Petra sospirò, rileggendo più e più volte la lettera davanti a lei.
Si girò di scatto, sentendo bussare alla porta di camera sua.
"Petra, posso entrare?" chiese Eren.
"Certo" rispose Petra con il suo solito tono dolce. La porta si aprì rivelando Eren.
La ragazza nascose velocemente la lettera sotto un libro, ma nonostante questo Eren si accorse di quel muovimento veloce.
"Come stai? Sei pronta per domani? " chiese il ragazzo sedendosi sul letto della ragazza.
Da qualche giorno il ragazzo andava a trovare la ragazza tutte le sere prima di andare a dormire, gli piaceva farlo, le dolci parole della ragazza lo rassicuravano.
"Sono un po' ansiosa, non è una delle solite missioni" rispose la ragazza con timidezza.
Il ragazzo sorrise, considerava la ragazza davanti a lui davvero bellissima.
Non era innamorato di lei, ne era sicuro, lui la definiva 'attrazione fisica'.
"Petra..."
"Mh?" la ragazza si alzò dalla sedia su cui era seduta, sedendosi affianco al ragazzo. Petra sospirò notando la direzione dello sguardo di Eren. Il libro.
"Eren vorrei chiederti una cosa, o meglio potresti farmi un favore?" chiese la ragazza avvicinandosi alla scrivania.
Il castano annuì, Petra consegnò un foglio di carta al ragazzo, che guardò con uno sguardo interrogativo.
"Il giorno in cui voi ritornerete qua, senza di me, consegna questa lettera al Capitano" disse la ragazza, sussurrando il 'senza di me'.
Il ragazzo la guardò con uno sguardo arrabbiato, si alzò e la avvolse tra le sue braccia.
"Noi torneremo qui, ogni volta, insieme. Te lo prometto" la rassicurò il ragazzo.
Petra era sorpresa, ma ricambiò comunque l'abbraccio.
"Penso si sia fatto tardi...vado a dormire, domani ci aspetta una lunga giornata" disse Eren, mettendo il foglio di carta nella tasca della divisa.
"Certo... Buonanotte" rispose la rossa, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.———————-
Eren si svegliò di soprassalto, la prima cosa che vide furono gli occhi preoccupati di Mikasa, seduta affianco a lui.
Il ragazzo cercò di alzarsi, fallendo miseramente.
"Tsk, moccioso cosa credi di fare?" chiese Levi con il suo solito tono di voce freddo.
"Capitano...Petra?" chiese con tono preoccupato il ragazzo, sperando che il giorno prima fosse stato solamente un incubo.
Gli occhi dell'uomo si rabbuiarono di scatto e abbassò lo sguardo. Eren capì tutto. Il giorno passato non era stato un incubo, era la realtà.
"Non ho mantenuto la promessa..." sussurrò Eren, Levi alzò lo sguardo, notando gli occhi del ragazzo davanti a lui diventare sempre più lucidi.
Eren si guardò intorno, guardò Mikasa, confusa da quello che aveva detto il ragazzo e poi guardò il Capitano, ricordandosi della lettera. Si asciugò in fretta le lacrime e controllò che la lettera fosse ancora al suo posto.
"Mikasa, potresti uscire due secondi?" chiese Eren, sotto lo sguardo confuso dei due Ackerman.
La ragazza esitò un secondo, ma annuì uscendo dalla stanza.
"Cosa vuoi, moccioso?" chiese il Capitano.
"Petra...la notte prima della spedizione, mi consegnò questa lettera. È per lei. Mi ha chiesto di dargliela il giorno in cui lei non sarebbe tornata con noi" spiegò il ragazzo.
Levi afferrò la lettera con la mano tremante. Aprì il foglio notando fin da subito l'ordinata calligrafia della ragazza."Caro Capitano,
La tua severità deriva sempre dalla dolcezza,
E ho sentito una luce calda dietro quelle parole dure,
Ricordo molte cose dolorose ...
Ma sono arrivata dove sono, libera dai dubbi, condividendo sorrisi e risate lungo la strada...
Nessuno sa cosa succederà in futuro...
Ma tu sei sempre stato dietro di me, dandomi la spinta necessaria ...
Per scegliere il percorso dei rimpianti minimi, giusto?
Ma chi ti guarderà le spalle adesso?
Piccole piume si riuniscono una per una, formando un'ala bianca,
Le vite fragili vengono perse una ad una, lasciando dietro di sé un'ala nera,
Sebbene un uccello possa nascere per librarsi nei cieli,
Sono sicura che non sarà in grado di volare bene con una sola ala,
Ma tu sosterrai la determinazione di tutto ciò che è bianco e nero,
E guida tutti a grandi distanze oltre le mura,
E così...morirò...credendo che ... Oh...quanto vorrei che questo durasse...
Ma...sembra che il mio tempo sia scaduto...
Ho...un'ultima cosa... che mi piacerebbe dirti...
No...non importa...non è niente...
Nei miei ultimi istanti, sono apparsa come un coraggioso soldato ai tuoi occhi?
Non dimenticare che hai la luce delle doppie ali che spuntano dalla tua schiena,
E se dovessi dare un nome alla luce, sì...sarebbe...speranza...Petra Ral"
Eren guardò il Capitano, notando le sue guance rigate da lacrime. Il ragazzo si stupì, non avrebbe mai pensato che Levi potesse piangere. Non aveva mai mostrato i suoi sentimenti in pubblico.
Il Capitano si asciugò le lacrime con le dita e uscì dalla stanza, non prima di aver ringraziato Eren.
"Non ti ho mai detto quanto ti amassi, Petra."
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Souyoku no Hikari
FanfictionPetra scrive una lettera a Levi, prima della spedizione per la cattura del gigante dalle fattezze femminili. La lettera è la traduzione della canzone Souyoku no Hikari.