Vorrei Sapere Di Non Essere Pazza

49 9 5
                                    

È da circa due mesi che lo vedo sempre. Lo vedo, ne sono convinta. Uscendo da casa a piedi per andare a scuola, quando faccio la discesa del viale lo vedo ogni mattina, seduto sopra una macchina vecchia di 15 anni, con la carrozzeria rotta e sporchissima, le gomme bucate e i vetri graffiati che si trova in un parcheggio che sporge sulla scogliera. Quando lo guardo mi viene un vortice nel petto di quanto è bello. È alto, ha le spalle larghe ma la vita stretta, è magro - forse un po' troppo dati il viso incavato e le scapole sporgenti-, ha uno sguardo gentile ma sembra un po' stanco o affaticato, poi ha gli occhi verde-azzurro e i capelli castano chiaro, corti con il ciuffo leggermente più lungo. Lo vedo sempre seduto sul tettuccio della macchina con le gambe che penzolano. Indossa dei jeans usurati e una maglietta un po' allargata nel collo entrambi bianchi. Tutti i giorni ha i medesimi vestiti ma sono sempre puliti e ordinati. Forse ha tante magliette e tanti jeans tutti uguali..
Come vorrei essere certa che non me lo sono inventato. In ogni caso sono troppo timida e lui troppo bello per avvicinarmi. Guardandolo sembra che trasmetta agitazione o rabbia, sembra che abbia qualcosa che non riesce a tirar fuori...

Ci ho pensato e ripensato più volte. Credo che abbia iniziato a notarlo quando la mamma è mancata. Non ho sofferto più di tanto perché ero consapevole che sarebbe andata via presto. Per un periodo, quando avevo circa dodici anni e vivevamo in Abruzzo (è lì che sono nata), lei stava male psicologicamente, era stanca, stressata, non rideva e voleva stare sempre sola. Poi il problema sembrava passato quando in realtà si era solo spostato nel midollo osseo.. Fino a qualche mese fa la vedevo sempre peggio fisicamente, quindi sapevo in cuore mio cosa sarebbe successo. Ho sempre creduto che sarebbe stata meglio in un altro posto, per questo ho cercato di soffrire il meno possibile anche se, come accade a qualsiasi essere umano, ho sofferto moltissimo.
Prima di andarsene mi aveva regalato il suo braccialetto. È un cerchio, rigido e spesso e stretto al polso in oro che si indossa e si toglie tramite un gancetto rigido che si apre e chiude con una chiavetta. Ha incise le iniziali di mia madre sulla parte superiore "G. B.".
Lo indosso sempre, per qualsiasi occasione e non lo tolgo mai, solo per fare la doccia per evitare di rovinarlo. È l'oggetto a cui tengo di più.


CIAO RAGAZZI, É LA PRIMA VOLTA CHE SCRIVO.. COME VI SEMBRA QUESTO RACCONTO? MI PIACEREBBE CONSOSCERE IL VOSTRO PARERE PER MIGLIORARE MAGARI❤ GRAZIE DELLA LETTURA

Il mio Angelo segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora