«Dall'altra parte dell'Africa, bah...» borbottò mentre spalava sabbia.
«Cosa c'è? Che cosa mugugni?». Era arrivato un commilitone.
Si sistemò il polo in testa. «C'è che non mi va di stare in guerra. Per i britannici? Bah. Nemmeno mezzo secolo fa ci perseguitavano».
«E io cosa vuoi che ti dica?». Si sedette sul cumulo di sabbia. «Dobbiamo combattere per i britannici».
«I nostri politici simpatizzano per i tedeschi».
«Quelli del National Party fanno e sfanno a loro piacimento, mentre noi del reggimento Kimberley dobbiamo combattere». Si fece aria con una mano, il polo con la bandiera con i colori dell'Unione Sudafricana accanto.
«Piuttosto, perché non mi aiuti?» brontolò.
«Il sergente maggiore mi ha ordinato di stare di vedetta per eventuali aerei italiani».
«Ma se non ce ne sono! L'operazione Compass è in atto e gli italiani non hanno molta voglia di combattere, lo sai».
«Devo obbedire, lo sai» gli fece eco.
«E va bene». Continuò a scavare la trincea.
«Ehi! Un momento...».
«Che succede?». Sollevò lo sguardo dalla sabbia che stava scavando.
Il commilitone prese il Lee-Enfield SMLE N° 1 Mk III calibro 303 e mise il colpo in canna. «Gli...». Ma poi cadde fulminato, un rivolo di sangue dalla bocca.
«Peste!» latrò il soldato. Prese il Lee-Enfield.
«Attenzione! Stanno arrivando!» risuonò un urlo, seguito da un rumore di mitraglia.
I soldati sudafricani si resero conto che il nemico era arrivato fino a loro.
Una pattuglia del Regio Esercito Italiano si era infiltrata fra le smagliature dello schieramento e li aveva raggiunti. Fuoco e ancora fuoco. Gli italiani reagirono.
Strano, erano abbastanza combattivi. E dire che, proprio in quei giorni, Mussolini aveva chiesto aiuto a Hitler per la campagna di Grecia.
Hitler.
Un brav'uomo?
Per il soldato era indifferente. La Germania, l'Europa... così lontane dalla sua terra natia.
Ma doveva obbedire. E quindi combattere.
Il commilitone, accanto a lui, era stato ucciso. L'avrebbe vendicato?
Continuò a sparare e, uno dopo l'altro, gli italiani si rovesciarono come bambole di pezza.
«Contrattacco!» riverberò un urlo.
Tutti uscirono dalle trincee e inseguirono i superstiti di quella pattuglia.
Forse non avrebbero fatto prigionieri.
O anche sì.
Comunque al soldato era indifferente.
STAI LEGGENDO
La Seconda Guerra Mondiale in racconti Capitolo 7 Impero Britannico
Short StoryDiciassette racconti brevi sull'Impero Britannico nella Seconda Guerra Mondiale, ognuno tratto da un'illustrazione di un libro sulle uniformi del conflitto.