neanche una parola, guardo solo il principe dagl'occhi verdi, con lo sguardo assente. In parte a lui quella ragazza, la sua promessa sposa, con l'aria soddisfatta. Il respiro inizia a mancarmi, il cuore a battermi all'impazzata. Ho bisogno di vederlo anche se non posso, anche se non dovrei volerlo. Devo trattenermi da questo istinto, per il mio bene, per il bene di tutti. La porta si apre e Lodo fa capolino con Diego, anche lui allontanato dalla corte, non può né vedere né sentire Jorge. << Smettila subito di guardare queste cose >> mi rimprovera Lodo che mi sfila il telecomando dalle mani e spegne velocemente la tv, << Perché vuoi farti del male da sola? >> mi chiede, << Non voglio farmi male da sola Lodo, volevo solo... >>, << Vederlo >> conclude la frase per me Diego, << Già proprio così >> ammetto io, << Mi dispiace molto Martina, vorrei fare qualcosa ma non posso fare nulla, ma di una cosa sono sicuro, lui spaccherebbe il mondo per te e vedrai che troverà un modo anche se non può fare molto, la regina è la regina, non può tradire la corona, verrebbe esiliato da palazzo e arrestato per non aver svolto i suoi doveri da nobile >> cerca di tirarmi su lui, spiegandomi la politica della monarchia, << So che non è facile neanche per lui >> rispondo io. Non voglio incolparlo di nulla, so che non può farlo, so a cosa andrebbe incontro se lo facesse. Mi piacerebbe sapere i suoi pensieri, mi piacerebbe potermi connettere con lui e percepire le sue sensazioni. La notte lo sogno spesso, sogno i suoi sorrisi, i suoi occhi che mi guardano, le sue mani che mi toccano, le sue labbra sulle mie. E un turbine di emozioni si scatena dentro di me. Gl'occhi mi si riempiono di lacrime che cerco di trattenere. << Martina ci sei? >> chiede Lodo e io mi volto a guardarla, in un secondo è in parte a me e mi avvolge tra le sue braccia, << Scusa >> le dico io, << Non devi scusarti ma non dovresti perderti così nei tuoi pensieri se ti fanno stare male devi distrarti in qualche modo, stare qui dentro non ti fa stare bene >>, << E dove dovrei andare? >> ribatto io, << Ha ragione, so che è difficile ma uscire in questo momento non sarebbe un ottima idea >> parla Diego, << Io sono nato qui, so quanto la gente è legata alla monarchia, so quanto odiano a priori chiunque si intrometta nella famiglia reale, sono molto attaccati a tutto questo e ti vedono solo come un arrampicatrice sociale che vuole tutto facile >>. Quelle parole mi feriscono, ma so benissimo che è così, che mi vedranno sempre così e Diego ha ragione a mettermi in guardia, a dirmi che le persone in questi casi non ragionano e puntano il dito anche se non dovrebbero. << E quindi dovrebbe rimanere qui dentro? >> domanda Lodo un po' infastidita, << Per il suo bene si, poi è libera di fare quello che vuole ma deve sapere a cosa va incontro, non credere che la gente per strada faccia finta di non vederla anzi... deve aspettarsi di tutto, insomma Lodo ieri avevate la porta piena di uova e siamo dentro ad Oxford, pensa a quello che le succederebbe la fuori >>. Lodo ci pensa su, << E' vero, è pericoloso ma non può rimanere qui per sempre, deve esserci un modo, debbiamo fare qualcosa per cambiare la situazione >> insiste lei, << Non possiamo fare niente, le uniche persone che possono cambiare la situazione sono a palazzo >>. Sentiamo un rumore forte alla porta, qualcuno sta bussando intensamente. Lodo stranita si alza per andare ad aprire, << Stai attenta >> si preoccupa per lei Diego che si alza di scatto. << Il re desidera incontrare la signorina Martina >> sento una voce profonda, Diego si avvicina per vedere chi sta parlando, << Charles cosa ci fai qui? >> chiede lui con l'aria stupita. << Il re ha richiesto un incontro con la signorina >>. Diego e Lodo si girano verso di me, << Aspetta una sua risposta >> continua a palare questo Charles, << Si ok >> dico confusa, non so bene cosa aspettarmi, perché il re vuole vedermi? La mia mente inizia a viaggiare e a pensare le cose più assurde. Forse è qui per dirmi di stare alla larga da Jorge, di andare via dall'Inghilterra, di sparire per sempre. Due minuti dopo, nel silenzio più assoluto il re fa capolino nel mio alloggio. << La aspettiamo qui sua maestà >> parla come un robot Charles prima di richiudere la porta. Subito Diego e Lodo si inchinano, mentre io rimango seduta sul mio letto senza muovermi di un millimetro, impaurita da quello che sta per succedere. Il re da una pacca sulla schiena a Diego, << Manchi a palazzo, spero che tornerai presto >> gli sorride lui gentilmente poi posa gl'occhi su di me. << Martina >> pronuncia il mio nome lievemente e nel suo viso leggo un leggero dispiacere. Si avvicina a me e si siede sul mio letto guardandomi. << Mi dispiace per tutto quello che sta succedendo, non avevamo previsto tutto questo >> inizia a dirmi << So che è difficile, che è dura, che la gente sa essere spietata, so tutto quello che ti sta accadendo, forse mia moglie non se ne importa ma io sì, sono qui per chiederti un po' di tempo, so che non è facile, so che è una situazione invivibile, ma troveremo il modo di sistemare tutto, non ho intenzione di rovinare la vita di una giovane ragazza solo perché mio figlio si è innamorato di lei >>. Il cuore mi si ferma in gola per tutto questo, << Purtroppo per un po' dovrai sopportare tutto questo, finché le acque si calmeranno, probabilmente dopo il matrimonio reale le cose cambieranno del tutto >> dice ma non mi sembra molto convinto, qualcosa lo tormenta, come se non gli stesse bene tutta questa situazione. Come se non fosse d'accordo con tutto ciò. Un po' questo mi rilassa, è come se avessi dalla mia parte qualcuno che forse può difendermi, che non è controllato dagl'ordini della regina, che può farmi uscire da tutta questa situazione. << Riesci ad avere un po' di pazienza? >> mi chiede lui << So come ti senti e mi dispiace parecchio per quello che stai passando >>, io annuisco solamente senza proferire parola, sinceramente non so nemmeno cosa dirgli, vorrei chiedergli come sta Jorge, come la sta vivendo, come si sta comportando. << Ti consiglio di non uscire, la gente sa essere molto cattiva >> mi avverte lui, << Gliel'ho consigliato anche io >> dice Diego, << Molto bene, anche se per un po' sei stato assolto dai tuoi incarichi, ti chiedo di tenere d'occhio Martina, di proteggerla e di essere la sua guardia, chiaro? >> dice in modo autoritario, << Si sua maestà >> risponde prontamente Diego. Il re si alza in piedi e si dirige verso la porta, ma prima di andarsene si volta verso di me, << Martina credimi, sei sempre nei suoi pensieri >>. A quelle parole l'aria invade i miei polmoni e ricomincia a farmi respirare davvero, il mondo riprende vita, saperlo mi ha reso leggermente felice dopo giorni di tristezza infinita. Mentre il re sta per uscire, di corsa nell'alloggio arriva Robert, con l'aria preoccupata, guarda il re in strano modo prima che sparisca e poi si volta verso di me, << Martina è da giorni che cerco di venire da te ma qualcuno me lo impedisce >> borbotta guardando Lodo, << Non ha bisogno di te >> gli risponde lei schietta e io la guardo male. Mentre Diego con le braccia incrociate al petto osserva Robert come se fosse la mia guardia del corpo ed effettivamente è così ed è molto strano pensarlo. Mi mette le mani sul viso e mi guarda da vicino, << Come stai? Ero così preoccupato per te >> dice intensamente prima di sedersi accanto a me, stringendomi fra le sue braccia. La cosa mi lascia indifferente, ma sono contenta che ci tenga così tanto da essere preoccupato. << Non sto bene, ma vado avanti >> gli rispondo io allontanandomi dal suo abbraccio, << Non capisco perché tu ti sia cacciata in questo guaio, dove stavi con la testa quando ti sei buttata tra le sue braccia? Sapevo che dovevo allontanarti da lui ma non l'ho fatto >>, << Amico piano con le parole >> lo avverte Diego, << Perché? Guarda cosa ha fatto il tuo principe, l'ha distrutta, l'ha messa al patibolo, l'ha data in pasto agli squali e intanto lui è a corte a farsi quella bellissima ragazza alla sua altezza >>. Diego gli si mette di fronte << Ti ho avvertito di stare attento con le parole >>, << Ok Ok >> si mette in mezzo Lodo << Smettetela non mi sembra il caso di fare queste scene >>, Diego serra la mascella incazzato nero, mentre Robert stringe un pugno pronto a scattare, << Roberto forse è meglio che tu vada? >> gli dico io e lui si volta stranito a guardarmi, << Certo io non solo all'altezza per te >> si lamenta prima di sparire facendo sbattere la porta, mentre noi ci guardiamo straniti.

Royal Love - Una favola reale ( Jortini )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora