Chapter One.

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Esordio.

«L'amore è l'unico antidoto per un cuore di ghiaccio».

Chapter One.

Malia, questo è il nome che i miei genitori mi hanno assegnato prima di morire. Una morta alquanto orribile devo ammettere. Bruciati vivi insieme ai loro ricordi. Nella casa dei loro sogni.

Stando a quello che dicono tutti, io sono la figlia del miracolo. Un incendio così grande non è mai successo nella contea di Portland, Maine. Le voci di paese mormorano che qualcuno mi abbia salvato. Altri dicano che sono stata addirittura io ad appiccare il fuoco, altre persone invece credono che c'è un motivo perché non sono morta.

Qua a Portland sono tutti un po' scioccati. Durante l'estate 1934, un piromane, appiccò fuoco in una casa di cura, oggi diremmo un ospedale psichiatrico, dove morirono quaranta persone e venti bambini.

Me ne stavo seduta sul letto dell'orfanotrofio ad aspettare che il mio unico parente rimasto in vita mi venisse a prendere.

Jared Shadow.

Fissavo il vuoto e nel silenzio rumoroso che incombeva la stanza grigia, erano le urla di quella sera di Settembre. Mi mancherà la mia 235. Il numero della stanza dove ho passato tredici anni della mia vita.

"Signorina Shadow?" Meredith, il capo dell'orfanotrofio, una signora anziana molto gentile e con un forte accento del Nord America, in questi anni, mi ha aiutato a superare le giornate grazie alle sue storie sulla guerra civile. Qui tutti la chiamano un po' mamma Meredith.

"Tuo zio è venuto a prenderti". Disse dolcemente sedendosi a fianco a me.

Iniziò a massaggiarmi la schiena con dolcezza, una lacrima mi rigò il volto, ma il motivo delle mie lacrime non era il fatto che dovevo lasciare l'orfanotrofio e Meredith, ma proprio in questo momento ho visto mia madre nell'angolo più remoto della stanza. Sorrideva. Sembrava felice. Sicuramente lei e mio padre non vogliono vedermi così.

Abbracciai Meredith e dopo scesi nell'atrio dove mio zio mi stava aspettando. Varcai la soglia che divideva la sala di attesa e l'entrata.

Lo vidi per la prima volta. Lui. Il mio unico parente in vita. Jared Shadow.

Era un uomo molto giovane, non me lo sarei mai aspettata. Per essere il mio unico parente in vita mi sarei aspettata un'ultra ottantenne con la mazza.

Ma invece, destino vuole che davanti a me ci sia lui.

"Malia, lui è Jared Shadow". Annuncia sempre Meredith dandomi una lieve spinta per incoraggiarmi ad avvicinarmi all'uomo.

"Puoi aspettarmi in macchina se vuoi" Dice. Io annuisco e recuperando le mie cose esco dall'ostello che mi ha tenuta e mantenuta per questi anni.

Il tempo qui nel Maine era sempre, o quasi, brutto. Il sole andava via a ottobre e tornava a Marzo. Davanti a me c'era un pick up rosso fuoco, ben tinto. Molto probabilmente era nuovo. E quasi sicuramente questo pseudo zio abitava in una fattoria. Sentivo odore di paglia mista a letame dall'entrata dell'orfanotrofio.

"Scusa non te l'ho aperta". Jared gentilmente si offre di prendere le mie cose e metterle dietro, io apro lo sportello del passeggero con molta esitazione. Detti un ultimo sguardo a Meredith che era in piedi nella hall a guardarmi andare via. Le sorrisi dolcemente e dopo salii.

All'interno del pick-up vi era un odore forte, sembrava lavanda mischiato al fumo, tossii un poco prima che Jared entrasse.

Dopo circa mezzora di viaggio decido di aprire bocca per scambiare quattro chiacchere con il mio fantomatico zio.

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