ALESSIO ALIAS ALEX MANI DI FORBICI

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Tra i pochi maschi che sono in classe nostra, Alessio è quello più macabro di tutti. Mi spiego meglio.

Alessio è molto alto e molto magro, con una pelle bianchissima e gli occhi grigi. Ha un ciuffo di capelli neri e lucidissimi, si veste spesso di nero e ha un'anima vagamente gotica. Insomma, sembra uscito da un film di Tim Burton. Con il suo aspetto, è normale e insolito che sia fidanzato con la nostra Sissi, ma di lei parlerò più in là.

Nonostante tutto, però, è un ragazzo molto umile e generoso, un po' ingenuo e sempliciotto.

Una volta, alla fine del secondo anno, ci divisero in squadre per una specie di gara: chi avrebbe realizzato il miglior costume da dio greco per la recita di fine anno avrebbe preso un voto in più a greco in pagella.

Alessio, che nonostante le versioni che gli passava amorevolmente GIM era sul filo del rasoio, voleva a tutti i costi vincere per non avere il debito. In squadra con lui eravamo io, Calamity Annie e Sissi.

Il giorno della presentazione, arrivammo a scuola con una serie di buste che contenevano la tunica che avevamo cucito con l'aiuto di mia madre, un elmo e uno scudo di cartoncino arancione, un paio di sandali fatti malissimo e una spada giocattolo. Era tutto perfetto.

Ma il ragazzo che dovevamo agghindare da dio greco era più basso del previsto e la tunica gli faceva da strascico.

"Non possiamo presentarlo così: tagliamo la parte di tunica in eccesso e facciamo un orlo al volo con la spillatrice" decise Sissi.

"Perfetto: io vado a prendere la spillatrice, Ale vai a prendere due paia di forbici, voi due a prendere le misure" disse Calamity Annie uscendo dalla stanza.

Alessio scattò via dopo di lei e restai con Sissi a cercare di capire quanto dovevamo effettivamente tagliare.

Annie tornò subito, ma Alessio non si vedeva.

"Al diavolo le forbici, pinziamo e basta!" esclamò spazientita Sissi.

Mi affacciai sul corridoio e vidi tutti i modelli uscire dalle aule-camerino.

"Fate largo! Pista!" urlò qualcuno dà in fondo.

Era Alessio che correva con due grosse paia di forbici in mano.

"Non correre! Stiamo facendo senza!" gli gridai contro per farlo rallentare.

Credo di non aver detto prima che è spericolato e incosciente.

"Corri Forrest! Corri!" lo presero in giro dei ragazzi più grandi.

"Ma che Forrest! Quello è Alex Mani di Forbice!" esclamò Thomas dalla stanza accanto.

"Zitto Romeo!" lo mise a tacere Alessio.

Alla fine, non tagliammo la stoffa in eccesso e perdemmo la gara, ma Alessio vinse il suo soprannome.


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