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6 anni prima

Yoongi: 13 anni
Jimin: 11 anni

Era da qualche tempo ormai che Jimin e Yoongi si vedevano con Minho, il figlio della vicina.
Più che altro era il minore il solo ad essergli amico e obbligava Yoongi a stare con loro, ma il maggiore altro non faceva se non limitarsi a scambiare qualche parolina di cortesia con il suo solito tono arrogante.
Ma una cosa positiva l'aveva trovata:
poteva godersi segretamente la vista del moro senza dover mai distogliere lo sguardo dalla sua figura, perché incapace a sostenere gli occhi di Jimin che lo avevano colto nel fissarlo.
Il biondo avrebbe preferito passare il suo tempo solo con il suo adorato fratellino ma non poteva permettere a quest'ultimo di non avere amici, sarebbe stato fin troppo egoista da parte sua e con Jimin proprio non riusciva ad esserlo.
Cosi anche quel pomeriggio si erano ritrovati tutti e tre insieme.
Minho e Jimin  erano intenti a giocare a palla avvelenata nel giardinetto di casa del primo.
Con un maggior numero di giocatori i due si sarebbero divertiti sicuramente di più, per questo Minho decise di provare a persuadere Yoongi per farlo unire a loro, ma certo sarebbe potuto essere più gentile.
«Coraggio hyung non restare sempre li come un soprammobile, vieni a divertirti. Vuoi rimanere con quel muso appeso per tutta la vita? Ridere un po' non ti farebbe male, oppure ti vergogni di quel tuo sorriso strano?»
Stava decisamente esagerando quel piccoletto per i gusti di Yoongi
«In effetti hai delle gengive enormi, non mi stupisco ti escano da fuori.
Fossi in te neanche io riderei»
A quel punto Yoongi, che tanto pacato non era, scattò in avanti per fronteggiarlo e dirgliene quattro ma Jimin lo fermó in tempo prima che la situazione peggiorasse. Gli si parò di fronte così che non potesse raggiungere l'amico e gli accarezzò le pallide guance.
«Hyung, shhhh non ascoltarlo»
gli sussurrò all'orecchio per farsi sentire esclusivamente da lui.
Yoongi si strinse in due pugni il maglione del moro.
«Jimi-»
ringhiò tra i denti il maggiore.
«Shh~  zitto, shh~ ricorda quello che penso io del tuo sorriso okay?»
Gli disse per tranquillizzarlo.
Allora Yoongi decise di ripensare alle parole dolci che gli riservava sempre il suo piccolo fratellino e dopo qualche minuto allentò la sua stretta delle mani sull'indumento dell'altro.
Si sorprese ancora una volta di come Jimin riuscisse a calmarlo cosi su due piedi.

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